Festa grande per gli sportivi albinesi e, più in generale, bergamaschi. Una medaglia d’oro va ad arricchire il palmares dello sport albinese. Lo scorso mese di giugno, infatti, a Zagabria, durante i campionati europei Master di judo (790 judoka, provenienti da 32 nazioni europee), la già pluri-campionessa albinese Elen Merelli, 36 anni, della società Ryoko Pinasso (la sede è a Scanzorosciate), ha vinto, per la seconda volta, il Veteran European Judo Championship, categoria 57 kg, in altre parole il titolo europeo Master-kg 57. Un grande titolo, una bellissima medaglia d’oro, arrivata dopo un’escalation di incontri, durante i quali Elen ha dimostrato tutte le sue qualità tecniche, ma soprattutto la sua grinta, la sua determinazione, la sua tenacia.
Fin dal primo incontro si vede che Elen è in giornata di grazia dal momento che l’inglese Caroline Rawlings viene ribaltata sul tatami in 6 secondi. Le resiste tutto il tempo la francese Silvye Duyme, comunque battuta per due wazari. In finale, Elen incontra la francese Alexandra Sarret: anche per lei non c’è niente da fare, Elen prima la “proietta” e poi vince per “leva” a terra.
E’ la vittoria. E’ un tripudio. Elen e amici al seguito sono al settimo cielo. Quando suona l’Inno d’Italia, per Elen sono lacrime di gioia.
Bello un messaggio che si legge sui social: “Grande Elen. Solo chi sogna impara a volare… tu oggi hai volato solo dove osano le aquile!”
Ma attenti, Elen non è solo questa medaglia d’oro. Quando si parla di Elen Merelli, si parla di una delle protagoniste dello judo bergamasco; un volto noto, notissimo fra gli addetti ai lavori; un’atleta di alto livello, che può mettere sul piatto una lunga carriera e importanti risultati agonistici. Elen Merelli, infatti, è cintura nera 4°dan di judo ed istruttore federale, ma anche maestra di sambo, lo judo russo. Inoltre, è istruttore di ginnastica funzionale. Attualmente, lavora part-time in uno studio di amministratori condominiali, perché il resto della giornata è impegnata ad insegnare, presso le sedi della Ryoko Pinasso (a Scanzorosciate, Albano Sant’Alessandro e Torre de’ Roveri), la palestra che lei ha fondato insieme a Manuel Bonini, nel 2015. Una bella realtà: si pensi che all’inizio c’erano solo 5 bambini, mentre ora il numero è salito ad 80; e alcuni di loro sono già medagliati in campo nazionale ed internazionale.
“Pratico il judo dal 1988 – spiega Elen Merelli – Mi sono avvicinata a questo sport, grazie ai miei cugini, i quali lo praticavano prima di me. Ma il merito più grande va a mio papà, il quale mi ha sempre incoraggiato e mi è sempre stato vicino, in qualsiasi momento. Ricordo ancora la mia prima lezione, era un sabato pomeriggio; dopo quella volta, mi sono innamorata del judo e non ho più smesso. L’unico momento buoi della mia vita è stato dopo un brutto incidente, che mi ha provocato uno stop di diversi anni, i più belli; ma sempre grazie a mio padre sono riuscita a riprendermi. Oltre al judo, pratico anche, ed insegno, sambo, lo judo russo. Anche in questa disciplina ho partecipato a diversi campionati europei e mondiali: proprio ai campionato mondiali del 2012, svoltisi in Bielorussia, mi sono classificata quinta; mentre agli europei a Crema e in Russia quinta. In questa disciplina faccio parte della nazionale, avendo vinto i campionati italiani 2015/16/17”.
Ma non basta. Elen Merelli ha un medagliere ricchissimo. “Sono pluri-medagliata ai campionati italiani federali di judo – continua Elen – Inoltre, ho vinto il Grand Prix 2015, conquistando il titolo di migliore atleta italiana di judo; ma sono medagliata anche in campo internazionale: due volte prima agli Europei del 2016 e del 2017. Ma nonostante questa bacheca così vasta, ho un problema: ho 36 anni e per la Federazione italiana sono “vecchia”. I regolamenti sportivi della disciplina pongono un limite di età agonistica per le donne a 35 anni. Questo non mi permette di disputare molte gare importanti; per esempio, non posso più partecipare a campionati italiani ma combattere solo all’estero, dove il limite è più alto, posto a 45 anni. Ho fatto uno petizione per spostare in avanti il limite d’età, ma non ho avuto risposta da nessuno. Il 18 giugno scorso, a Zagabria, agli Europei master, per la seconda volta ho conquistato la medaglia d’oro. Un successo enorme. Non posso descrivere la gioia che ho nel cuore. Certo, ho 36 anni, ma ho una grande passione dentro, e nonostante gli impegni mi alleno due volte al giorno. Ora, sto preparando i campionati mondiali di Olbia, che si terranno ad ottobre. Ai precedenti campionati mondiali di Miami, purtroppo, sono stata costretta a rinunciare, perché i costi erano molto alti e io non avevo sponsor che mi potessero sostenere. Spero con queste parole di poter arrivare nel cuore di qualcuno, che mi possa aiutare a partecipare al mio primo campionato mondiale”.
T.P.








