Come noto la “Corsa de öf”, è la sfida fra due atleti, che si svolge all’antivigilia della prima domenica di luglio, quindi venerdì 4 luglio, quando Gandino festeggia i Santi Martiri Patroni (Ponziano, Quirino, Valentino e Flaviano), le cui reliquie giunsero in paese nella prima metà del ‘600. L’origine della gara risiede in una sorta di scommessa, che nel 1931 vide protagonisti Renzo Archetti e Giovanni Bonazzi. Il 19 marzo di quell’anno, mentre Gandino celebrava la festa di San Giuseppe, i due amici Renzo e Giovanni si ritrovarono a casa di quest’ultimo, in via Ghirardelli per il pranzo a base di “öf e scamuscì” (uova e germogli di radicchio) preparato da Margherita, la mamma di Giovanni. Le uova sode resistettero ben poco all’appetito giovanile dei due commensali, e mamma Margherita sottolineò con una battuta la necessità di provare almeno a “guadagnarsi” quel cibo prezioso. A questo punto i contorni del ricordo sono meno delineati, ma da quella semplice battuta nacque la scommessa: Giovanni Bonazzi avrebbe raccolto cento uova poste ad un metro l’una dall’altra fra Piazza Vittorio Veneto e la chiesa di Santa Croce, mentre Renzo Archetti si propose di percorrere in contemporanea (andata e ritorno) il tragitto che porta al “Passaggio a livello della ferrovia di Fiorano al Serio, dove passava il treno che Renzo abitualmente utilizzava per raggiungere Milano per lavoro. Da quell’evento è nata una grande festa. Quella prima edizione, tenutasi davanti a un piccolo gruppi di amici dei due ragazzi, fu vinta da Renzo, che portò a termine il percorso in 42’55”. La rivincita dell’anno successivo vide nuovamente Renzo trionfare, questa volta con il tempo di 43’15”. Quella goliardica sfida tra ragazzi rimase tale a lungo, senza alcun appuntamento fisso. Soltanto una scommessa, che fu riproposta, con protagonisti diversi, sul finire degli anni ‘50, e dagli anni ‘60 anche con modalità diverse dalle origini. Nel 1981, a cinquant’anni dalla prima edizione, l’Atalanta Club Valgandino decise di riportare in auge la manifestazione, riproponendola nello scenario canonico di Piazza Vittorio Veneto, rendendola così un immancabile appuntamento delle estati gandinesi (e fioranesi, di riflesso), con successiva “frittata” in collaborazione con il Gruppo Alpini e la Notte Bianca, organizzata da Commercianti e Pro Loco. A rendere più appassionante l’evolversi della sfida fu l’idea di seguire con un collegamento diretto con un ponte radio realizzato dal Gruppo CB Valgandino il concorrente podista, per aggiornare costantemente il pubblico, che assiste sulla piazza alla raccolta delle uova.
Se Gandino è il protagonista della festa, Fiorano al Serio è il co-protagonista. Infatti, l’amministrazione comunale di Fiorano al Serio organizza ormai da anni un momento di festa, a base di musica e buona cucina, nelle vicinanze del “rotonda” del paese, classico giro di boa della “Corsa delle uova”.
“In attesa del corridore al passaggio del giro di boa, viene allestito un punto ristoro con musica dal vivo – afferma il vicesindaco e assessore alla Cultura Monica Pirovano – Questo, in collaborazione con il ristorante pizzeria Bocciodromo e con il bar del centro sociale (Bar Centro), nel parcheggio del negozio di abbigliamento Rebel (che per l’occasione rimane aperto tutta la sera. Sul palco si esibirà il gruppo Backyard Noise. Inoltre, in attesa del corridore al giro di boa, in via Sora verrà organizzata una mini-raccolta delle uova per bambini”.
Per la cronaca, quattro anni fa, il 3 luglio 2021, sabato 3 luglio, al giro di boa della “Corsa delle uova” è stata inaugurata una stele commemorativa, che ricorda proprio “il giro di boa” del corridore in prossimità di quello che fino al 31 agosto 1967 fu il passaggio a livello della ferrovia di Valle Seriana, poi dismessa.
PS