Mauro Zinetti
Presidente SC Gazzanighese
Ciclismo, che passione. Soprattutto in Bergamasca, una provincia che ha sfornato quasi annualmente campioni del pedale, capaci di farsi valere ed eccellere sulle strade e le piste di mezzo mondo. Fra questi anche il seriano Mauro Zinetti, di Gazzaniga, ciclista su strada, professionista di grande livello, dal 1998 al 2004, uno stradista, ma anche buon velocista. L’intervista, però, non riguarda la sua carriera ciclistica, ma la sua attività di patron della SC Gazzanighese, una delle squadre giovanili di ciclismo più blasonate in Bergmasca.
Intanto, qual è la sua posizione personale?
Oggi ho 38 anni ed abito a Gazzaniga. Sono sposato da 12 anni con Paola, ed ho un figlio, Mattia, di 8anni. Sono Responsabile Commerciale Italia di INNOVA, le macchine per il gelato. Ma soprattutto, sono interessato a tutto ciò che ruota attorno al mondo del ciclismo.
Chi era prima di diventare campione del pedale?
Ho sempre conciliato la passione della bicicletta con gli studi, diplomandomi come Perito Meccanico. Poi, arrivato per gradi alla categoria Dilettanti, ho scelto di proseguire la carriera ciclistica, impegnandomi fortemente in questa attività.
Come si è sviluppata la sua carriera di ciclista?
Ho iniziato a 6 anni, nella categoria Giovanissimi con la maglia della SC Gazzanighese. All’età di 16 anni sono entrato nelle giovanili del Team Gatorade, la squadra del grande campione brianzolo Gianni Bugno. Qui, sono cresciuto fino ad approdare al professionismo.
In quali squadre cha militato nelle sue stagioni da professionista?
Non mi posso lamentare, alcune delle migliori del panorama italiano: Polti, Colpack, Alexia Alluminio, Index, Amore e Vita, Vini Caldirola.
Quali i suoi maggiori successi in carriera?
A livello giovanile ho vinto molte corse. All’età di 13 anni ho vinto il Campionato Italiano Individuale su Strada. A 16 anni ho vinto il Campionato Italiano Cronometro a squadre. A 22 anni, ultimo anno da dilettante, ho vinto 7 Gare Internazionali, che mi hanno permesso di passare al professionismo. Durante i 7 anni di professionismo ho vinto 4 gare ed ho partecipato a tutte le prove di Coppa del Mondo, al Giro d’Italia, al Tour de France ed alla Vuelta di Spagna.
…e ora questa esperienza di presidente di una società ciclistica. Come è nata l’idea? Come si è sviluppata?
Dismessi i panni dell’atleta, sentivo però il bisogno di rimanere nell’ambiente del ciclismo. Così, mi sono riavvicinato alla società che mi ha fatto crescere e sono entrato nel consiglio direttivo. Da quattro anni, poi, sono anche il Presidente.
Come si compone l’organigramma della società?
Beh, io sono il presidente Poi, come vice-Presidente c’è Pezzera Mauro. Il segretario è Bosio Tarcisio. Ma tanti sono i collaboratori: Facchinetti Andrea, Ghilardini Marisa, Fapanni Filippo Bonsanto Maurizio, Lanfranchi Sandro, Pizzaballa Francesco, Merelli Cristian.
Quali i successi ottenuti?
Nei miei quattro di presidenza abbiamo avviato al ciclismo circa 70 bambini, che hanno ottenuto oltre 100 vittorie, fra cui 7 Campionati provinciali e 5 Campionati regionali.
Come si sta sviluppando la stagione 2014?
Siamo partiti bene. Basti pensare alle due vittorie dell’esordiente Davide Persico. Ma il nostro impegno è anche nell’attività organizzativa. A luglio, per esempio, andremo ad organizzare il trofeo Armanni Carrelli Elevatori, ad Albino; mentre ad agosto saremo in cabina di regia per organizzare la Gazzaniga-Onore Trofeo GBC Apprettificio Bosio.
E i sogni nel cassetto?
I sogni sono due. Mi piacerebbe che un “mio” atleta vincesse il Campionato Italiano. E, poi, mi piacerebbe che un mio atleta arrivasse al professionismo.
T.P.






