Ingresso del nuovo parroco di Casale e Abbazia
Doppio “ingresso” a Casale ed Abbazia per il nuovo parroco don Claudio Federici, 33 anni, di Seriate, fino a poche settimane fa vicario parrocchiale di Boccaleone, a Bergamo.
Dapprima, nella parrocchia del Sacro Cuore di Casale, poi a distanza di 24 ore nella parrocchia di San Benedetto e Bernardo di Abbazia.
Ma andiamo con ordine. Tutto è iniziato sabato 27 settembre, a Casale, sede del “primo ingresso”. Un bel pomeriggio di sole, con una leggera brezza di montagna, ha accolto il suo ingresso ufficiale a Casale. Tanta la gente accorsa nel luogo convenuto, la Piazzetta Nicoli, nel cuore della frazione, curiosa di vedere spuntare dal fondo della strada il “loro” nuovo parroco. L’attesa è svanita in pochi minuti. E così, trasportato su un carretto di legno, sostenuto da bambini e genitori, don Claudio è arrivato a Casale, accolto dal delegato vescovile, in questo caso il prevosto di Albino, nonché Vicario del Vicariato Albino-Nembro, don Giuseppe Locatelli, e dal vice-sindaco di Albino Daniele Esposito. Sono stati loro i primi a salutare don Claudio, visibilmente commosso, anche perché, mischiati fra la folla, c’erano anche molti parenti e parrocchiani di Boccaleone, la parrocchia di provenienza. Tutti ad applaudire il suo arrivo, e lui a regalare sorrisi a destra e a sinistra, visibilmente emozionato. Una bella accoglienza, salutata anche dal bel discorso del vice-sindaco: “Gli anni trascorsi a Boccaleone sono stati più che sufficienti per apprezzare le sue doti di guida spirituale. Qui, a Casale, caro don Claudio, trova una comunità piccola, ma vivace, dal grande carattere, che saprà accoglierla benissimo. Lei, così giovane, troverà altri giovani, con i quali proseguire l’esperienza condotta fin qui”.
Saluti anche da parte dei parroci della Valle del Lujo, don Michelangelo Finazzi di Fiobbio e don Daniele Belotti di Vall’Alta; e da don Ilario Girelli, cappellano del santuario della Madonna della Gamba. A seguire, Simona Consonni ha salutato don Claudio a nome della comunità, consegnando alcuni doni simbolici: uno zaino, a significare la passione per la montagna di don Claudio; un libro sulle castagne, a sottolineare il frutto tipico della Valle del Lujo; una piantina, che rappresenta la comunità con tante risorse quanti i suoi rami; e una maglietta bianca, con scritto “Passo dopo passo”, affinché don Claudio sia guida per i giovani del posto.
Quindi, si è formato un corteo verso la chiesa del Sacro Cuore, dove il delegato vescovile don Giuseppe Locatelli ha presenziato al rito di “presa di possesso della parrocchia”, per l’inizio del ministero pastorale di don Claudio.
Al termine della Messa, un rinfresco nel centro parrocchiale ha dato il via all’incontro con la comunità.
Il giorno dopo, domenica 28 settembre, il “secondo ingresso” di don Claudio Federici: nella comunità di Abbazia, che si è mossa con grande generosità e attenzione, per accogliere nel migliore dei modi il nuovo “pastore”. Dapprima, i ragazzi si sono radunati presso le scuole medie, lungo la via Lunga, inforcando tante biciclette; quindi, l’incontro con don Claudio, presso la cappelletta della Tribultina, dove è salito su un tandem Proprio con questo mezzo a due ruote è entrato nella vita della comunità parrocchiale di Abbazia, fra ali di folla acclamanti. L’incontro è stato sul sagrato della chiesa: ad attenderlo il delegato vescovile don Lino Casati e il sindaco di Albino Fabio Terzi, che hanno salutato con grande gioia il nuovo parroco. E lui a dispensare saluti e sorrisi.
Al termine della Messa di “presa di possesso della parrocchia”, tutti si sono stretti attorno al nuovo parroco, in Oratorio, durante un pranzo comunitario.
A.P.






