GABRIELE RONDI
Campione del mondo down di salto in lungo
Viso sorridente e fisico atletico, così si presenta Gabriele Rondi, ragazzo down di Vertova, campione del mondo di salto in lungo. Classe 1991, quindi 25 anni, compiuti lo scorso febbraio, Gabriele, dopo il diploma di ragioneria conseguito presso l’Istituto Fantoni di Clusone, ha capito che il suo destino era diventare un atleta, ma non uno sportivo qualunque, bensì un campione del mondo della Nazionale Italiana. Gabriele fa parte della Polisportiva Disabili Valle Camonica, presieduta dall’allenatrice Gigliola Frassa, con sede a Breno (BS), e attualmente detiene il record mondiale di salto in lungo con 4,28 metri.
Oltre che appassionato di sport, Gabriele è molto dinamico nel sociale: infatti, fa parte del Corpo Bandistico Musicale di Colzate come suonatore di percussioni, opera nel volontariato presso il Canile di Colzate e partecipa attivamente al “Gruppo Fratellanza”, associazione che si occupa di disabili.
Come è avvenuto il tuo incontro con il mondo dello sport?
Ho conosciuto il mondo dello sport nel 2010; grazie alla Polisportiva Disabili Valle Camonica, di cui faccio parte e per la quale gareggio, ho subito conquistato una vittoria nel salto in lungo, ai campionati mondiali in Messico. Mi è sempre piaciuta l’attività sportiva, anche a scuola, e ho deciso di mettermi alla prova gareggiando. Inoltre, vengo da una famiglia di persone a cui lo sport piace.
Quali sono le tue specialità?
La mia specialità assoluta è il salto in lungo, per il quale sono campione del mondo; poi ci sono i 100 metri, la staffetta 4X100 e 4X400, i 200 metri e la staffetta 4X200. Anche nello sci alpino me la cavo bene, infatti faccio parte nell’Orobie Ski Team; ho provato anche a fare vela sul lago di Lovere. Il nuoto invece è lo sport che meno preferisco, a parte i tuffi.
Come ti alleni?
Per gli allenamenti mi reco due volte a settimana, il martedì e il giovedì pomeriggio, allo stadio comunale di Darfo, dove per un’ora e mezza mi alleno con la Polisportiva Disabili Valle Camonica. Inizio con la corsa e alcuni esercizi di riscaldamento, come allunghi e ostacoli, poi continuo con una specialità di atletica; di solito, il salto in lungo. Ringrazio l’allenatore e tecnico nazionale Angelo Martinoli, che da sempre mi segue in allenamento.
Quali sono le tue principali vittorie?
Ho conquistato la medaglia di bronzo nei 100 metri, la medaglia d’oro nel salto in lungo con 3,98 metri, e due argenti nei 4X100 e 4X200 metri, ai campionati mondiali in Sud Africa, l’anno scorso; esperienza indimenticabile ed emozionante, durante la quale ho anche avuto occasione di vedere gli animali della savana, durante un safari. Sempre lo scorso anno, ai Campionati Italiani Indoor, ad Ancona, ho guadagnato la medaglia d’oro nel salto in lungo con un risultato di 3,93 metri e l’argento nella staffetta 4X200. Come dicevo, attualmente detengo il record mondiale che è di 4,28 metri, ottenuto ai campionati nazionali del CSI a Grosseto, a settembre 2014, ed è una grande soddisfazione.
Come ti senti prima di una gara?
Prima di una gara mi concentro molto e non mi guardo attorno; alla fine l’importante è partecipare, dare il meglio di sé e anche divertirsi. Alcune persone a me care sono i miei portafortuna, come il mio allenatore Angelo e i miei amici Gabriele Festa e Alessandro Provera.
Insomma, cosa si prova ad essere uno degli atleti più forti del mondo?
Tanta felicità, e sono molto orgoglioso, per me e per la mia famiglia, che recentemente si è allargata con l’arrivo della mia nipotina Ingrid. E’ a loro, e alle persone a me care, che dedico le mie vittorie; inoltre, spero ce ne siano altre, visto che voglio continuare a fare sport fino a che sarò vecchio.
Cosa vorresti dire ai ragazzi down ai quali piacerebbe iniziare a fare sport?
Direi di provare, di lanciarsi, anche se non sono convinti, perché pensano di non farcela. Il segreto è non mollare mai e impegnarsi al massimo, perché alla fine i risultati arrivano.
Silvia Pezzera






