Torna a far festa la frazione di Casale, in Valle del Lujo. E lo fa celebrando il suo prodotto tipico, la castagna, per la quale si è preparato un doppio appuntamento. Del resto, il tempo delle castagne, tempo permettendo (se arriva la tradizionale “Ottobrata” si prolunga l’appendice estiva, regalando un’ulteriore stagione di raccolta, ndr), occupa gran parte dell’autunno, offrendo ai “raccoglitori” molti weekend fra i boschi, alla ricerca della sua “regina, la castagna appunto. In questo contesto, la frazione di Casale la fa da padrona, qualificandosi ancora una volta come terra di elezione della castagna, forte dei suoi castagneti secolari, proponendo nei diversi periodi di maturazione stagionale tutta la gamma delle varietà. Dalle ostàne o ostanèle (cioè agostana, che si raccolgono le primizie) alle “balestrere” (dalla caratteristica buccia rossa), dalle doaöle alle careàne.
Ben lo sanno gli anziani della Valle del Lujo, e più ancora i loro genitori, ma ora anche alcuni esperti si stanno impegnando nella ricerca e nello studio dei castagneti secolari che si allargano alle spalle della frazione, fino al Passo del Colle Gallo, sui fianchi del Monte Pranzà e attorno al Monte Misma.
Si è detto di un doppio appuntamento. E’ vero. Domenica 5 ottobre, i volontari della parrocchia del Sacro Cuore, in collaborazione con il gruppo culturale “Amici di Casale”, organizza la tradizionale “Castagnata” o, come si usa dire la “Sagra delle boröle”. Come al solito, sarà una grande festa, e tutta la comunità si sta già mobilitando per arrivare pronta e preparata all’evento: ripulito il campo-bocce”, sistemati i tavoli e le panche, tagliata l’erba al parco-giochi, ma soprattutto oliate le mega-padelle bucherellate, capaci di “soffiare” (lancio delle castagne in padella) 10-15 kg di castagne alla volta, fino ad alcuni quintali di castagne in tutto. La location è il “campo-bocce”, con l’annesso parco-giochi, strategico con le sue panchine e i tavoloni per sbucciare le caldarroste; il tutto in un’atmosfera d’antan, dove le castagne rilasceranno un invitante crepitio e un dolce profumo, che certamente farà venire l’acquolina in bocca a quanti saranno della gustosa partita.
Le caldarroste verranno preparate dai volontari e inserite in sacchetti marchiati, ben riconoscibili, ma soprattutto caldi, fumanti, profumati, per la gioia di grandi e piccini. Non mancherà un piccolo punto-ristoro, per una bibita o un caffè.
Una bella festa, dai tipici sapori agresti, per festeggiare la “regina del bosco”, la castagna appunto, presentata nella sua variante più caratteristica, la caldarrosta, utilizzando le castagne raccolte nella Valle del Lujo: duaòle, careane, beline e nicoline, e altre ancora.
L’appuntamento, come detto, è per domenica 5 ottobre. Tutto inizia alle 13.30, con la prima “soffiata” sulle “maxi-griglie”; quindi, alle 14, il via alla “Castagnata” con la distribuzione dei primi sacchetti di caldarroste. A seguire, cerimonia della sbucciatura sui prati del parco-giochi… a far festa alle castagne.
Ma non basta una sola castagnata. Infatti, i volontari del gruppo culturale “Amici di Casale” hanno messo in calendario, domenica 19 ottobre, un’altra castagnata, questa volta tematica, che vedrà il crepitare sulle mega-padelle bucherellate soltanto le “balestrere”, una varietà tardiva, che si conserva molto bene, adatta sia per le farine sia per le caldarroste, adatta anche per la preparazione di alimenti senza glutine. A tal proposito, l’Associazione Castanicoltori del Monte Misma, dopo un lungo lavoro di ricerca, sta puntando ad iscrivere le “balestrere” nel registro delle varietà nazionali, perché si tratta di una varietà diffusa soltanto sul Monte Misma, le cui caratteristiche la rendono molto apprezzabile.
Per la “Castagnata delle balestrere” vale il programma della prima castagnata.
In entrambe le occasioni, è prevista l’apertura straordinaria del Museo Etnografico Valle del Lujo, allestito presso i locali del centro parrocchiale, sul sagrato della chiesa del Sacro Cuore: da ammirare circa 500 “pezzi”, fra attrezzi da lavoro, suppellettili e oggetti casalinghi della civiltà contadina.
Fra.Pi









