Nato a Gazzaniga, classe 1978, Andrea Camozzi è l’attuale assessore ai Lavori Pubblici, nonchè vicesindaco, di Cene. Di professione artigiano, è sposato ed è padre di due bambini maschi. Fra i suoi hobby c’è quello di andare a funghi e, quale esparto micologo, sta cercando di trasmettere ai figli le sue conoscenze sui funghi, ma soprattutto sui posti migliori dove andare a raccoglierli. Oltre a questo, anche altre passioni, quali lo sport e camminare all’aria aperta. E, da qualche tempo, anche l’impegno amministrativo.
Proprio su questo versante, la redazione di Paese Mio lo intervista per conoscere i motivi che lo hanno spinto a destinare parte el suo tempo alla politica e alla gestione della cosa pubblica.
Come si è avvicinato alla vita amministrativa?
Sono stato coinvolto nella pubblica amministrazione dal compianto sindaco Giorgio Valoti, che mi ha chiesto di candidarmi nella sua lista. Proprio da lui ho ricevuto la delega di assessore allo Sport, un’esperienza gratificante che mi ha fatto conoscere la macchina amministrativa. E mi è sembrata buona cosa proseguire nell’impegno amministrativo anche dopo la sua prematura scomparsa, partecipando alla lista che candidava come sindaco Edilio Moreni.
E ora è assessore ai Lavori Pubblici…
La nuova compagine amministrativa è formata da un bel gruppo, motivato e desideroso di far bene, con elementi che, se anche alle prime armi, stanno mostrando responsabilità e senso civico, stimoli essenziali per far bene. E proprio sulla scorsa del lavoro condotto in campagna elettorale, unito anche alla soddisfazione della vittoria, tutti ci stiamo impegnando con dedizione, in ogni settore. Anche per me è un’esperienza nuova il settore dei lavori pubblici, ma con umiltà, spirito di servizio e ricerca della collegialità, le cose stanno procedendo bene e il lavorare insieme. Il mio è un settore molto delicato: non ci sono soltanto i cantieri da seguire, il rispetto della tempistica, il rapporto con le imprese, ma anche una stretta sinergia con gli uffici comunali. In pratica, tante mansioni, dove si cerca di soddisfare tutte le esigenze che man mano emergono.
Qual è la realtà che la sta impegnando di più?
Sul territorio, abbiamo una casa di riposo (RSA) comunale, una delle due di questa tipologia presenti in Bergamasca, che assorbe moltissime risorse, sia per gli interventi di manutenzioni sia per quanto riguarda la programmazione generale. Attualmente, ospita 50 anziani, ndr; e puntiamo ad una razionalizzazione e ottimizzazione dei suoi servizi, con l’obiettivo di raggiungere l’autosufficienza gestionale.
Quali gli interventi più significative messi in atto durante lo scorso anno, in periodo di pandemia da Covid-19?
La pandemia ha condizionato lo svolgimento di tutte le iniziative che avevamo in programma, ciò nonostante siamo riusciti a concretizzare la regolamentazione del flusso di persone nel Palazzo Municipale, installando dei box automatici con la rilevazione della temperature, a servizio anche dell’Ufficio Postale. Inoltre, siamo stati impegnati nel completamento del secondo lotto del progetto di messa in sicurezza, allargamento e riqualificazione di via Bellora: un progetto importante, in continuità con l’operato della precedente amministrazione comunale, per offrire piena funzionalità e sicurezza a questa importante arteria della mappa viabilistica di Cene. Un’opera che è stata promossa e avviata anche per dare la possibilità ai cittadini, che trovano chiusa la pista ciclabile in legno che attraversa il fiume Serio, di immettersi più a monte sulla stessa pista ciclopedonale della Val Seriana proprio attraverso questa strada. Ora, resta da realizzare il terzo lotto.
E quali gli altri interventi?
Per esempio, si è completato l’intervento alla palazzina delle scuole medie, oltre ad altri interventi minori su altre strutture comunali. Ricordo i lavori di sistemazione del viale del cimitero, che si allunga dal parcheggio antistante la chiesa parrocchiale di San Zenone e il piazzale d’ingresso del cimitero stesso; e, a corredo, la realizzazione del suo ampliamento, per la formazione di nuovi ossari. Poi, altri lavori alla scuola dell’infanzia. Mentre, a livello progettuale, si è proceduto con la definizione dei progetti che coinvolgono la messa in sicurezza di alcune zone del paese, come i cantieri in Valle Asinina e sul Monte Bue. Infine, si sta procedendo con lo studio, sempre più dettagliato, delle opere necessarie alla realizzazione della ciclovia della Valle Rossa, che unirà la Val Seriana alla Val Cavallina, in collaborazione con i Comuni di Bianzano, Ranzanico e Spinone. Purtroppo, c’è stato il distacco di una frana sulla pista ciclopedonale, all’altezza della chiesa parrocchiale, ma anche in questo caso siamo prossimi alla definizione del progetto di risanamento, per poter ridare quanto prima la fruizione del percorso alla comunità. In verità, siamo condizionati dalle poche risorse disponibili, ma abbiamo rimesso in sicurezza l’impianto elettrico di un tratto d’illuminazione in Valle Rossa e si sta predisponendo il prolungamento della linea d’illuminazione sul Monte Bue. Da ultimo, sta proseguendo lo studio progettuale per la ridefinizione di Piazza Italia, l’ampio slargo prospiciente il Municipio.
Quali i sogni nel cassetto?
Sicuramente, la realizzazione di un centro polifunzionale dove poter fornire servizi di primo soccorso, con tanto di punto prelievi, studi medici con aree di riabilitazione e recupero. Questi servizi potrebbero essere implementati nell’offerta che già oggi la nostra RSA fornisce alla comunità, con il concreto vantaggio di trovarli direttamente in paese, quindi raggiungibili con maggior facilità anche dalle persone anziane.
T.P.







