Dino Magistrati, Cavaliere della Repubblica
Dino Magistrati, è stato nominato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, su proposta del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, Cavaliere dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana” in occasione del 2 giugno 2014. Dino Magistrati diventa così Cavaliere della Repubblica, un riconoscimento civile di grande importanza e significato «destinato a dare una particolare attestazione a coloro che abbiano speciali benemerenze verso la Nazione». Magistrati, bobbiese d’origine, ma albinese d’adozione, arriva ad Albino nel 1973 per amore e per lavoro. Si distingue subito per il suo impegno in politica e già nel 1974 diventa Segretario della Sezione del Partito Comunista Italiano di Albino risultando anche eletto al Consiglio Comunale già nel 1975 (vi deve rinunciare perché il suocero, Antonio Piccinini, figura indimenticata nel panorama dell’associazionismo cattolico albinese, anche lui Cavaliere nel 1983 nominato da Pertini, all’epoca era Assessore ai Servizi Sociali di Albino). Ma nel 1980 entra in Consiglio Comunale rimanendoci per 3 amministrazioni consecutive fino al 1992 e raddoppiando la rappresentanza comunista all’interno del Consiglio Comunale durante gli anni della sua segreteria. Nel frattempo, nel 1985 è eletto Consigliere Provinciale sempre per il PCI e dal 1992 al 1995 ricopre il ruolo di Assessore Provinciale ai Servizi Sociali e alla Cultura (il suo mandato lascerà il segno per l’organizzazione di mostre di portata internazionale come la mostra organizzata in occasione delle celebrazioni del duecento cinquantesimo anniversario della nascita dell’architetto bergamasco Giacomo Quarenghi). Presidente del Comitato Federale dell’ultimo PCI, è un sostenitore convinto della svolta occhettiana della Bolognina e sarà il primo Presidente del Comitato Federale del nuovo PDS. Il suo impegno non si ferma solo alla politica: Assistente Sociale di professione, coordinatore presso il Centro di Assistenza Psichiatrica dell’ U.S.S.L. di Bergamo per oltre vent’anni, è guida per la chiusura definitiva dell’ ex Ospedale Psichiatrico di Bergamo nel 1998. Pittore affermato, conclusa l’esperienza politica e lavorativa a Bergamo (sarà anche membro del Consiglio d’Amministrazione dell’Accademia Carrara di Bergamo) decide di fondare un Museo, presso le antiche case coloniche contadine della sua famiglia, a Bobbio, in Provincia di Piacenza: nasce così nel 2000 il Museo Etnografico Val Trebbia, primo museo etnografico di quella valle a cavallo tra Liguria ed Emilia Romagna. Il ritorno a casa fa tornare in Magistrati la voglia di impegnarsi in politica: animatore del centrosinistra bobbiese guida l’opposizione in Consiglio Comunale di Bobbio dal 2004 al 2009 ricoprendo anche il ruolo di Presidente del Consiglio della Comunità Montana Appennino Piacentino. Oggi è Presidente della Fondazione Bertuzzi Fabrizio & Mina Losi che si occupa, nel piacentino, della valorizzazione della cultura rurale, con particolare riguardo ai territori collinari e montani. Passione per la politica, impegno nel sociale, cultura delle proprie radici contadine, amore per la pittura sono le qualità che fanno l’uomo, passando tra Val Trebbia e Valle Seriana, la terra d’origine, la patria d’adozione. Il riconoscimento ricevuto a testimonianza del valore, dell’onestà e della grande forza umana che stanno alla base di Dino Magistrati, Cavaliere della Repubblica.
A.C.