La prima settimana di scuola è stata speciale: noi alunni della scuola primaria Sant’Anna di Albino abbiamo vissuto tre giorni fantastici di accoglienza, in cui abbiamo scoperto il tema dell’anno: “Take the first step – Fai il primo passo”.
Per cominciare abbiamo ascoltato le storie di persone che, con coraggio, hanno saputo fare il primo passo e cambiare il mondo: Rosa e Carolina Agazzi, Martin Luther King, Malala, Santa Francesca Cabrini, Neil Armstrong e persino il gestore della nostra scuola! Ognuno, con scelte diverse, ha mostrato che basta un gesto per iniziare un cammino importante.
Dopo i racconti, abbiamo visto il film “Kung Fu Panda”, dove il protagonista trova la forza di fare il suo primo passo per cambiare il suo destino e finalmente essere se stesso.
Non ci siamo limitati ad ascoltare: anche noi abbiamo fatto un primo passo concreto. Abbiamo organizzato una manifestazione silenziosa davanti alla scuola, per chiedere ai genitori di non parcheggiare in posti pericolosi. Con cartelloni e frasi pensate da noi, abbiamo ricordato che la sicurezza dei bambini viene prima di tutto.
Questi giorni ci hanno insegnato che ogni cambiamento comincia da un passo, anche piccolo. Adesso siamo pronti a vivere la scuola con coraggio, responsabilità e tanta voglia di camminare insieme.
Year 5
Primi passi dell’anno… a Pavia
Fin dai primi giorni i ragazzi della scuola secondaria hanno incontrato esempi di persone che nella storia hanno avuto il coraggio di cambiare, muovendo il primo passo. Lunedì 15 settembre ci siamo recati a Pavia, sulle orme di san Siro e sant’Agostino; riportiamo alcune delle riflessioni scritte dai ragazzi, affascinati da questa visita.
Lunedì siamo andati in gita a Pavia. Abbiamo visitato molte chiese antiche e ascoltato storie affascinanti di persone che hanno avuto il coraggio di fare il primo passo.
Ad esempio, nella chiesa di San Pietro in Ciel d’Oro abbiamo ascoltato la storia di Agostino. Da giovane era un ragazzo ribelle e non credente. Un giorno andò ad ascoltare un certo Ambrogio: le sue parole incantavano tutti per la loro saggezza, e lo stesso accadde ad Agostino. In quel momento decise di convertirsi al cristianesimo e, da lì, divenne un vescovo importantissimo e un grande pensatore.
La sua vicenda mi ha colpito molto, perché mi ha dimostrato che nella vita si può sempre cambiare idea e bisogna farlo senza paura: nessuno può giudicarci per le nostre scelte, anche se spesso è proprio il timore del giudizio altrui a impedirci di esprimere ciò che pensiamo. Mi ha colpito anche il fatto che Agostino non abbia avuto paura che Gesù non lo perdonasse per le cose brutte che aveva fatto in passato. Secondo me è bello sapere che c’è sempre qualcuno pronto ad accoglierci, a dirci che possiamo rimediare e ricominciare.
Marta Year 8
La cosa che mi ha colpito di più è stata sicuramente la chiesa di San Pietro in Ciel d’Oro. Appena entrata, ho percepito un’atmosfera profonda e serena, che ho provato poche volte nella vita. Le colonne, il pavimento e l’altare erano realizzati con una perfezione straordinaria; per non parlare della cripta, davvero uno spettacolo.
È proprio la cripta che mi ha affascinato di più in questa bellissima chiesa, perché mi è sembrato di tornare indietro nel tempo. Mi sono immaginata le celebrazioni di un tempo: la voce del sacerdote che rimbomba nell’ambiente illuminato solo dalle candele, mentre tu rifletti e ringrazi Dio di essere lì.
Poi, passando davanti alla tomba di Sant’Agostino, ho sentito ogni incertezza abbandonarmi e mi sono sentita come nuova. Un’esperienza davvero indimenticabile.
Emma P. Year 7
Personalmente, a Pavia mi ha colpito la statua della Lavandaia. Di solito, infatti, le statue vengono realizzate per ricordare persone importanti, che hanno fatto la differenza — come Garibaldi, Napoleone … — oppure in memoria dei caduti delle città.
Questa statua, invece, non rappresenta né un gesto eroico né una persona precisa. Raffigura una donna qualsiasi, umile e povera, impegnata in un servizio quotidiano. L’umiltà di tutte le donne che si recavano al fiume per lavare i vestiti mi ha colpito molto.
Ricordarle è importante: tutti gli esseri umani sono sullo stesso livello. Un nobile è pari a una lavandaia, un servo a un re, un uomo a una donna. Non sono molte le statue dedicate a persone considerate “inferiori”, e non ne avevo mai viste prima.
Alessia Year 8
Quello che mi ha colpita di più è stato il duomo di san Siro, per la sua grandezza: mi faceva sentire piccola come una formica. Mi è dispiaciuto che non sia stato completato, perché se lo fosse stato sarebbe risultato ancora più imponente e affascinante.
All’interno si conserva il corpo di san Siro, che secondo la leggenda aveva donato a Gesù i pani e i pesci che ha moltiplicato nel miracolo. Vedere quel santo mi ha impressionato: se non ci fosse stato il vetro, avrei potuto toccare un uomo che, a sua volta, aveva toccato Gesù.
Emma B. Year 7