Alzi la mano chi non ha mai avuto modo di recarsi nella panoramica frazione di Orezzo, il giorno dell’Epifania, per visitare il tradizionale, e ormai “storico”, Presepe Vivente.
Un appuntamento consolidato, in calendario da oltre vent’anni, per gli amanti della tradizione popolare, che vede gli abitanti orezzesi impegnati nella sacra rappresentazione della ricostruzione del momento storico della nascita di Gesù, perfettamente contestualizzata nel tipico folklore bergamasco.
Sono oltre 100 i volontari che annualmente si occupano dell’organizzazione del Presepe Vivente: dalla scenografia allestita nel caratteristico borgo di via Leone XII, con i suoi androni, i porticati, le logge in legno e le stalle; ai costumi per i figuranti, i quali presenziano nei panni degli artigiani degli antichi mestieri. E infatti troviamo il falegname, il fabbro, il “molìta”, il maniscalco, il taglialegna, il tornitore, le lavandaie; e molti altri, come le ricamatrici e il tagliatore di fieno, impegnati nella messa in mostra del funzionamento dei vecchi mezzi da lavoro, proprio gli originali dei…”tempi che furono”. Ma fondamentale è la presenza di pastori e angeli che, nella magica atmosfera del borgo di Orezzo, completano la suggestiva cornice del Presepe, circondando la Sacra Famiglia con un Gesù Bambino in carne ed ossa, deposto nel tepore di una culla, in una stalla con le mucche.
Come vuole la tradizione, poi, non possono mancare i figuranti che si occupano della preparazione di gustose pietanze, come i casoncelli, le frittelle e il caldo vin brulé. Un evento, quindi, il Presepe Vivente di Orezzo, da segnare sempre sul calendario il 6 gennaio di ogni anno. E anche quest’anno ha ricevuto una numerosa presenza di visitatori, nonostante la bella giornata di sole si offrisse con temperature rigide, anche al di sotto dello “zero”; visitatori giunti anche da lontano, per assistere alla piacevole rappresentazione, da molti anni vessillo del messaggio di amore e pace che immancabilmente il Natale porta con sé.
Le festività ad Orezzo sono quindi proseguite domenica 15 gennaio, con la celebrazione della festa di S.Antonio Abate; a partire dalle 19, presso la Penzana del Merèl, degustazione di prodotti a “Km zero” e, a seguire, alle 20.30, musica con il gruppo “Aghi di Pino”. Lunedì 16 gennaio, poi, alle 20.30, spettacolo pirotecnico e in seguito, presso la Chiesa Parrocchiale, si è tenuto il concerto della Banda Cittadina di Gazzaniga; al termine, presso il campo sportivo dell’Oratorio, bevande calde per tutti, con canti popolari attorno al falò. Martedì 17 gennaio, quindi, alle 10, è stata celebrata la S.Messa, con la successiva benedizione delle auto; e nel pomeriggio, a partire dalle 14, ha avuto luogo il tradizionale rito della “Benedizione del sale”, al quale ha fatto seguito il folkloristico “incanto”, ovvero la vendita all’asta di prodotti locali e attrezzature agricole. In serata, alle 18, la S.Messa, a conclusione delle festività della frazione.
Silvia Pezzera








