GIANFRANCO ANDREOLETTI
Presidente dell’U.C. Albinoleffe
Una stagione non certo positiva quella andata agli archivi nel maggio scorso, con la retrocessione nel campionato di Lega Nazional Dilettanti. Poi, il ripescaggio e la ripartenza dal campionato di LegaPro, forti di nuovi stimoli e nuovi traguardi, nella speranza che la stagione 2015-2016 venga vissuta con il segno più, centrando una posizione di classifica in linea con il blasone dell’U.C. Albinoleffe. Del resto, la LegaPro non è una categoria che si addice a tutte le città, e il fatto di vedere l’Albinoleffe ancora una volta protagonista in questa serie è motivo di orgoglio per Albino e Leffe e, più in generale, per tutta la Valle Seriana. Forte della sua cordialità e disponibilità, sottoponiamo al patron Gianfranco Andreoletti alcune domande in merito alla sua squadra e alla stagione calcistica che è già partita da alcune giornate.
E’ stata un’estate difficile…
Beh, ovviamente non sono soddisfatto di come si è andata svolgendo la scorsa stagione, ma nel calcio ci sta, succede che alcune annate non vanno per il verso giusto; ma ne faremo tesoro, per evitare che certi brutti possano ripetersi. Comunque, ci siamo messi subito al lavoro, attenti a come si sviluppavano gli eventi, in merito al ripescaggio, alle tasse di iscrizione e allo stadio da rintracciare per giocare nella LegaPro. E devo dire che il primo successo di stagione è stato proprio aver conquistato il ripescaggio. Da lì siamo partiti per ricostruire la squadra e affrontare il nuovo campionato.
Quali sono gli obiettivi per la stagione 2015-2016?
Innanzitutto, ricostruirsi, ridarsi una struttura in grado di stare dentro il calcio che conta. Infatti, il nostro vero obiettivo di stagione è il mantenimento della categoria, cioè il rimanere in LegaPro, grazie ai risultati che andremo ad ottenere sul campo; una serie che credo si addica bene alla nostra realtà, alla nostra storia. E tutto il nostro impegno sarà indirizzato a far bene, per il nostro pubblico, che si è sempre dimostrato affezionato ai nostri colori, seguendoci in ogni stadio d’Italia; per la società, che merita una categoria di prestigio; ma anche per la Bergamasca, che può così contare su una realtà calcistica importante.
Qual è il punto forte dell’U.C. Albinoleffe?
La prima squadra è come la punta di un iceberg, il fiore all’occhiello di una società sana e dignitosa; sotto c’è un movimento giovanile di grande livello, uno staff preparato, una struttura di prim’ordine, che sta facendo bene. Sono proprio i giovani, che militano nelle squadre giovanili, la nostra forza, il nostro motivo d’orgoglio. Non si contano i giovani della “celeste” che, una volta maturati, sono andati a cercar fortuna in altri lidi. Con i nostri preparatori, allenatori, dirigenti è un continuo scambiarsi informazioni sulla loro “salute” morale: i giovani che giocano nelle nostre squadre sono innanzitutto persone, che vanno educate a volte, formate; più che all’aspetto tecnico, crediamo molto nella crescita morale dei giovani; è soprattutto l’aspetto umano che conta.
Come si quantifica la “forza” giovanile”?
A parte la prima squadra, che conta circa 25-30 elementi, i nostri tesserati sono circa 200. Un bel vivaio, che stiamo cercando di migliorare sempre di più, un po’ alla volta, facendo qualcosa di utile ogni anno. Il settore giovanile è un patrimonio fondamentale per l’U.C. AlbinoLeffe, linfa vitale per l’esistenza stessa della società. Il progetto che abbiamo attivato sul settore giovanile consiste in un lungo percorso, in cui la società, con la struttura dedicata alle giovani leve, si impegna per selezionare, formare e valorizzare i ragazzi del nostro territorio. Per sviluppare questo progetto ci stiamo dotando di un’organizzazione ad hoc, di una didattica propria per la formazione giovanile e di strutture dedicate, con importanti investimenti, per permettere a tutte le squadre di vivere la propria passione per il calcio.
Quali, dunque, i “valori” che proponete?
La serietà, il rispetto delle regole, la predisposizione al lavoro e un bagaglio tecnico-tattico professionistico sono i valori che l’ambiente celeste promuove verso i giovani che entrano a far parte della nostra famiglia. Convinti che l’apprendimento scolastico abbia importanza prioritaria nella formazione dei ragazzi, il progetto di formazione sportivo promosso dalla società bluceleste deve conciliarsi a quello scolastico, in modo da partecipare per formare non solo giovani calciatori, ma uomini.
Quali sono gli obiettivi per il futuro?
Una società come la nostra non deve mai perdere di vista la propria dimensione. Sotto il profilo del risultato l’obiettivo dell’U.C. AlbinoLeffe è quello di riuscire a mantenere la categoria senza troppi patemi, conquistando ogni anno il nostro particolare scudetto, vale a dire la salvezza. Quello che ci piacerebbe molto è riuscire a portare più gente allo stadio. Il momento di difficoltà che il calcio italiano sta attraversando non aiuta certo le società piccole come la nostra, ma cercheremo di fare del nostro meglio per riconquistare il nostro pubblico e conquistare le simpatie dei bergamaschi
Ti.Pi.






