Attenti! I carabinieri festeggiano la loro patrona, la “Virgo Fidelis”
Il titolo “Virgo Fidelis”, che esprime il significato della vita di Maria e della Sua missione, non ha mai avuto una risonanza universale e un culto particolare nella Chiesa. Nella liturgia, infatti, non esiste una speciale festa. Il merito maggiore della diffusione e dell’affermazione del culto alla “Vergine Fedele” è dei Carabinieri, che ne invocano la protezione nella loro preghiera. La scelta della Madonna “Virgo Fidelis”, come celeste patrona dell’Arma, è indubbiamente ispirata alla fedeltà che, propria di ogni soldato che serve la Patria, è caratteristica dell’Arma che ha per motto: “Nei secoli fedele”.
Tutti gli anni, in occasione del 21 novembre, festa di Presentazione della Beata Vergine al Tempio di Gerusalemme, i Carabinieri, mentre ricordano il sacrificio cruento dell’intero 1° Battaglione Mobilitato massacrato sulle terre assolate di Culqualber, nell’Africa Orientale, nel 1941, si raccolgono intorno a Maria e rinnovano alla “Vergine Fedele” il giuramento solenne di amore e fedeltà alla Patria.
Questo giuramento viene ribadito sia nella recita della preghiera del Carabiniere, come anche nel canto dell’inno alla “Virgo Fidelis”.
E così, anche quest’anno, nella ricorrenza della festa della “Virgo Fidelis”, la sezione Carabinieri in congedo di Albino, in collaborazione con la sezione alpini di Albino, unitamente al Comune di Albino, ha deciso di onorare la propria patrona: la Madonna cui affidano quotidianamente il loro lavoro, la loro vita e i loro cari. La ricorrenza sarà celebrata sabato 16 novembre, alle 17.30, presso il santuario della Madonna del Pianto: una celebrazione toccante, perché proprio quest’anno ricorre il 70° anniversario del martirio di Salvo D’Acquisto e il 10° anniversario del massacro di Nassiriya, in Iraq.
La Messa sarà animata dal “Coro delle famiglie” dell’Oratorio di Albino. A seguire, alcuni canti, proposti dal coro “Stella Alpina” del Gruppo Alpini di Albino.
Al termine della Messa i Carabinieri in congedo di Albino invitano tutti i partecipanti ad un rinfresco, che si terrà presso la sede sociale del Gruppo Alpini di Albino, presso il Parco Alessandri, in via Mons. Camillo Carrara.
La festa della “Virgo Fidelis” rappresenta un grande evento per i Carabinieri della sezione albinese, che in questa occasione così sentita vogliono ricordare la fedeltà che la protettrice chiede a loro, cioè la passione e il rispetto per l’uomo. Fedeltà, infatti, significa impegno costante nel prestare servizio verso la collettività tutta, per essere testimoni di un bene supremo preservando la vita degli altri. Del resto, i Carabinieri non hanno bisogno di farsi ricordare perché onorano la loro istituzione: alta è la dedizione e la cura verso il prossimo, e non c’è ambizione più alta che essere proprio al servizio dell’umanità.
La celebrazione della Virgo Fidelis risale al 1949, quando papa Pio XII proclamò ufficialmente Maria “Virgo Fidelis patrona dei carabinieri”, fissandone la ricorrenza al 21 novembre: data in cui la cristianità celebra la festa liturgica della Presentazione di Maria Vergine al Tempio e anniversario della “Battaglia di Culqualber”, quando gli uomini dell’Arma combatterono una delle ultime cruente battaglie dell’Africa orientale, nel crepuscolo dell’Impero. Un fatto d’arme che vide il sacrificio del 1° Battaglione Carabinieri e zaptiè (i carabinieri indigeni dell’Africa) mobilitato. Una battaglia nella quale l’eroico comportamento dei Carabinieri meritò loro la medaglia d’oro al valor militare, onorificenza concessa alla bandiera dell’Arma.
Ma con la Virgo Fidelis l’Arma celebra anche la “Giornata dell’orfano”, istituita nel 1996, che rappresenta per i Carabinieri e per l’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri un’occasione di concreta vicinanza alle famiglie dei colleghi caduti. Come, quindi, non richiamare alla memoria, in questa occasione, i caduti della strage di Nassiriya e le tante vittime della violenza. E come non richiamare alla memoria il vicebrigadiere “Servo di Dio” Salvo D’Acquisto, per l’eroico dono della sua vita, in favore dei civili, durante la Seconda Guerra Mondiale.
Ti.Pi.