Fondazione Honegger: il saluto del presidente
Giunto al termine del II° Mandato come Presidente di questa Fondazione, è con grande emozione che mi rivolgo a Voi lettori, pensando a marzo del 2010, quando la prima decisione assunta da parte del CdA fu quella di chiamare «Residenti» e non più «Ospiti» le persone che vivono nelle nostre due strutture. “La Casa Albergo e la Struttura Protetta sono casa loro”.
Il Residente è stato posto al centro del nostro operato e ha costituito il cardine della filosofia, per fissare e perseguire obiettivi ambiziosi che hanno consentito nel tempo di favorire il Benessere non solo dei Residenti, ma anche di tutta la rete loro vicina, composta da famigliari, operatori, volontari: figure essenziali che si prendono quotidianamente cura di Loro.
Senza perdere di vista il Residente e la sua centralità, siamo entrati nel merito di tutti gli aspetti delle singole attività della Fondazione, rilevando e analizzando i carichi di lavoro per l’ottimizzazione degli stessi, nell’ottica di una efficienza organizzativa; questo ha comportato di dover mettere in discussione prassi e procedure consolidatesi nel tempo e posizioni lavorative che non erano più adeguate a quella che poteva essere una gestione efficiente e sostenibile nel tempo, senza eccezione alcuna e che, se lasciate invariate, potevano interpretarsi anche come privilegi. L’unico diritto acquisito è stato il posto di lavoro, garantito a tutti; anche nel caso delle ricollocazioni che, per qualcuno, han voluto significare il dover “mettersi in discussione” nuovamente.
“Fornire più servizi e una maggiore qualità”, questa è la finalità che si è resa sin da subito necessaria e quindi, da un lato si è cercato di reperire maggiori risorse, dall’altro di diminuire i costi di gestione.
In tema di maggiori risorse, in questi anni, attraverso un percorso organizzativo, gestionale, di assistenza e strutturale (verificato e attestato da Asl e Regione Lombardia) abbiamo:
4 ottenuto per la Struttura Casa Albergo, l’accreditamento (grazie ai maggiori standard di assistenza erogati e garantiti a ogni Residente) da 88 a 140 posti letto e abbiamo contrattualizzato ulteriori 3 posti letto (ovvero abbiamo ottenuto il Contributo Regionale, secondo le risorse stanziate da Regione Lombardia: mentre la Struttura Protetta rimane con i suoi 60 posti letto già accreditati.
Siamo ad oggi in attesa della stabilizzazione dei 10 posti letto di post acuzie, nella Struttura Casa Albergo, con i quali rimarranno 39 posti letto ancora da contrattualizzare (ad oggi senza budget)
4 ottenuto un adeguamento del contributo della Struttura Casa Albergo ( maggiori contributi regionali) per l’incremento della gravità dei Residenti e per i 41 posti letto Alzheimer;
4 abbiamo costituito al 4° Piano 5 posti di sollievo ( la cui tariffa è comprensiva del mancato contributo regionale )
4 avviato progetti sperimentali come i Post Acuti ( interventi residenziali temporanei finalizzati all’erogazione di cure di completamento del percorso terapeutico avviato nei Reparti Ospedalieri ), e l’RSA Aperta ( interventi tutelari a domicilio con l’obiettivo di integrare/sostituire il famigliare e/o il “cargiver”, ovvero “colui che si prende cura di” ).
Sono state inoltre recuperate risorse e raggiunto l’obiettivo del riconoscimento da parte dell’Agenzia delle Entrate dello stato di Onlus che ha consentito di recuperare IRAP per 320.000,00 euro, accantonati negli anni 2006-2010 oltre al risparmio IRAP annuo pari a 130.000,00 euro e la partecipazione al Bando UNRA del Ministero dell’Interno che ha consentito di ottenere 200.000,00 euro a fondo perduto, utilizzati per i lavori di ristrutturazione del II Piano della struttura “Casa Albergo”.
In tema di diminuzione dei costi invece, si è proceduto ad individuare nel personale indiretto (non sociosanitario) il settore critico, in quanto sovradimensionato e si è pertanto proceduto a:
4 chiudere la portineria ed esternalizzare la lavanderia (biancheria piana) mantenendo quella degli indumenti.
4 ridurre le persone in “esubero” per un totale di 11 persone, ricollocandole in altre funzioni; 5 di loro hanno frequentato il corso per conseguire la qualifica ASA così da poter essere inserite nella turnazione esistente della Struttura armonizzandola e potenziandola.
