“Vengo a voi come pellegrino: ho pellegrinato in diverse realtà della nostra Diocesi, Pradalunga, Villa di Serio, Cicola, Montello, Trescore, …; e vengo con voi che siete pellegrini, perché abbiamo tutti una meta che non dobbiamo fallire, il Cielo”. Queste le parole che disse quattro anni fa don Ettore Galbusera, in occasione del suo ingresso nella parrocchia di San Pietro di Desenzano sul Serio, il 17 ottobre 2021. Oggi, con questa intervista, Paese Mio chiede a don Ettore un resoconto del suo cammino fin qui effettuato insieme alla comunità di Desenzano al Serio. Lui che allora disse: “Nel pellegrinare saremo compagni, camminatori incontro a Dio, lasciandoci guidare dalla luce: la luce della sua Parola, la luce della grazia dei Sacramenti, la luce della Carità. Nel nostro pellegrinare siamo viaggiatori verso Dio, ma con una grazia particolare. Qui, a Desenzano, ha camminato Maria, la Madre Santissima di Gesù e nostra; qui, ha camminato sul suolo di questa parrocchia incontro ad una giovane malata, Venturina. Ma Maria sa che siamo tutti “malati” nel corpo e nell’anima, e tutti abbiamo bisogno di Lei, che non si stancherà di camminare a fianco di ciascuno; accanto a Voi e accanto a me, da oggi vostro pastore”.
Un commento su questi quattro anni in parrocchia …
Qui, mi trovo molto bene, sto facendo una bella esperienza pastorale, fra la gente, le famiglie, i giovani in Oratorio, i gruppi parrocchiali, con tutti sto vivendo, in maniera profonda e sentita, un viaggio di fede e di umanità. Colgo l’occasione per ringraziare la comunità tutta, perché quando si instaura un buon rapporto, quando c’è ascolto e dialogo, e rispetto reciproco, le cose vanno sempre bene. Certo, c’è una certa riduzione delle presenze alle tante attività proposte dalla parrocchia e dall’oratorio, è fisiologico, ma la struttura comunitaria è solida. Particolarmente vivaci i gruppi parrocchiali: i chierichetti, i catechisti, i volontari della festa dell’Oratorio, il gruppo missionario e i tanti volontari che animano la festa della Madonna della Gamba. Ma recentemente grande vitalità è data dal Teatro Amico dell’Oratorio San Giovanni Bosco, in particolare dal suo “motore” organizzativo Lorenzo Zanoletti, musicista e cantante albinese, nonché coordinatore della compagnia Art4Art’s Sake, che sta promuovendo il nostro teatro, coinvolgendo molto la comunità.
Ha incontrato dei problemi?
Beh, il più evidente è che i ragazzi sono pochi. Il fenomeno della denatalità si sta facendo sentire in modo molto forte: a catechismo girano fra i 30 e i 40 ragazzi. Si pensi che lo scorso anno non si è fatta la Cresima, perché non c’erano ragazzi. E sono 3 ragazzi hanno fatto la Prima Comunione. Per giunta, soltanto 7 battesimi, a dimostrazione della riduzione delle nascite. E quest’anno le cose non sono diverse: soltanto 4 battesimi. E’ una questione di annate, perché nel 2026, invece, saranno una dozzina i ragazzi che riceveranno il Sacramento della Cresima.
Altri problemi?
Sono di natura parrocchiale e strutturale. Relativamente alla vita parrocchiale, mi sono accorto che da anni non si dava la giusta importanza alla festa patronale di San Pietro, a cui è dedicata la chiesa. Sembrava che la parrocchia vivesse soltanto per la festa della Madonna della Gamba. Certo, è importante, ma c’è anche la vita parrocchiale. Quindi, ho pensato che fosse importante rilanciare questa festa, per far ricrescere il senso di appartenenza alla propria parrocchia, al proprio santo patrono. E, così, se prima ci si limitava ad esporre la statua del santo in chiesa, io ho deciso di portarla fuori, per le strade della frazione, in processione verso il santuario. Una novità, visto che da 70 anni non succedeva. In merito alle strutture, ho pensato bene di mettere mano alla casa parrocchiale, anche per renderla più consona al suo significato, più punto di riferimento della vita parrocchiale: una “casa” di per tutti, aperta e accogliente, che vuole offrire ospitalità. Ringrazio gli “amici” che mi hanno dato una mano nella ristrutturazione.
