“Storico chi legge”: è questo il nome suggestivo del gruppo di lettura organizzato dalla Biblioteca comunale di Albino dedicato ad argomenti storici. Quest’anno il tema trattato sarà quello del Risorgimento e dell’Unità d’Italia. Il primo incontro è previsto per mercoledì 8 ottobre con “Il Regno del Nord 1859” di Arrigo Petacco.
La Biblioteca da diversi anni organizza gruppi di lettura rivolti agli utenti, che si riuniscono una volta al mese dopo aver letto il libro a casa. Il Gruppo di Lettura appassionato di narrativa, il cui referente è Silvia Zanoni, è formato da due diversi gruppi che si incontrano in due giorni e orari diversi: il lunedì alle 14.30 e il martedì alle 20,15. Un terzo gruppo autogestito “Passaparola senza pretese” nato nel 2022, si incontra un lunedì al mese per lo scambio di consigli di lettura.
Il gruppo “Storico chi legge” è iniziato a ottobre dello scorso anno e il referente è Luca Piccinini laureato in Scienze Politiche all’Università Statale di Milano con indirizzo storico.
“La storia – spiega Luca – è sempre stata una mia grande passione sin da bambino, e in questi anni nel mio lavoro di bibliotecario ho notato che ci sono diversi utenti che prendono in prestito libri dedicati a questo argomento. E così lo scorso anno ho proposto alla biblioteca di Albino di organizzare un gruppo di lettura specializzato in testi che trattassero materie storiche.
Ho preparato la locandina con le date degli incontri e dei libri da leggere. Al primo incontro c’erano 25 partecipanti poi ci siamo ridotti a 15, che secondo me è un numero perfetto per questo tipo di gruppi.
Lo scorso anno abbiamo trattato diversi periodi storici, che riguardavano la storia antica, moderna e contemporanea: abbiamo letto tre libri per periodo. Il primo è stato un libro di Luciano Canfora che parlava di Sparta e Atene, ed abbiamo concluso con un libro di Alessandro Barbero che raccontava della disfatta di Caporetto durante la prima guerra mondiale.
I libri che propongo non sono dei testi universitari di storia poiché sarebbero troppo impegnativi; ho scelto invece dei libri scritti da giornalisti “prestati” alla storia, che trattano questa materia in maniera semplice e fruibile a tutti.
Durante l’incontro c’è una mia breve introduzione che parla degli argomenti analizzati nel libro, poi si inizia la discussione. Ci sono le riflessioni degli utenti, le varie opinioni e quindi, essendo un libro di storia, vi è il collegamento a quello che è avvenuto prima e dopo il periodo analizzato.
Si analizzano le cause economiche, sociali, antropologiche e il periodo storico sotto tutti i punti di vista, perché un fatto storico può essere interpretato e analizzato in centinaia di modi. Devo dire che lo scorso anno si è creato un bel gruppo e gli utenti hanno partecipato con entusiasmo.
Il tema che ho scelto quest’anno è il Risorgimento e l’Unità d’Italia: si inizia con Giuseppe Garibaldi e gli ultimi tre libri sono sulla Prima Guerra Mondiale, perché secondo me, l’unità d’Italia non finisce con la presa di Porta Pia e l’annessione dello Stato Pontificio al Regno d’Italia, ma con la prima guerra mondiale, quando vengono annessi territori come il Trentino.
Ho scelto questo tema perché la storia dell’Unità d’Italia è molto più complessa e articolata rispetto alla narrazione che vien fatta sui testi scolastici e anche gli storici su questo tema danno diverse interpretazioni.
Vi sono stati studiosi che hanno inquadrato il Risorgimento come la liberazione del Sud dal giogo dei Borbone, altri invece che hanno mostrato i Savoia come meri colonizzatori del meridione di un regno dei Borbone non così arretrato come molti l’hanno dipinto.
Alcuni dei libri proposti quest’anno ci aiuteranno a capire che cosa volevano i vari Cavour, Vittorio Emanuele II, Garibaldi, e quale era la posizione del Papa e delle potenze straniere.
Scopriremo che i Savoia non parlavano italiano, ma solo francese tra di loro e consideravano gli italiani del sud inferiori, scopriremo che il loro obiettivo era l’Emilia Romagna e il Lombardo Veneto, non il meridione, ma poi si sono trovati obbligati “per colpa” della spedizione dei Mille. Scopriremo che una buona parte dei lombardi preferiva restare con gli austriaci piuttosto che andare sotto il Regno Sabaudo.
Quest’anno, inoltre, nel periodo primaverile, ci saranno una serie di incontri con professori universitari, autori di libri riguardanti il Risorgimento, l’Unità d’Italia e la Prima Guerra Mondiale sul fronte alpino, con i quali i partecipanti al gruppo di lettura potranno confrontarsi e ai quali potranno rivolgere le loro domande.”
Sergio Tosini