La comunità di San Fermo festeggia il suo patrono
Il prossimo 9 agosto, la comunità della piccola frazione di San Fermo di Fiorano al Serio si appresta a commemorare la ricorrenza del Santo protettore cui deve il nome, e a cui peraltro è dedicata una graziosa chiesetta, intitolata appunto ai Santi Fermo e Rustico. Gli abitanti di San Fermo sono molto devoti al patrono e, di conseguenza, molto legati a questa tradizione, e nel cuore dell’estate si ritrovano per mantenerla viva. E non c’è anno che non si ritrovino per esaltare questa tradizione, che si tramanda di generazione in generazione.
La Parrocchia di Fiorano al Serio, con il patrocinio dell’amministrazione comunale, ha organizzato anche per questa volta un programma ricco di iniziative, che debutterà mercoledì 6 agosto con l’inaugurazione dei festeggiamenti, attraverso l’apertura dei servizi cucina e bar, a partire dalle 19. Infatti, ci sarà per tutti la possibilità di cenare in loco ogni sera per tutta la durata della festa. In programma, per il 7 agosto, una serata musicale in compagnia del duo “Leo e Claudio”, a partire dalle 21. Serata dal gusto classico, invece, per venerdì 8 agosto: il tenore Alberto Bernareggi e il fisarmonicista “Riccardo” intratterranno il pubblico con le loro performance degne di lode.
Sabato 9 agosto, ecco la ricorrenza di San Fermo, che verrà celebrata con una S. Messa alle 10.30, seguita nel pomeriggio, alle 18, dalla Messa solenne, accompagnata per l’occasione dalla Corale Santa Cecilia. A conclusione delle funzioni religiose, si svolgerà la consueta processione lungo le vie della frazione, per la precisione lungo via Papa Giovanni XXIII, via Manzù, via Moroni, con ritorno ancora in via Papa Giovanni XXIII; la processione verrà accompagnata dal Corpo Musicale di Fiorano al Serio.
Alle 21, si aprirà quindi una divertente serata di karaoke con “Marika”, durante la quale chi vorrà potrà mettere alla prova le proprie capacità canore, mentre domenica 10 agosto largo alla voglia di scatenarsi, sulla musica di DJ Bressan, e al contempo la “Dea Fortuna” metterà il suo zampino nell’allegro gioco della tombola, tradizione consolidata nelle feste della comunità di San Fermo, con in palio tantissimi premi.
Oltretutto, come accennato, ogni sera, a partire dalle 19, apriranno i servizi cucina e bar, che offriranno la sempre gradita possibilità di cenare e bere una bevanda in compagnia.
E ora un po’ di storia. La stessa che verrà ricordata durante la festa patronale. Secondo la tradizione religiosa, nell’anno 286, durante il regno dell’imperatore Massimino e all’epoca della persecuzione cristiana, un uomo di nome Fermo venne incarcerato con l’accusa di essere un fervente cristiano. Rustico, suo affezionato parente, vedendolo sofferente e in catene si offrì di essere sacrificato con lui. Nonostante venne loro offerta l’opportunità di abiurare, i due si proclamarono sempre veri cristiani e così perirono decapitati fuori le mura della città di Verona, dopo essere stati duramente torturati. La storia narra poi della lunga peregrinazione che fecero le salme dei sue Santi; nonostante l’imperatore ordinò che venissero lasciati in balìa di intemperie e bestie, alcuni uomini pii le deposero in un sarcofago e salparono per l’Africa. Ma in seguito le spoglie dei due martiri vennero ricondotte in Italia, di nuovo a Verona, dove si trovano sepolte tutt’oggi, grazie all’interposizione del Vescovo Annone.
Silvia Pezzera





