Diamo a Cesare quel che è di Cesare…
Tagliata dalla Provincia di Bergamo l’erba alta sulla strada della Valle del Lujo. Ora, tocca ai “frontisti”.
Ci eravamo lasciati lo scorso settembre, al termine di un articolo, con la frase “Sarà per il prossimo anno”, delusi, contrariati verso la Provincia di Bergamo che mai durante l’estate, era intervenuta al taglio dell’erba alta lungo la SP 39 della Valle del Lujo, ovviamente, nel suo tratto di competenza.
Anatemi per nulla velati contro una incredibile noncuranza verso il verde arboreo presente nella parte bassa dei pendii, quello che si affaccia ai bordi della strada, mai considerato dagli uffici provinciali. Ad ogni inizio settimana si sperava nell’arrivo dei tagliaerba scavallatori, almeno ad agosto, almeno nella settimana più “turistica” dell’anno, il Ferragosto. Invece no. E non si contavano le arrabbiature dei passanti, sia automobilisti che ciclisti, motociclisti e pedoni, che in vari punti erano obbligati a staccarsi dal pendio per non essere colpiti da queste piante. Illusione, pura illusione. Quindi, ecco il perché della frase “Sarà per il prossimo anno”.
Ebbene, visto che la rivista Paese Mio fa cronaca, riporta la realtà dei fatti, ecco che oggi, dopo un anno, pronunciamo un’altra frase: “Diamo a Cesare quel che è di Cesare”. Perché se è giusto condannare un qualcosa che è errato, è giusto elogiare qualcosa che è giusto. Infatti, non sorpresa, in linea con i tempi tecnici, settimana scorsa la SP 39, nel tratto di competenza della Provincia di Bergamo, cioè dall’inizio della salita del Ponte Lujo fino al Passo del Colle Gallo ed oltre (fino a Gaverina e Casazza, ndr), è stata oggetto di un esemplare, perché fatto veramente bene, taglio dell’erba ai bordi della strada. Un ottimo taglio, anche di un metro di profondità, che ha ridato una veste funzionale e pulita, ma soprattutto sicura, della strada.
Un applauso, quando ci vuole ci vuole. Ma per non farci mancare nulla, due critiche sono d’obbligo. La prima verso l’amministrazione comunale che lo scorso anno ha fatto lo gnorri, mettendo la testa sottoterra come lo struzzo, non volendo vedere il mancato taglio dell’erba, quando invece tutti i residenti vedevano e si lamentavano. Anche perché, …se anche la strada, in quel tratto, è di competenza provinciale, la Valle del Lujo è territorio albinese, abitata da albinesi. E il Comune deve tutelare i suoi abitanti. La seconda critica, …beh la prenda chi vuole prendersela, perché interessa tante persone: i cittadini proprietari di immobili o terreni che confinano con strade pubbliche, i cosiddetti “frontisti”, devono provvedere alla potatura di siepi e alberature private, alla cura dell’erba che si affaccia su una strada pubblica, perché spesso, soprattutto i rami esterni dei cespugli e delle siepi nascondono la segnaletica o compromettono la sicurezza della circolazione. E, a volte, soprattutto nei casi di urgenza per garantire la sicurezza e l’incolumità pubblica, per la potatura o l’abbattimento non serve chiede l’autorizzazione al Comune per l’intervento: in questi casi, le norme del Codice della Strada prevalgono sul Regolamento Comunale del Verde.
Quindi, cari frontisti, datevi da fare per potare regolarmente le siepi radicate sui propri fondi che provocano restringimenti, invasioni o limitazioni di visibilità e di transito sulla strada; muovetevi per rimuovere immediatamente alberi, ramaglie e terriccio, qualora caduti sulla sede stradale dai propri fondi per effetto di intemperie o per qualsiasi altra causa; e adottate tutte le precauzioni e gli accorgimenti atti ad evitare qualsiasi danneggiamento e/o pericolo e/o limitazioni della sicurezza e della corretta fruibilità della strada.
E pensare che un’ordinanza sindacale (del Comune) con destinatari i frontisti esiste, responsabilizzando i cittadini che, se inadempienti, possono incappare in pesanti sanzioni amministrative.
Andrea Bonomi