Classe 1990, laureato con il massimo dei voti in Giurisprudenza nel 2014, praticante avvocato con patrocinio, per anni coordinatore del CRE della Valle del Lujo ed educatore degli adolescenti, già capogruppo della Lega Nord durante l’amministrazione Carrara, è il più giovane componente della giunta comunale guidata dal sindaco Fabio Terzi; infatti, oltre ad essere Vicesindaco, svolge il delicato ruolo di assessore ai Servizi Sociali e, inoltre, è il delegato permanente nell’Assemblea dei Sindaci della 328.
Attualmente, quali sono gli ambiti di intervento del suo assessorato?
L’assessorato ai Servizi Sociali è sicuramente quello più delicato nel panorama amministrativo comunale; infatti, quotidianamente sono a contatto con situazioni di fragilità ed emergenza in cui versano tanti nostri concittadini. Le competenze del mio assessorato spaziano dall’asilo nido ai servizi per gli anziani, dall’assistenza educativa scolastica rivolta ai disabili al sostegno economico alle persone indigenti. Inoltre, si occupa della gestione dei servizi sociosanitari e sociali sovracomunali, che nel corso del 2016 hanno visto interessanti novità.
Qual è il bilancio a metà del mandato?
Devo dire che i due ani e mezzo di mandato sono stati un periodo intenso, ricco di sfide e problemi che, insieme a tutta la maggioranza politica e allo staff dell’Area dei Servizi alla Persona, abbiamo affrontato con determinazione e impegno. Di estrema importanza sono state alcune misure volte al maggior controllo delle richieste di contribuzione economica, tramite una puntuale analisi di ogni centesimo che l’ente comunale eroga ai cittadini in difficoltà. Questo ha consentito di ridurre in modo sensibile gli importi che vengono erogati sia per i contributi volti al pagamento delle utenze domestiche sia, ancora più drasticamente, quelli per l’integrazione delle rette scolastiche; ci tengo a sottolineare che quest’ultima riduzione è stata possibile grazie all’introduzione del nuovo regolamento dei servizi scolastici che esclude la possibilità d’iscrizione ai servizi per i soggetti che non sono in regola con i pagamenti delle rette pregresse.
Con l’introduzione dei “Buoni Albino Lavoro” abbiamo consentito dal 2015 ad oggi a circa 40 albinesi di lavorare per il Comune tramite il sistema dei Voucher e, grazie al bando emesso a fine 2016, nel 2017 avremo una graduatoria ancora più equa di quella del 2016, che consentirà di dare un’occupazione temporanea a chi è veramente in difficoltà. Questo progetto, unitamente ai PRR (Progetti Riabilitativi Risocializzanti) e ad altre misure che abbiamo attuato, segue l’obiettivo ridurre l’assistenzialismo, introducendo meccanismi virtuosi di collaborazione tra assistiti e Comune.
Purtroppo, il settore dei servizi sociali, in questi anni di crisi, continua a vedere situazioni di nostri concittadini con problemi economici spesso cronici e di difficile risoluzione, ma, grazie all’accordo con l’associazione Diakonia e con i proprietari degli appartamenti ove risiedono le famiglie in difficoltà, abbiamo evitato innumerevoli sfratti.
Nel corso del 2016 abbiamo approvato, in modo uniforme tra tutti i Comuni dell’Ambito della media e bassa Valle Seriana, il nuovo regolamento dei servizi sociali e sociosanitari, abolendo le fasce I.S.E.E. e introducendo per la prima volta una formula matematica che assicura maggior equità per il calcolo della retta da pagare per il servizio utilizzato.
Inoltre, sono molto soddisfatto dell’attuazione della misura introdotta da Regione Lombardia volta a garantire la gratuità dell’asilo nido a coloro che hanno un I.S.E.E. inferiore a 20.000 euro: ben 40 famiglie albinesi su 58 hanno beneficiato di tale misura.
Quali sono i rapporti con le associazioni di volontariato e le altre realtà sociali del territorio?
Ho stretti rapporti con l’associazione Anteas, che svolge per noi un servizio essenziale, quale il trasporto di persone in condizione di fragilità; l’associazione Anziani e Pensionati di Albino, la Fondazione Honegger, le Parrocchie, il Centro di Primo Ascolto, la Caritas, il Centro Servizi Volontariato, le cooperative sociali e l’ATS e l’ASST.
Quando mi confronto con queste realtà tento sempre di tenere un comportamento costruttivo, volto al miglioramento dei servizi offerti ai nostri concittadini.
Quali i programmi in atto per il 2017?
Il 2017 sarà ancora un anno impegnativo per quanto riguarda l’assistenza economica alle persone in difficoltà. Continueranno, nel segno lanciato da questa amministrazione, tutte le azioni volte a migliorare le condizioni di vita di chi si trova in difficoltà cercando di spezzare definitivamente il giogo dell’assistenzialismo cosiddetto puro, anche grazie all’introduzione di un nuovo regolamento per l’erogazione dei contributi economici. Novità di quest’anno sarà l’avvio, a livello sovracomunale, di un importante progetto di welfare aziendale che sarà mia cura raccontare ai nostri concittadini nelle prossime uscite di Paese Mio.
Qual è il suo ruolo a livello sovracomunale?
A livello sovracomunale svolgo il ruolo di delegato permanente nell’assemblea dei Sindaci della 328, un’istituzione, forse ai più sconosciuta, ma estremamente importante che ha come area di competenza territoriale la medio e bassa Valle Seriana, alla quale fanno riferimento circa 100.000 persone e 18 Comuni. L’assemblea dei Sindaci è l’organo sovracomunale che gestisce, tramite una società partecipata interamente dai Comuni del nostro ambito territoriale, i servizi sociali e sociosanitari sovracomunali e ha come budget circa 5 milioni annui (parte dei quali finanziati direttamente dai Comuni tramite una quota pro capite). I servizi gestiti riguardano principalmente minori, disabili e anziani e sono volti a coprire i bisogni di questi soggetti. Inoltre, gestiamo da anni il Consultorio famigliare sito a Gazzaniga. L’assemblea si occupa di dettare la linea politica che viene poi seguita dall’Ufficio di Piano e dalla società partecipata.
Nel 2016 abbiamo approvato, sia in Assemblea sia nei singoli Consigli Comunali, la nuova convenzione tra Comuni che chiarisce i compiti e le attribuzioni di ciascun Ente pubblico ed inoltre abbiamo dotato la società di un nuovo statuto volto ad assicurare una governance migliore e più collegata alle scelte dell’Assemblea dei Sindaci.
Sogni nel cassetto?
Incrementare sensibilmente le risorse a disposizione del progetto “Buoni Albino Lavoro”, per favorire sempre di più l’occupazione, anche se temporanea, dei nostri concittadini disoccupati. Mantenere i servizi sociali esistenti, cosa non sempre facile visti i continui tagli e vincoli che, anche in questi ultimi anni, stanno subendo i Comuni, stando sempre attenti a prestare aiuto a chi veramente ne ha bisogno e, ove possibile, introdurre nuove misure volte a migliorare le condizioni di vita degli albinesi.
Ci tengo, infine, a ricordare a tutti i nostri concittadini in difficoltà che resto sempre a disposizione per ascoltare le loro esigenze al fine di trovare la miglior soluzione possibile.
Ti.Pi.