Un consiglio comunale da ricordare quello di mercoledì 11 maggio 2016. L’approvazione del bilancio di previsione 2016 ha portato, infatti, un bel regalo ai cittadini di Vertova. In un periodo in cui tutti gli enti locali aumentano le tasse, o al più le mantengono invariate, il Comune di Vertova, guidato dal gruppo di maggioranza “Continuità e Rinnovamento”, con a capo i sindaco Luigi Gualdi, ha abbassato tutte le tasse: IMU, Addizionale IRPEF, Tassa sui Rifiuti (TARI); e, inoltre, ha deciso di non far pagare la TASI. Un ottimo risultato, che la dice lunga sulla virtuosità dell’amministrazione comunale, che è riuscita, con ben strutturate operazioni di bilancio, a conseguire la riduzione dell’imposizione fiscale, a vantaggio della comunità.
Soddisfatto soprattutto l’ex-sindaco e ora presidente della Commissione Bilancio Riccardo Cagnoni, che con orgoglio afferma: “Dopo anni di investimenti – nei 10 anni del mio mandato ne sono stati realizzati per oltre 12 milioni sul territorio comunale – era giunto il momento di agire sul fronte della fiscalità, riducendo le tasse ai cittadini, per dare un segnale forte, dimostrando che nei Comuni gli amministratori non si limitano a protestare per i tagli che continuamente devono subire impotenti, ma che con la concretezza tipica valligiana si rimboccano le maniche e danno lezione ai governanti, applicando seriamente la tanto decantata, ma scarsamente applicata a livello centrale, “spending review”.
Come detto, Vertova ha abbassato tutte le tasse: IMU, Addizionale IRPEF, Tassa rifiuti (TARI), e non fa pagare la TASI.
“I cittadini di Vertova – continua Riccardo Cagnoni – potranno pertanto godere nel 2016 di una riduzione delle tasse comunali di oltre 120 euro a famiglia. Un risultato importante, se consideriamo che abbiamo mantenuto invariato il livello dei servizi erogati ai cittadini e non sono stati ridotti i contributi erogati alle varie associazioni che operano in paese”.
Prendiamo in considerazione la TASI. Da quando era stata istituita due anni fa, l’amministrazione comunale aveva deciso di non farla pagare; ebbene, questa scelta è stata confermata anche per il 2016. Inoltre, l’aliquota IMU è stata abbattuta dal 9,5 per mille al 9,0 per mille, con un risparmio per i cittadini di circa 65.000 euro. L’Addizionale comunale Irpef, poi, è stata abbassata dal 6,0 per mille al 5,5 per mille, con minori imposte per i cittadini di circa 30.000 euro. Ed è stata applicata una riduzione della Tassa sui Rifiuti (TARI) per complessivi 30.000 euro.
“Questo risultato – prosegue Riccardo Cagnoni – è il frutto di un’accurata valutazione di ciascun singolo capitolo di spesa del bilancio comunale, che si è cercato di razionalizzare e programmare al meglio. Un ruolo chiave l’ha giocato il personale dipendente al quale va un sentito ringraziamento per questi anni in cui, per contenere i costi, si è proceduto a ridurre drasticamente il loro numero, ma durante i quali hanno mantenuto forte e costante il loro apporto raddoppiando gli sforzi e garantendo il livello dei servizi prestati”.
Ma non è tutto. Ci sono ulteriori elementi di virtuosità nel bilancio di previsione 2016. Soprattutto la solidità dei conti, rappresentata dall’avanzo di amministrazione, e l’efficienza nella tempestività dei pagamenti ai fornitori.
“I dati del bilancio 2015 – sottolinea Cagnoni – evidenziano un avanzo di amministrazione al lordo del fondo pluriennale vincolato di 1.267.158,07 euro, pur avendo realizzato nello stesso anno opere pubbliche per un ammontare di 350.000 euro: il rifacimento della copertura del tetto delle scuole medie con la sostituzione dell’amianto per euro 250.000 e la realizzazione di nuovi asfalti per 100.000 euro; e rimborsato rate di mutui per 400.307 euro. Quanto ai tempi di pagamento dei fornitori, che sappiamo essere spesso uno dei nodi critici di molte pubbliche amministrazioni, si evidenzia la notevole tempestività, con 1.297.424,00 euro (pari all’86%) di fatture pagate in anticipo rispetto alla scadenza, 202.596,00 euro (pari al 13,5%) pagate entro il 30° giorno, e soltanto 6.116,00 euro (pari allo 0,4%) dal 31° al 90° giorno e 2.165,00 euro (pari allo 0,1%) oltre il 90° giorno”.
Ti.Pi.