E’ uscito nelle scorse settimane “Streghetta”, il nuovo romanzo dell’autrice bergamasca Gisella Laterza, pubblicato da Salani Editore e con le illustrazioni di Stefano Tambellini. Trent’anni, nata in Valle Seriana e attualmente residente a Bergamo, Gisella Laterza è laureata in Filologia moderna, insegna italiano e latino nel liceo “Leonardo Da Vinci” e da anni tiene corsi di scrittura creativa.
Ha pubblicato diversi libri per ragazzi, come La signora dei gomitoli (Rizzoli) e Doctor Jackie e Miss Haide (Il Battello a Vapore), scritto con Giada Pavesi. Streghetta (Salani) è il suo quinto romanzo, adatto ai bambini dai 7 agli 11 anni: parla dell’amicizia tra una ragazzina e la sua compagna di banco, che è appunto una strega!
La storia è ambientata in un piccolo paese immaginario che si ispira a quelli della Valle Seriana in cui l’autrice è nata e cresciuta. Un paesello tranquillo, dove non capitava mai niente. Invece, nel giro di una sola notte, apparve una casa, tutta intera, dal nulla. Neppure l’ombra di un muratore, di un cartello, eppure la casa era lì, all’inizio della valle. Era una villa dall’aspetto piuttosto strano. Comignoli e piccole torri spuntavano da tutte le parti creando intrecci bizzarri. Finestre di ogni forma e dimensione si aprivano sulle pareti come occhi di una faccia curiosa. I muri erano di pietra scura, annerita dal tempo. La casa appariva traballante.
In questo paesello, vive Miriam, che ha iniziato a frequentare la prima media. Ma ultimamente nella sua classe succedono cose strane. A quell’antipatica di Clarabella si incendiano le punte dei capelli. Al bulletto Gianfrancesco diventano tutti i denti blu e tornano normali solo quando lui dice una cosa gentile…
Miriam sospetta che questi fatti bizzarri siano causati da Priscilla Applepot, la sua nuova compagna di banco. Tanto per cominciare, Priscilla è arrivata in paese con tutta la casa, che è apparsa nel giro di una notte… Per non parlare, poi, del fatto che i suoi occhi cambiano colore e che, se si arrabbia, scatena tempeste durante la verifica di matematica.
Miriam scopre che Priscilla è, in effetti, una strega. Dal carattere vulcanico quanto maldestro, Priscilla è ancora inesperta e non controlla bene i suoi poteri, che dovrebbe nascondere ai MagiciMancanti, gli umani. Vive con i genitori, la mamma cacciatrice di oggetti magici e il papà chef di cucina stregata. Con loro c’è anche Bartholomeus, un ragazzo che si trasforma in barbagianni. E naturalmente c’è la casa, Villa Applepot, che è stregata.
Quando Miriam farà la conoscenza di Priscilla e Barthy, verrà trascinata in un vortice di strambe avventure, tra pipistrelli guardiani, indovinelli, ricette di torte stregate e una strana Porta in Fondo a Destra, che ogni volta si apre su un mondo tutto da esplorare.
Il romanzo, insomma, è un modo buffo e allegro per raccontare il tema dell’amicizia, ma anche dell’accettazione del diverso: Miriam è incuriosita e divertita dal mondo magico, ma a volte ne è un po’ spaventata, perché è difficile comprenderlo fino in fondo. Viceversa, Priscilla vorrebbe “essere normale”, vivere come una ragazzina qualunque in una scuola qualunque, ma non riesce a tenere sotto controllo la propria magia, che si scatena quando Priscilla si emoziona.
Conoscendo l’una il mondo dell’altra, le due impareranno qualcosa di più. E vivranno un’avventura molto buffa!