Una bella lettera, sincera, appassionata, indirizzata al sindaco di Albino, che racconta di una iniziativa ecologica di grande impatto, pur nella sua semplicità. Una bellissima esperienza, raccontata dalle bambine e dai bambini delle classi quarte della scuola primaria di Vall’Alta, che fanno una richiesta al primo cittadino, piccola ma certamente stimolante, che prelude a nuovi scenari di sostenibilità ambientale.
Caro Signor Sindaco,
abbiamo appena terminato un bellissimo progetto che aveva come titolo “Acqua sporca e acqua pulita”. Ci ha sapientemente guidato Andrea Nani, con una bravissima naturalista che si chiama Sara. Abbiamo approfondito diversi argomenti legati all’acqua: i miscugli, le soluzioni, le emulsioni. Siamo tornati a casa con un flaconcino di detersivo piatti confezionato da noi con prodotti naturali, come i limoni, l’aceto bianco …il sale! Abbiamo parlato di fonti di energia rinnovabile e non rinnovabile. Andrea ci ha portato una piccola centrale idroelettrica, da lui realizzata, che ci ha permesso di capire, in pratica, qual è il procedimento per produrre l’elettricità utilizzando l’acqua. Abbiamo visto muoversi una rudimentale pala eolica, mossa dal vento e capace di accendere una piccola “lucina”. Siamo arrivati, a piedi, sulle rive del nostro Lujo che era anche in piena, a causa delle piogge. Ci siamo investiti del ruolo di scienziate e di scienziati, perché abbiamo raccolto alcuni macro-invertebrati e li abbiamo posti, con cura, in vaschette con dell’acqua di fiume per poterli osservare. Durante il tragitto, abbiamo raccolto rifiuti abbandonati da persone incivili: c’era di tutto, ma noi avevamo i guanti, per fortuna.
Noi, carissimo Signor Sindaco, abbiamo molto a cuore l’ambiente, perché è il luogo in cui viviamo oggi e in cui vivremo domani, quando saremo grandi. Cerchiamo di avere grande rispetto e ci organizziamo al giovedì, in piccoli gruppi, per cominciare a tenere pulito il cortile della nostra scuola. Non ci pesa per niente, perché sappiamo che è davvero importante …
Ecco, però, la nostra richiesta, proprio finalizzata a rendere migliore il mondo di Albino. Andrea ci ha raccontato cosa si può fare con l’olio esausto, cioè l’olio avanzato da fritture. Ci ha chiesto cosa ne facevano i nostri genitori, i nonni, gli zii, e noi abbiamo fatto un piccolo sondaggio. La maggior parte dei nostri parenti lo raccoglie in bottiglie di plastica o di vetro che poi porta alla piattaforma ecologica in via Patrioti. Qualcuno, però, lo butta nel lavandino o nel water, inquinando così l’acqua dei fiumi e dei mari! Ecco, come ci è nata l’idea… Se noi avessimo il contenitore che in tanti Comuni è dato alle famiglie, potremmo fare la raccolta differenziata. Prima di tutto, nessuno potrebbe avere la scusa che non sa dove mettere l’olio che non si può più usare; inoltre, anche l’aspetto estetico potrebbe fare la sua parte: in un garage, un bel contenitore è un dettaglio anche artistico! Con l’olio esausto si possono fare tante cose, se si procede al giusto riciclo. Ad esempio, si può produrre Biodiesel, sapone, mangime animale … Pensi che bellezza pensare di lavarsi con l’olio avanzato dalle patatine fritte!
Noi produrremo delle candele profumate: porteremo a scuola olio esausto filtrato in bottiglie di plastica, aggiungeremo qualche “goccina” di profumo e della cera di soia …
Ci tenga in considerazione, noi siamo l’investimento nel futuro di tutti voi grandi … Alleghiamo un’immagine perché chi legge possa avere un’idea dell’articolo.
Ringraziamo di cuore tutti le lettrici e tutti i lettori e vi chiediamo di avere grande amore per l’ambiente, …se è di tutti dobbiamo impegnarci tutti!
Le bambine e i bambini delle classi quarte di Vall’Alta








