Non più percepite come luoghi di assistenza, ma come luoghi di vita, di relazione, di emozioni. Le RSA devono raccontare la bellezza dell’invecchiare, del custodire ricordi, del continuare a sentirsi parte attiva della comunità. Così, per dare un nuovo sguardo alla geriatria, ecco che l’equipe educativa della Fondazione Honegger RSA, guidata dal Coordinatore Pedagogico, Melisa Gonzalez, in collaborazione con la Psicologa, dott.ssa Jessica Lucchetti, ha organizzato una sfilata di abiti da sposa, dove in passerella sono saliti gli ospiti della RSA.
La speciale sfilata si è collocata all’interno del progetto educativo dell’anno 2025 “C’era una volta….”. Un progetto che ha come obiettivo quello di toccare, ogni mese, tematiche diverse: dal c’era una volta la cucina al c’era una volta la scuola, e poi i giochi, la campagna, …utilizzando la storia delle persone, dei luoghi e del territorio
“Maggio è stato il mese del “C’era una volta la Famiglia” – spiega il Coordinatore Pedagogico Melisa Gonzalez – La sfilata si è inserita come un evento simbolico molto forte: l’abito che racconta una storia, che riporta alla memoria un giorno speciale, che fa brillare gli occhi. Ognuno dei nostri ospiti ha portato in passerella una parte di sé, tra commozione, risate e orgoglio. Anche chi era in carrozzina ha sfilato con eleganza e dignità. Chi ha rivissuto quel giorno, chi ha avuto l’occasione di viverlo per la prima volta, chi, osservando, si è commosso pensando alla propria storia personale”.
“Un bel progetto, che coinvolge, che unisce – continua Melisa Gonzalez – Abbiamo voluto costruire un ponte tra la struttura e il territorio. Le ragazze della scuola di parrucchieri ABF di Albino si sono occupate delle acconciature con dolcezza e cura; Clara, la nostra truccatrice, ha valorizzato le loro espressioni; i ragazzi adolescenti dell’Oratorio di Albino hanno sfilato accanto ai nostri residenti con spontaneità, rispetto e crescita personale. È stata un’occasione di incontro tra generazioni, un abbraccio simbolico e reale. Un evento di comunità, dove il personale della struttura, i familiari, i volontari, tutti si sono messi in gioco, credendo nel valore di questa giornata. È stata una festa condivisa, che ha lasciato qualcosa di prezioso in ognuno di noi. Abbiamo visto lacrime, sorrisi, abbracci: segni tangibili di una comunità viva e connessa”.
L’evento è stato allietato da uno spazio musicale con Paola Damiani, che ha portato note di armonia. Servito anche un vero e proprio catering, preparato dai cuochi della RSA; e consegnate le bomboniere. Il tutto con attenzione particolare ai residenti disfagici.
“Questo evento è un messaggio da portare fuori dalla RSA – aggiunge Melisa Gonzalez – Oggi più che mai è importante raccontare una geriatria diversa: fatta di presenza, di creatività, di dignità. Aprire le porte dell’RSA al territorio significa rompere stereotipi e riscoprire il valore delle relazioni, del prendersi cura in senso ampio ed umano. Questa esperienza verrà replicata nella Struttura Protetta e nel Centro Diurno della Fondazione Honegger.”
Tanti i ringraziamenti: al Cda della Fondazione Honegger; alla direttrice sanitaria Dott.ssa Tiziana Mosso; a tutta l’equipe educativa (Silvia Stobbia, Annalisa Nava, Giada Camozzi, Carmelo Caruso, Francesca Moretti, Cristina Remondi, Azaria Guerini); alla psicologa Dott.ssa Jessica Lucchetti; all’equipe dei fisioterapisti, coordinata da Simona Cuminetti; al personale sanitario e amministrativo della Fondazione Honegger RSA. E anche a chi ha collaborato per la buona realizzazione dell’evento: ABF Albino, i ragazzi dell’oratorio di Albino, la truccatrice Clara, la parrucchiera della Fondazione Valentina, Vesco David di Nembro per il noleggio costumi, i volontari dell’associazione Milly Honegger, i familiari dei residenti, il presentatore dell’evento Roberto Moroni.
Anche chi da semplice spettatore ha assistito all’evento non può che ringraziare di cuore chi si è preso cura di realizzarlo ed esprimere riconoscenza a tutti i residenti che hanno permesso di condividere le loro intense emozioni.
T.P.