Previsti lavori e cambiamenti in parrocchia?
Intanto, ho subito notato quanto fosse spoglia la chiesa. Ho provveduto a mettere alle pareti alcuni quadri, che erano in giro e mai utilizzati. Segnalo, poi, che il prossimo anno andremo a sistemare l’organo della chiesa parrocchiale che mostra il peso degli anni e ha bisogno di un pronto recupero conservativo. In un’ottica di rilancio della frequentazione della chiesa parrocchiale e non soltanto del santuario, dove anche nei giorni feriali si celebrava la Messa, con la chiesa che così rimaneva chiusa, ho deciso di introdurre una Messa ogni giorno in chiesa parrocchiale, così alternare nei luoghi e negli orari le Messe giornaliere: se in chiesa è al mattino al santuario è al pomeriggio e il giorno dopo è viceversa (invariato l’orario festivo, con la Messa domenica al santuario soltanto alle 8).
Qualche commento sull’Oratorio?
Sarebbe da vivere molto di più, c’è anche il bar, ma per ora è aperto il sabato e la domenica, e qualche pomeriggio, grazie al contributo dei volontari. Gli spazi a disposizione sono tanti, la struttura è datata e meriterebbe una riqualificazione, ma bisogna fare i conti con la realtà, innanzitutto quanti lo frequentano. Bene, come già detto, la realtà del teatro, che sta catalizzando le attenzioni grazie agli spettacoli proposti.
E il santuario?
E’ la nostra nota positiva, non c’è bisogno di dire molto. Visitato, frequentato, partecipato nelle solennità. Ma anche il santuario ha bisogno di un restyling strutturale, così, dopo al prossima festa della Madonna della Gamba, ricevuto l’autorizzazione della Sovrintedenza, andremo a porre mano alla struttura.
Qualche anticipazione sulla prossima festa della Madonna della Gamba (giovedì 9 ottobre)?
Intanto, si celebra il 585° anniversario della miracolosa Apparizione della Vergine che, quest’anno facciamo rientrare fra le iniziative del “Giubileo della Speranza 2025”. La novena di preparazione, che prende il via lunedì 29 settembre, per poi concludersi martedì 7 ottobre (Messe alle 8, alle 17 e alle 20), avrà come predicatore fra Giansandro Cornolti, dei frati Cappuccini di Albino. E come sempre tutte le Messe avranno sull’altare un sacerdote diverso. La Messa vigilia dell’Apparizione, poi, presso la chiesa della Ripa, sarà presieduto da Sua Ecc.za mons. Mario Delpini, arcivescovo metropolita di Milano. Mentre giovedì 9 ottobre, il Solenne Pontificale dell’Apparizione, alle 10.30, sarà presieduto da Sua Ecc.za il Signor Cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo emerito di Genova, già presente a Desenzano al Serio due anni fa. Novità anche l’11 ottobre vigilia dell’Incoronazione. Alle 18, solenne pontificale presieduto da Sua Ecc.za Rev.ma mons. Giovanni d’Ercole, vescovo emerito di Ascoli Piceno; e a seguire, in via del tutto straordinaria, solenne processione con il gruppo statuario dell’Apparizione nell’anno del Giubileo della Speranza. Solitamente, infatti, la processione dell’Incoronazione si effettua ogni 25 anni.
Nato il 15 giugno 1956 a Sotto il Monte, don Ettore Galbusera ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale il 20 giugno 1981. È stato vicario parrocchiale di Pradalunga dal 1981 al 1983 e di Villa di Serio dal 1983 al 1991; quindi, parroco di Cicola, frazione di Carobbio degli Angeli, dal 1991 dal 2000, e di Montello dal 2000 al 2010, oltre che membro del Consiglio presbiterale diocesano dal 2011 al 2014. Dal 2010 al 2021 è stato parroco di Trescore ed anche vicario locale del vicariato di Trescore (1999-2014). Poi, il 17 ottobre 2021, il suo arrivo a Desenzano al Serio.
T.P.









