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Emergenza furti, problema in costante aumento: solo nell’ultimo anno, + 60%

14 Ottobre 2013
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Emergenza furti, problema in costante aumento: solo nell’ultimo anno, + 60%
Ne parliamo con la iMode srl per saperne di più su come difenderci

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Il furto in casa è tra le cose più sgradevoli che ci possono capitare, perché intacca l’intimità nostra e della nostra famiglia, aggredisce la sfera dei ricordi affettivi, e aumenta notevolmente il nostro livello di ansia, disturba il riposo notturno, e ci da quasi la sensazione di non sentirsi a proprio agio in casa propria… Per affrontare il problema, e cercare di aiutarvi con dei consigli utili ci siamo avvalsi dell’esperienza della “iMode srl” azienda Leader nell’istallazione di sistemi Antintrusione e Videosorveglianza, andando a fare una chiacchierata con il Dott. Merlini C. uno dei responsabili dell’a-zienda per cercare di capire tecniche modalità e accorgimenti che caratterizzano i malintenzionati occasionali e abitudinari!

 

D: Dott. Merlini, gli ultimi dati ci dicono che i furti nelle abitazioni e negli esercizi commerciali sono quasi raddoppiati rispetto all’anno precedente, quale è il motivo di un aumento esponenziale che caratterizza quest’ultimo anno?

R: Purtroppo, è cosi, negli ultimi anni abbiamo visto questo dato in costante aumento, ma l’ultimo ha segnato nuovi picchi record nelle denunce pervenute alle forze dell’ordine, si parla di quasi un + 60%. Qualcuno reputa che questo aumento sia dovuto alla crisi economica in corso Dovete sapere che molte “bande” di topi d’apparta-mento sono costituite da un solo adulto e poi da vari bambini di età inferiore a 13 anni, altre sono piccoli gruppi di giovani con età compresa tra i 15 e i 22 anni, e così via fino ad arrivare a gruppi organizzati professionisti composti da soggetti di diverse età e nazionalità, anche se questi ultimi hanno obiettivi mirati e prescelti a tavolino, che non rientrano nella percentuale d’aumento di furti in abitazioni di qui si sta parlando.

 

D: Quali sono i sistemi più comuni usati da malintenzionati per entrare nelle nostre abitazioni? Quali possono essere quindi i metodi di prevenzione che ognuno di noi può adottare per arginare il problema, o quantomeno per mettersi al riparo il più possibile da un furto?

R: Diciamo che una ricetta esatta non esiste, deve sapere che spesso chi entra nelle nostre abitazioni ci ha osservato prima per giorni, e conosce bene le nostre abitudini e la nostra famiglia, spesso addirittura conoscono bene la nostra casa, perché con una scusa qualsiasi trovano il sistema di varcare la soglia dell’ingresso… siamo noi stessi ad aprirla… Non è più sicuro nemmeno abitare al terzo piano, abbiamo avuto casi di intrusioni tramite il balcone di casa e come scala è stato usato un pluviale di scolo delle canali del tetto…Impressionante vero! Ricordiamoci che molti sono paragonabili a veri e propri atleti, capaci di imprese incredibili per entrare in casa nostra.

 

D: Quali consigli ci può dare per evitare queste spiacevoli situazioni?

R: Vede, la maggior parte dei furti avviene per le mancanze portate dalla sicurezza delle nostre azioni quotidiane, che sfociano nostro malgrado in disattenzioni o ingenuità. Possono essere validi accorgimenti il non lasciare le chiavi sotto lo zerbino o in posti facilmente prevedibili o vicino all’ingresso, bisogna ricordarsi di chiudere bene il portone d’accesso e/o il portoncino di casa, non aprite mai il cancello o la porta se non sapete chi ha suonato, se dovete duplicare una chiave provvedete personalmente a farlo senza lasciarle in custodia a nessuno, evitate di attaccare al portachiavi targhette con nomi e indirizzi che ricondurrebbero facilmente i malintenzionati a casa vostra, inoltre sul campanello e sulla cassetta della posta mettete solo il cognome e non il nome di tutti i componenti per evitare di indicare il numero effettivo degli inquilini. Cercate di stabilire un rapporto di reciproca collaborazione con i vicini e/o vicino e scambiatevi i numeri di telefono per potervi contattare in caso di necessità. Nel caso di una nostra assenza prolungata, ad es. Ferie, chiederemo al vicino di svuotare la cassetta della posta, niente come la molta corrispondenza stimola i topi d’appartamento. Altro accorgimento molto importante è quello di non farsi prendere dalla frenesia di condividere sui social network, il fatto che siete in vacanza, e di indicare date di partenza e ritorno…

 

D: Ci può spiegare quali tipologie di impianti esistono?

