Un bel regalo attende gli appassionati di montagna di Albino e, più in generale, della Val Seriana. Entro la fine dell’anno, al massimo a gennaio, la sottosezione CAI Albino cambierà la sua sede, restando comunque in città: dalla Villa Regina Pacis, a Comenduno, che sarà oggetto di un importante intervento di ristrutturazione da parte dell’amministrazione comunale, traslocherà entro la fine dell’anno nell’ex-scuola materna di Desenzano al Serio, in via Loverini 1.
“Il Comune di Albino ha chiesto un cambio di sede a tutte le associazioni domiciliate al piano terra della villa, per realizzare un progetto di ristrutturazione dello stabile – si legge in un comunicato del Consiglio Direttivo del CAI Albino – Tra le locazioni proposte dell’amministrazione comunale, la soluzione scelta dal Consiglio è quella forse più impegnativa, ma la sola che può garantire spazi adatti alle numerose attività della nostra sottosezione e della Scuola CAI Valle Seriana”.
“Già i lavori sono iniziati da alcune settimane – spiega il presidente del CAI Albino Marco Biffi – Lavori che interessano il piano terra della ex-scuola materna, per una superficie di circa 100 metri quadrati, per renderla idonea ad accogliere dignitosamente la nostra nuova sede. Più che necessarie alcune modifiche strutturali e impiantistiche per rendere la nuova sede più funzionale: creazione di un accesso indipendente alla sede, mediante l’abbattimento di barriere murarie e creazione di porte di servizio; rifacimento dell’impianto elettrico con contatore autonomo; installazione di un nuovo impianto di riscaldamento; inserimento di nuovi servizi sanitari e allacciamento indipendente del sistema idraulico; installazione di pannelli divisori mobili per ottimizzare gli spazi; sistemazione dell’area verde esterna alla sede”.
“L’impegno sia lavorativo sia economico è notevole, ma era una scelta obbligata – continua il presidente Biffi – In Villa Regina Pacis, a parte gli spazi adeguati, eravamo in convivenza con il Museo Etnografico della Torre per l’utilizzo della sala proiezione. Qui, nella nuova sede che stiamo allestendo, la superficie è più ampia e oltremodo adatta per ospitare tutte le iniziative culturali, le lezioni teoriche dei corsi e la biblioteca, fungendo da luogo di socializzazione e di sane chiacchierate fra amici. L’impegno economico, come detto, è importante, che assomma a circa 30.000 euro. Fortunatamente, sono corsi in nostro aiuto diversi soci, ognuno offrendo le proprie competenze professionali. Ma per alleggerire il più possibile la spesa, visto che le risorse sono sempre limitate, vorremmo utilizzare il più possibile il lavoro dei volontari: pur occorrendo idraulici, elettricisti, termotecnici, muratori e giardinieri, chiunque può aiutare anche se privo di particolari competenze. La buona volontà è l’unica competenza indispensabile. Come già fatto sui nostri canali social (vedi Facebook), invitiamo chi è disponibile ad aiutarci, contattandoci via whatsapp o telefono (338.1179268 – 338.5830256) oppure presentandosi di persona presso la nuova sede”.
Il CAI Albino, dunque, è pronto a cambiare casa. “Una bella casa, anche dotata di un giardino – prosegue il presidente Biffi – L’area verde può diventare un must importante, uno spazio d’incontro interessante. Siamo in fermento, non c’è che dire: il nostro sogno si sta realizzando. Speriamo di terminare i lavori per Natale, sarebbe un bel regalo. Comunque, l’inaugurazione è prevista per l’inizio del 2026, un anno strategico per la nostra sottosezione: sono in programma, infatti, le celebrazioni dell’80 anniversario di fondazione (il CAI Albino è nato nel 1946, appena dopo la Seconda Guerra mondiale, ndr)”.
T.P.