E’ in questo modo che, nel 2010, abbiamo potuto sollevare il Comune dall’onere di un mutuo acceso in nostro favore, per 2.000.000 di euro.
Abbiamo inoltre proceduto a:
4 applicare il contratto UNEBA per le nuove assunzioni e per il personale delle sostituzioni, con conseguente riduzione dei costi; ad oggi, dei 163 dipendenti (rapportati a tempo pieno) a 50 viene applicato il nuovo contratto UNEBA;
4 provvedere alla sostituzione delle caldaie, installare un impianto fotovoltaico da 20,00 kWp e un impianto di tri-generazione fornendo al tempo stesso un servizio di raffrescamento estivo in tutta la Struttura Casa Albergo, con relative analisi costanti dei funzionamenti e delle regolazioni (investimenti che hanno consentito un importante risparmio energetico);
Ulteriori interventi hanno interessato la ristrutturazione del I e del II piano della Struttura Casa Albergo, lo spostamento del Centro Diurno Integrato presso la Struttura Protetta, con una nuova Struttura indipendente di capacità ricettiva 38 posti.
Quanto sopra, riportato a titolo esemplificativo, ma non esaustivo, ha permesso di poter effettuare gli investimenti in parte esplicati, tra il 2010-2015 per un valore totale di 7 milioni di euro c.a.
Abbiamo inoltre aumentato il personale che cura i Residenti di 30 unità con un mix di qualità tra fisioterapisti (+55%) , educatori (+445%) , infermieri (+51%) e medici (+136%) che rappresentano in termini di ore lavorate il 25% in più, (passando da 152.465 ore lavorate nel 2009 a 190.475 nel 2015).
Per la qualità e i servizi non ci siamo solo focalizzati solo sul potenziamento del personale, ma anche sull’inserimento graduale delle terapie e metodologie di cura non farmacologiche per la gestione dei disturbi comportamentali e l’introduzione dei piani di assistenza ed educativi individualizzati; particolare attenzione è stata posta anche alla cura dell’ambiente interno ed esterno.
Una CRESCITA quindi che non è stata solo quantitativa, ma qualitativa; si è cercato di ottenere la massima professionalità da parte di tutti, investendo molto anche nella formazione e nelle riunioni d’équipe/di Reparto, aumentando così il desiderio di impegnarsi, di aggiornarsi, di vivere il lavoro con entusiasmo e praticarlo ogni giorno a beneficio di tutti.
Ed è grazie a questo percorso organizzativo, gestionale, di assistenza e strutturale brevemente esposto, che abbiamo potuto ottenere maggiori risorse, fornire più servizi con maggiore qualità (equivalenti a +13,59 euro al giorno per ciascun Residente), ottimizzando i costi, ricollocando in altre funzioni il personale in esubero, stimolando la crescita occupazionale (+ 30 operatori assunti), ma soprattutto generando maggior benessere ai Residenti, agli Ospiti, ai familiari, ai volontari, arrivando altresì oggi, a consentirci come CdA, di ridurre le rette, a partire dal 1° marzo, di 2,00 euro/die (corrispondenti a 730 euro all’anno).
Questo può essere solo un punto di partenza, in quanto negli anni a venire, grazie a scelte strategiche (Contratto Uneba, accreditamenti, alti standard qualitativi di mix professionale ..) la Fondazione potrà essere in condizione di ridurre ulteriormente le rette, in modo da diminuire il divario di retta con le altre Residenze socio assistenziali presenti nel nostro Territorio, che ricevono un contributo medio per Residente maggiore.
Concludo auspicando che la Fondazione possa proseguire il percorso avviato, ringraziando tutto il personale, in modo particolare chi ha saputo “mettersi in discussione” e chi, oltre a tanta professionalità, mette tanta passione e amore nel rapporto con i Residenti; non da meno l’Associazione Milly Honegger, i cui volontari svolgono ruoli insostituibili con estrema umanità.
Ringrazio tutti i colleghi del Consiglio d’Amministrazione che si sono avvicendati in questi sei anni: Alessandro Bergamelli, Luciana Birolini, Maurilio Gnecchi, Delia Camozzi, Paola Benigni, Fabio Zucca.
Il Presidente, Tiziano Vedovati






