Sabato 12 aprile, dalla piazza del mercato di Albino, sono partiti in 95, ciclisti amatori di ben 11 categorie, lombardi, ma anche da Veneto e Liguria, per sfidarsi su una delle salite più classiche e significative delle due ruote bergamasche. Attraversati a passo turistico la strada provinciale e i binari della tramvia, il via volante è stato dato in località Pradella, per una distanza da coprire di circa 8 chilometri.
«La gara è partita subito ad un ritmo forte. – racconta Testa – Nel primo tratto ho “toccato” ed ho perso posizioni, quindi ho dovuto inseguire per riportarmi nel gruppo di testa. Sulla salita ci siamo staccati in tre e ho allungato negli ultimi 200 metri». Il 23enne di Grassobbio ha tagliato da solo il traguardo precedendo Simone Capelli (Senior 1 della Salvi Bike Store Lundici) e il Senior 2 Stefano Arigoni della Tct. «In pratica sono sempre stato all’attacco, prima per recuperare e poi per piazzare lo scatto vincente». «Stavo bene ed è una corsa che mi è sempre piaciuta – aggiunge -, perché sono le strade dove mi alleno e poi c’è l’arrivo alla Madonna dei Ciclisti, sempre importante. Ho vinto anche l’anno scorso, sì. È una bella soddisfazione, sono sempre contento di fare bene e di aggiungere esperienze».
Oltre a Capelli e ad Arigoni, le vittorie di categoria sono andate a Roberto Massa (Cicli Bettoni Costa Volpino) nei Veterani 1, a Antonio Camozzi del Team Colpack nei Veterani 2, a Renato Redondi (Asd Redondi Giuseppe) nei Gentleman 1 e a Stefano Merelli della Recastello nei Getleman 2. Tra i Supergetleman successo di Paolo Giovanni Previtali (Team Breviario) nella fascia A, di Michele Niglia (Al-Gom) nella B e di Ugo Stegaro (Cicli Tagliaro) nella C. Sonia Opi del Team Bike di Almè ha vinto nella categoria Donne.
«La corsa è nata nel 2008, in occasione della pubblicazione del libro che ha ricostruito la carriera ciclistica di nostro padre, Giuseppe, attraverso le cronache giornalistiche degli anni Trenta e Quaranta, quando vinse, tra gli altri, due titoli provinciali dilettanti – ricorda Franco Birolini, uno dei figli – C’era il desiderio di condividere con gli sportivi di oggi il suo ricordo e il vivace racconto delle gare di quei tempi. Non immaginavamo che il Memorial sarebbe diventato un appuntamento sempre così ben partecipato. Fa piacere ogni anno ritrovare volti conosciuti e applaudire i successi dei giovani». Nel titolo della manifestazione, quel “Toma” è il soprannome della famiglia, nota in paese per il commercio di legna e carbone.
L’organizzazione tecnica è stata curata da Acsi Bergamo. La gara è stata diretta da Alex Beloli. Il bar Pancafé ha fatto da quartier generale dell’evento, dalla registrazione dei partenti alle premiazioni.