Riporto di seguito il pensiero del presidente della Fondazione Giovanni Salvi
“La Fondazione Lester nasce dall’incontro di persone legate ad ambiti eterogenei, ma unite tutte dal comune scopo di dare spazio e valore a iniziative culturali, musicali e artistiche, oltre che a progetti legati alla salvaguardia ambientale, che di spazio non sempre riescono ad averne. Oltre all’organizzazione di eventi, la Fondazione si occupa anche della catalogazione e salvaguardia di archivi storici e artistici. L’attenzione rivolta alla creazione di reti è fondamentale: il nostro approccio si focalizza sul dare la possibilità a diversi contesti di incontrarsi e contaminarsi. Progetti inediti della fondazione si uniscono quindi al sostegno a realtà affini che ne condividono gli obiettivi. Particolare attenzione viene data a esecutori delle arti dalla formazione in crescita, dando ampio spazio all’originalità, lontana dal banale, con il proposito di esplodere nell’unicità dell’intenzione creata. Attingere nel passato, evolversi nel presente, in corsa verso l’innovazione futura. Inventiva e ricerca sono alleati.”
In questo pensiero è riassunta la filosofia che sta alla base della Fondazione Lester. La fondazione ha scelto la sua sede operativa in Albino dove trova una stretta collaborazione con Arte sul Serio nell’ambito delle arti visive.
Formatasi da poco, già è operativa con diversi progetti.
Innanzitutto sta organizzando una rassegna di musica contemporanea in Bergamo, sotto la direzione artistica del pianista Paolo Salvi, componente della Fondazione responsabile dell’area musicale.
ENTROPIA è il titolo della rassegna che si svolgerà ad ingresso gratuito nelle date del 7 novembre, del 28 novembre e del 5 dicembre al teatro S. Andrea in via Porta Dipinta n.37.
“Un modo autentico di fare e diffondere musica, con un necessario sguardo sul presente. Questo il principio di Entropia, rassegna concertistica che riunisce giovani brillanti artisti riuniti dalla volontà di portare la propria visione della musica e del momento del concerto, ognuno con le sue ricchezze e peculiarità. Dall’improvvisazione estemporanea dell’Ensemble Nuovi Orizzonti, (Daniele Bonacina e Nicola Carrara) che trova nella musica del passato rinascimentale linfa per forgiare un dialogo musicale vivo e unico, alle composizioni originali di Jacopo Petrucci, accostate a capolavori di Luciano Berio e Gyorgy Ligeti, fino alla giovane pianista e pittrice Amalia Castoldi che, insieme a Francesco Rota, ci guiderà attraverso il processo creativo dei suoi quadri tramite la musica; in tutti e tre gli eventi, gli artisti ci condurranno in un viaggio dove l’ascolto reciproco è tutto, un viaggio capace di smuoverci nel profondo.” (Paolo Salvi)
La rassegna musicale Entropia non è l’unico progetto che la fondazione Lester ha in corso. Nell’ambito ambiente infatti, la Fondazione sta sostenendo il viaggio del giovane Matteo Maffeis, altro componente della fondazione responsabile dell’area ambientale. Questo viaggio in Nuova Zelanda si pone l’obiettivo di approfondire l’osservazione della relazione uomo-natura in quel paese, uno studio a sfondo naturalistico e antropologico. Il risultato di tale ricerca sarà la raccolta di materiale documentaristico a fine divulgativo. Durante il proprio viaggio inoltre Matteo terrà aggiornato il pubblico attraverso la creazione di un vlog (tutte le novità sulla pagina Instagram fondazione Lester) attraverso cui si potrà viaggiare all’avventura con lui.
Nel mondo delle arti visive inoltre, la vediamo spesso accanto all’associazione Arte sul Serio, condividendone la passione e gli obiettivi.
Proprio per quanto riguarda l’arte visiva, in cantiere per l’inizio del 2026 la Lester sta organizzando e sponsorizzando una mostra delle opere dell’artista Remo Ponti, presso il Circolino di Città Alta e, dopo questa, altri eventi sono in fase di studio.
È giovane questa fondazione, ma già sta tessendo una fitta rete di contatti attraverso i quali poter realizzare i suoi obiettivi.
La forte passione e l’impegno dei componenti della fondazione sono i motori che sostengono l’attenzione verso queste attività, verso forme di espressione che generano del “bello” del costruttivo e dell’utile alla società.
È un impegno disinteressato, così come lo richiedono le regole di una fondazione e come è nella natura delle persone che la compongono, e, proprio per questo, libero da ogni costrizione e condizionamento: l’arte, lo studio, la ricerca come espressioni dell’uomo che ama creare, condividere e con-vivere le proprie esperienze.
Questo si impegna a fare e sostenere la Fondazione Lester.
Federico Bianchi (vicepresidente di Fondazione Lester)









