Niente da fare. Anche stavolta, seppur avvicinandosi di molto, Attilia Mistri, 59 anni, candidata sindaco per la lista “Rinnova Colzate”, non ce l’ha fatta. A vincere le elezioni dell’8 e 9 giugno è stata ancora una volta la lista civica “Per Colzate”. Ma con una sorpresa: non più con Adriana Dentella, che ha deciso di passare la mano dopo tre mandati amministrativi consecutivi e 15 anni alla guida del Comune, ma con Gian Lorenzo Spinelli che, forte di 478 voti (52,59%) ha battuto la diretta antagonista, appunto Attilia Mistri, che si è fermata a 431 voti (47,41%). Uno scarto minimo, soltanto 47 voti, ma sufficiente per far masticare amaro.
Dunque, sullo scanno più alto del consiglio comunale di Colzate siederà per il prossimo quinquennio amministrativo Gian Lorenzo Spinelli, 62 anni, colzatese doc, ingegnere, che già in passato aveva maturato diverse esperienze amministrative. “Con me un gruppo di persone eterogeneo, new entry ed elementi già presenti nel precedente mandato – sottolinea Gian Lorenzo Spinelli – Tutti, comunque, porteranno con sé esperienze e conoscenze diverse, da spendere per il bene del paese. Ovviamente, in una logica di continuità, il programma della lista è in prosecuzione del lavoro svolto dalla Giunta uscente, ponendo al centro dell’azione amministrativa la persona: giovani, minori, anziani, soggetti disabili. Un focus che è segno di maturità civica e sociale”.
Fra i programmi: riqualificazione energetica e sismica degli edifici comunali, interventi di tutela del territorio, valorizzazione di gruppi e associazioni, attenzione alla scuola, sinergie operative con i Comuni vicini e con gli enti sovracomunali.
Questo il commento di Attilia Mistri: “Siamo al secondo tentativo, non ce l’abbiamo fatta, ma ci siamo andati vicino. Certo, siamo dispiaciuti, perché si corre ovviamente per vincere, ma così hanno voluto i colzatesi. Però, constatiamo che il paese è diviso in due, il che dovrebbe far riflettere chi andrà ad amministrare nei prossimi anni. Ringraziamo tutti coloro che ci hanno votato, garantiamo un’opposizione ferma e vigile, perché c’è tanta carne al fuoco da controllare. Ma anche tante iniziative da proporre alla stessa amministrazione, per far rivivere Colzate e restituirle senso di comunità”.
T.P.