«Dai, facciamolo!». Era partita così l’idea e sabato 4 e domenica 5 giugno all’enoteca /ristorante “Alla Corte degli Ozianti” di Albino ha avuto luogo la prima edizione dell’evento “Arte alla Corte”, un connubio tra arte pittorica e arte culinaria con il coinvolgimento di musica e danze organizzato da ArteMista 0.11, gruppo di arte contemporanea dell’associazione Arte sul Serio di Albino e dall’enoteca stessa
L’intento era di rivivere per due giorni l’ambiente delle corti, dove chi vi sostava poteva godere delle emozioni che queste forme di arte da sempre trasmettono. L’inaugurazione dell’evento, alla sua prima edizione, ha visto l’intervento del presidente di Arte sul Serio che ha presentato obiettivi e caratteristiche dell’associazione Di seguito l’assessore alla cultura ha sottolineato l’importanza della manifestazione in quanto dovrà essere anche per il futuro l’evento di apertura degli avvenimenti culturali estivi di Albino. L’appellativo di evento culturale è d’obbligo in quanto è, e rimarrà, questa la sua caratteristica, una collaborazione di gruppi che amano coinvolgere in un contesto dove ciò che conta è la condivisione dei valori che spesso sono dimenticati o soffocati dalla frenetico desiderio di arrivare, dove non si sa. Valori, quali la relazione, lo scambio gratuito di esperienze, capacita, risultati di fatiche e voglia di vedere gioia e serenità attorno, che fanno dell’uomo un elemento importante nel ciclo della vita. Viene facile pensare ai tempi addietro quando le corti in genere erano luoghi di ristoro, rifugio, sfogo anche dei propri problemi, e sempre molto probabilmente, li, si trovava chi era disposto ad ascoltare. Luoghi dove era permesso esprimere le proprie caratteristiche artistiche in cambio di nulla forse, di un bicchiere di vino o di un breve pasto e di un abbraccio.
Erano luoghi importanti.
Ora sono sostituiti da altri luoghi, più attuali, più tecnologici ma spesso più dispersivi, ci si può isolare e perdere li. Far rivivere quei luoghi e quelle emozioni è stato l’obiettivo, ci si è riusciti? Chi ha assistito all’esibizione dei “Danzatori sul Serio” non può non essere stato coinvolto anche solo emotivamente dalle loro musiche e dai loro balli, carichi di passato e di calore umano. Le canzoni proposte dagli “ Aghi di Pino” , canzoni che molti di noi hanno riscoperto nella loro memoria, erano perfettamente in sintonia con il luogo e l’evento. Noi, distribuiti nel cortile della corte, non potevamo che esserne ammaliati. E attorno i quadri, le citazioni e le poesie riprodotte sugli striscioni presentati dal gruppo di Artemista 0.11 hanno fatto da semplice ma significativa coreografia. Non meno intrigante è stata la presentazione della storia delle corti, di questa in particolare, fatta dal maestro Gianpiero Tiraboschi, che ci ha svelato risvolti della storia di Albino raccontati solo in documenti ormai sepolti negli archivi e riportati alla conoscenza di tutti da persone che con passione e pazienza li vanno a rintracciare.
L’attività dei ristoratori dell’enoteca “Alla Corte degli Ozianti” ha accompagnato per tutto l’evento i diversi interventi garantendo ospitalità e ristoro chiudendolo con la proposta di assaggio dei vini proposti dalla azienda Bonfadini. Forse siamo riusciti a far rivivere un po’ dell’ambiente delle corti, forse si poteva fare di più , ma di sicuro è un primo stimolo a spingere chiunque ad apprezzare e partecipare a manifestazioni di questo tipo, a far rivivere il bello di lasciarsi coinvolgere da cose semplici, di paese , fatte ed organizzate da persone semplici che amano condividere la propria passione e le passioni di altri. Forse non siamo più abituati a questo o meglio lo si fa spesso in sordina e credo sia interessante far emergere queste passioni e renderle pubbliche senza timore di giudizi e con la consapevolezza che ogni cosa che nasce da dentro di noi e viene condivisa, è arte, perché l’uomo in fondo nel bene e nel male è un’opera d’arte!
Federico Bianchi








