ANTONIO CORTINOVIS
Presidente della Polisportiva Desenzanese
Nato 59 anni fa, sposato da 34 anni con Andreina, di professione casalinga, e padre di due ragazzi Stefano di 29 anni e Gianluca di 24 anni, Antonio Cortinovis è l’attuale presidente della Polisportiva desenzanese. Tecnico meccanico, da due anni in pensione, ha dalla sua una grande passione, quella del collezionismo di onorificenze militari. Una passione che, di riflesso, è il risultato di una passione ancora più grande, quella per la storia, specialmente quella medievale. Logico, quindi, che questo suo grande interesse lo abbia pian piano avvicinato e fatto confluire nel gruppo ASTORICA (“Associazione Storica Città di Albino”), condividendo attività ed iniziative. A corredo, Antonio Cortinovis, fino a qualche anno fa si dilettava anche al tiro istintivo con l’arco, nel gruppo “04 lupo” di Alzano Lombardo. Un personaggio eclettico, intraprendente, che la redazione di Paese intende, però, intervistare come presidente della Polisportiva Desenzanese.
Come ha incontrato la Polisportiva Desenzanese?
Sono 13 anni che risiedo a Desenzano di Albino. Io provengo da Nembro, dove, nel quartiere di San Faustino, avevo formato un gruppo di circa 40 persone, con lo scopo di organizzare attività ricreative e sportive per la comunità del quartiere. Fu lì, in quel contesto, che conobbi Pietro Ricuperati, allora presidente della Polisportiva Desenzanese. Arrivato a Desenzano l’ho incontrato nuovamente, e dopo poco tempo mi sono inserito dapprima nell’Oratorio “San Giovanni Bosco” di Desenzano e, in seguito, nella Polisportiva Desenzanese. Trascorsi alcuni anni, sono stato eletto consigliere, e dopo ho continuato a rivestire la carica di consigliere, sia con la presidenza di Maurizio Albergoni che con quella di Lino Faccioli. A seguire, sono diventato vice-presidente. E nel marzo 2012, sono stato eletto presidente.
Qual è l’attuale organigramma della Polisportiva Desenzanese?
Beh, il presidente sono io. Poi, come vice-presidente abbiamo Ferri Matteo e Pedrini Franco. La segretaria è Carobbio Tiziana. Mentre i consiglieri sono: Alma Meli, Moroni Massimiliano, Pina Giacomo, Moro Manuela, Irranca Umberto, Carrara Marco.
Qual è la storia della Polisportiva Desenzanese?
La polisportiva è nata nel 1982 tra le mura dell’Oratorio “San Giovanni Bosco” di Desenzano. Da allora, nella nostra società si sono avvicendate tante discipline, che vanno dal calcio al basket dalla danza (moderna e classica) alla pallavolo, fino al ciclismo femminile, che ha visto eccellere e salire sul podio parecchie delle nostre atlete. Da qualche anno, però, sia per mancanza di fondi per pagare le atlete professioniste sia per la mancanza di sponsor e sostenitori, abbiamo ridotto le nostre attività. Attualmente, abbiamo circa 400 iscritti, che si dividono tra danza classica, moderna ed hip-hop; mentre organizziamo corsi di ginnastica per anziani e adulti, corsi di yoga, step ed aerobica, zumba, oltre alla pallavolo amatoriale.
Qual è la “mission” della Polisportiva Desenzanese?
La linea che ci siamo prefissati di attuare non è quella di mirare al podio, ma cercare di promuovere e organizzare attività sportive alla portata di tutti, iniziando dalle quote di adesione (meno onerose). Inoltre, cosa per noi molto importante, favorire l’aggregazione di persone che si trovano bene tra loro. Altro impegno è quello nel settore sociale: ormai da un po’ di anni organizziamo ad Albino iniziative che promuovono Telethon, con l’aiuto dell’oratorio di Desenzano e della Protezione Civile, Infine, il 1° maggio organizziamo sul territorio albinese l’iniziativa “Il chilometro di solidarietà” (siamo oramai alla 3^ edizione), in collaborazione con l’associazione “Federica Albergoni onlus”, per sensibilizzare i giovani sull’importanza della donazione del midollo osseo.
E qual è il suo sogno nel cassetto?
Vedere più giovani impegnati in attività sociali e sportive, ma solo con lo scopo di stare insieme, sentirsi utili e far parte di qualcosa. A tal proposito, rammento il motto della polisportiva che è: “Uniti nello sport per essere uniti nella vita”.
T.P.






