Classe 1976, residente ad Orezzo, muratore presso un’impresa edile di Colzate, Daris Merelli è l’attuale capogruppo degli alpini di Fiorano al Serio, una delle realtà associative più dinamiche e attive della Media Valle. Una figura positiva, generosa e disponibile, che sta ricoprendo, ormai da anni, con entusiasmo e dinamismo, la carica di “guida” delle penne nere. Del resto, è conosciuto anche per le sue doti atletiche: appassionato di corsa in montagna, è runner di lungo corso, che non disdegna la partecipazione a corse “trail running” o “vertical”, come la GTO (Gran Trail Orobie), la “Orobie Ultra Trail”, la “Orobie Skyraid”, la “100 km del Passatore”.
Incontrato nella sede degli alpini, in via Donizetti, la redazione di Paese Mio ne ha tratto un interessante profilo che, di riflesso, illustra anche l’operatività e lo “stato di salute” del gruppo ANA di Fiorano al Serio.
Come si è svolta la sua carriera militare?
Sono alpino tutto d’un pezzo, ho assolto il servizio militare a Bassano del Grappa, nella caserma “Monte Grappa”, 2° Reggimento Trasmissioni, Battaglione Gardena. Un’esperienza arricchente, che mi ha fatto maturare come uomo, consegnandomi valori che ancora adesso fanno parte della mia persona.
Quando si è avvicinato al gruppo alpino di Fiorano al Serio?
Io sono nato a Gazzaniga, ed è stato naturale per me tesserarmi nel gruppo alpini di Gazzaniga, dal 1997 al 2007: ben dieci anni. Devo ringraziare i “veci”, proprio loro, che mi hanno trasmesso la passione per l’associazione e mi hanno fatto conoscere lo spirito di solidarietà tipico degli alpini. Poi, per vari problemi, personali e logistici, mi sono avvicinato al gruppo alpini di Fiorano al Serio, dando tutto me stesso, come risorse e tempo. Una crescita lenta, ma continua, tanto che sono capogruppo da 7 anni, tre mandati all’attivo. A tal proposito, ringrazio mia moglie Roberta, che mi supporta sempre e che mi è sempre vicina.
Qual è la storia del gruppo ANA di Fiorano al Serio?
La data ufficiale di fondazione del gruppo è il 20 marzo 1927 (era una domenica), quando Giorgio Masserini, primo capogruppo, riunì per la prima volta un gruppo di alpini del paese. Tanti i momenti significativi che hanno contraddistinto questi 97 anni di storia alpina. Innanzitutto, vanno ricordati fra il 1960 ed il 1961, i lavori per la costruzione della chiesetta al “Cristo degli Alpini”, sul poggio di San Fermo, su un terreno donato da una famiglia locale. Nel 1986, poi, all’interno del gruppo alpino di Fiorano al Serio nacque il Nucleo Cinofilo da Soccorso “Argo” capitanato da Giovanni Martinelli, che vanta quasi 40 anni di storia ed è fra i primi costituitisi in Italia. Fin dalla nascita, ha dedicato mezzi e risorse per preparare e rendere operative le cosiddette Unità Cinofile, il binomio “Cane-Conduttore”: la preparazione, lunga e meticolosa, è finalizzata ad addestrare le unità per ricercare persone disperse in superficie o sepolte sotto le macerie. Il Nucleo ha al suo attivo numerosi interventi di soccorso, in Italia e anche all’estero.
La costruzione dell’attuale sede ha una storia particolare. E’ vero?
La sede è realizzata sulla base di un modulo abitativo in legno arrivato nel 1990 da Gemona del Friuli, utilizzato all’indomani del terremoto del Friuli del 1976, dove le penne nere prestarono (come in mille altre occasioni) opera di soccorso. Era una casa in legno dove erano ospitate due famiglie sfollate dal terremoto. Dopo la ricostruzione gli alpini di Fiorano al Serio sono riusciti a portarla in paese, grazie anche al Comune, che ha messo a disposizione a titolo gratuito il terreno. La sede è oggi utilizzata anche per attività didattiche e ricreative.
Quali sono le attività che svolgete durante l’anno?
La nostra attività è varia ed articolata. Il nostro è un gruppo molto attivo e dinamico, capace di tante iniziative, lavorando anche sottotraccia, senza farci vedere apertamente, ma contribuendo ad assistere chi si trova in difficoltà e a sostenere le varie realtà associative, con le loro feste e manifestazioni, che operano sul territorio; come pure l’oratorio e la parrocchia di San Giorgio. Senza dimenticare la partecipazione all’adunata sezionale alpini di Bergamo, e all’adunata nazionale. Una vicinanza concreta, dunque, alla comunità, sempre pronti a far del bene, in modo disinteressato, sempre all’insegna della solidarietà, dello spirito di servizio e della gratuità verso la comunità. Qualificante, sotto l’aspetto ambientale, la periodica pulizia dei sentieri, dei boschi collinari e della Valle Misma. Inoltre, la manutenzione e gestione della chiesetta, a San Fermo.
Qual è l’organigramma del Consiglio Direttivo?
A parte il sottoscritto, capogruppo, il mio vice è Pietro Piantoni, e il segretario Luca Piantoni, già capogruppo per nove anni, prima del mio insediamento nel 2018. Tesoriere è Antonio Zambaiti. I consiglieri: Emiliano Aresi, Manuele Bitto, Mirko Dentella, Francesco Merelli e Matteo Maffeis. Ringrazio tutti i miei consiglieri: non faccio a tempo a fare una chiamata per fare qualche attività, che loro sono sempre presenti. E ringrazio anche le mogli degli alpini, , anche loro sempre presenti a darci una mano, quando serve.
E quanti sono gli iscritti al gruppo alpini?
Attualmente, il nostro gruppo è composto da 65 alpini e 50 “amici degli alpini”, fra cui alcune donne. Fa parte della zona 14, che comprende anche i gruppi alpini di Cene, Gazzaniga, Semonte, Vertova-Colzate.
Qual è il sogno nel cassetto?
Promuovere, sostenere e tramandare alle nuove generazioni i valori dell’alpinità. Inoltre, iniziare a pensare alle iniziative da realizzare per festeggiare degnamente il 100° anniversario del nostro gruppo, che ricorre nel 2027.
Ti.Pi.









