Un grande evento per la comunità di Albino, una testimonianza profonda e sincera, che ha smosso i cuori di tante persone, stimolando la volontà di diffondere quanto ascoltato. A dicembre, durante una cena missionaria, presso la Trattoria Balì, di Eugenio Balini, ad Albino, ospite d’eccezione Pietro Gamba, presidente della “Fondazione Pietro Gamba ETS”, che, insieme al vicepresidente della Fondazione dott. Antonio Castaldello, ha incontrato un gruppo di amici di Albino e Pradalunga. Fra questi, Vera Bonaita e la sua famiglia, Renata e Bruno Gregis, don Marco Maria Bresciani, Cappellano dell’aeronautica militare di Ghedi (BS), Antonella e Giuseppe Saccomandi della Ditta SAAR di Pradalunga, Mario Carrara, fratello di padre Giovanni, missionario saveriano in Burundi da anni, le signore Grandin e Corinne, la dott.ssa Floriana Leone con la mamma Teresa.
Un prezioso momento di condivisione, che ha permesso a tutti di conoscere ulteriormente l’attività del dottor Pietro Gamba, da tutti conosciuto come il “medico dei campesinos”, nel tentativo di diffondere la sua opera solidale a favore dei poveri, in Bolivia.
La storia di Pietro Gamba è davvero speciale. Nel 1975, Pietro ha 23 anni, operaio tornitore bergamasco, stezzanese per la precisione, che decide di lasciare tutto e partire per il servizio civile in Bolivia, dopo aver conosciuto un “santo sacerdote”, don Bepo Vavassori, fondatore del Patronato San Vincenzo di Bergamo. Ispirato da lui, Pietro condivide con i più poveri della terra boliviana, sulle Ande, una vita di dono e di servizio, affidandosi al Signore che lo chiama ad un particolare servizio di carità. La sofferenza e l’abbandono della gente locale fa nascere in lui la vocazione a diventare medico. Pietro rientra in Italia e persegue il suo obiettivo: si laurea in Medicina, grazie ad una borsa di studio del Cuamm, vive un periodo di tirocinio in Svizzera, al termine del quale torna in Bolivia, restando fedele al suo proposito. Nel 1986, ad Anzaldo, nei pressi di Cochabamba, fonda un ospedale, sposa la Dott.ssa Margarita Torrez, biologa locale, e con lei forma una bella famiglia con l’arrivo di quattro figlie. Nasce la “Fondazione Pietro Gamba ETS”, un ospedale che offre ambulatori, ecografie, chirurgia, sala parto e pronto soccorso.
“Tutto il progetto fa parte di un disegno della Provvidenza del Signore che, spesso, Pietro nomina – spiega Vera Bonaita, referente di Albino dell’Associazione Amici di Pietro Gamba, che ha organizzato l’incontro – Pietro si affida a Colui che lo ha chiamato e lo chiama ad aderire al Suo Volere, nonostante realtà di povertà estreme. Conosciamo Pietro Gamba dal 2002 e, sinceramente, ci sentiamo parte di un’associazione che, dall’Italia, da Bergamo, coinvolge parenti e amici per aiutare e dare una mano materna e amica a Pietro e alla sua Fondazione. Come? Oltre all’aspetto economico, penso alla possibilità di diffondere l’opera con la preghiera, con la realizzazione di materiale da presentare nelle scuole, negli oratori, in contesti educativi e sociosanitari, che abbiano l’obiettivo finale di far conoscere l’ospedale, il lavoro e la missione di amore che Pietro e Margarita continuano”.
“L’incontro – continua Vera Bonaita – ci ha permesso di vederci, abbracciarci e scambiarci riflessioni, soprattutto dopo la presentazione di un filmato, testamento spirituale di Pietro Gamba, che pensa al futuro dell’ospedale e a cui desidera dare costanza e continuità, fedeltà e coraggio nel cammino per accogliere e amare i poveri più sofferenti e bisognosi. Con Pietro ci rivedremo fra un anno. Intanto, pensiamo di realizzare qualche progetto concreto di dono e di servizio, per sostenere il suo ospedale”.
Giulia Gualdi