R: Tutti gli impianti d’allarme si compongono di 3 elementi fondamentali:

– la centrale, completa di accumulatore e batteria che ne consentono il funzionamento anche in assenza di energia elettrica;

– i rivelatori;

– i dispositivi d’allarme, che possono essere locali, come le sirene, o remoti, combinatori telefonici che permettono essere chiamati sul nostro cellulare in caso di intrusione o di mancanza di corrente.

I sistemi d’allarme si dividono in perimetrali e volumetrici, a seconda che difendano la casa dal-l’esterno o dall’interno. Entrambi possono inoltre essere sistemi cablati o wireless. I sistemi di rilevazione perimetrali vengono installati lungo le pareti esterne della casa, creando una vera e propria cintura difensiva. L’allarme scatta nel momento in cui vengono aperti gli infissi esterni e quindi il sistema permette agli abitanti di muoversi liberamente all’interno della casa, anche quando è in funzione, ed è quindi ottimo soprattutto per la protezione notturna.Inoltre è possibile suddividere la casa in varie zone ed attivare il funzionamento solo per alcune di esse.

 

I sistemi di rilevazione volumetrici

Questo tipo di impianti permette di bloccare il ladro che si sia eventualmente introdotto, attraverso una serie di sensori, appunto volumetrici, che ne riconoscono la presenza mediante la registrazione dei movimenti o delle variazioni di temperatura. Il vantaggio di questi sistemi è che possono essere attivati anche lasciando le finestre aperte, ma non possono esserlo con persone all’interno della casa. L’impianto d’allarme cablato è caratterizzato dal fatto di avere tutti i componenti, alimentati da un circuito a bassa tensione, collegati da fili o cavi elettrici che vanno incassati nei muri e nei serramenti Questo tipo di impianto solitamente viene installato nel caso in cui l’apparta-mento è già predisposto di tubazioni e sensori posti all’interno degli infissi.

 

Impianti d’allarme senza fili.

In questo caso i vari elementi non sono collegati da cavi, ma solo via etere, in maniera wireless e in modo sicuro. Ciascun dispositivo è alimentato da proprie batterie a lunga durata e già questo costituisce un vantaggio, perchè permette al sistema di funzionare anche in assenza di corrente. Un altro vantaggio è la facilità di installazione che non necessita di interventi murari e quindi consente di risparmiare sui costi della manodopera, inoltre l’impianto, in caso di trasloco, può essere trasportato nella nuova casa.

 

D: Consigli per l’im-pianto d’allarme?

R: Al di là della qualità dei vari prodotti, l’efficacia di un sistema si deve ad una corretta installazione dell’impianto, per cui è importante affidarsi a ditte qualificate che devono, tra l’altro, rilasciare un certificato di conformità al termine dei lavori. E’ poi fondamentale effettuare una corretta progettazione, per la quale bisogna studiare attentamente la planimetria dell’immobile. Bisognerà, quindi, evidenziare eventuali punti critici, dove è più facile essere soggetti ad effrazione e valutare la dislocazione dei locali e il numero di aperture, balconi e terrazzi. Tutti i componenti del sistema d’allarme devono essere conformi alle norme CEI e certificati da IMQ. Dopo l’installazione è opportuno considerare un periodo di prova di almeno una settimana, per impratichirsi e verificarne il funzionamento. Inoltre è consigliabile stipulare con l’installatore un contratto di manutenzione che preveda un paio di controlli l’anno, per garantire il funzionamento in caso d’emergenza. La tecnologia è comunque in costante evoluzione, per cui è importante mantenere il proprio impianto sempre aggiornato.

 

D: Dott. Merlini, quali sono le maggiori richieste che riceve la vostra azienda in tema di installazioni, quali sono le maggiori preoccupazioni della gente?

R: Oggi la gente ha paura a stare in casa, sente l’esigenza di proteggersi durante la notte, la maggior parte delle famiglie con figli ha la preoccupazione di proteggere proprio i più piccoli, anche gli animali domestici rappresentano una fonte di ansia, in tantissimi temono che i propri amici a quattro zampe vengano avvelenati o uccisi per evitare che segnalino un intrusione.

 

D: Un ultima domanda, ci sono agevolazioni fiscali su questi impianti?

R: Si fino al 31/12/2013, (Dl 63/2013), la detrazione IRPEF è del 50%, quindi vuol dire che possiamo riavere fino a metà del nostro investimento. E un aliquota iva agevolata al 10%…

 

Nel prossimo numero di Paese Mio, porteremo altri consigli molto utili contro i furti ed approfondiremo altri argomenti, come la video sorveglianza, i sistemi nebbiogeni e molto altro.

La iMode è a vostra disposizione per qualsiasi domanda e potete richiedere (senza impegno) l’inter-vento di un tecnico specializzato che verrà a casa vostra per valutare con voi quale è il sistema più adatto alle vostre esigenze.

 

a cura della redazione

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