Un record, che sa di amore per la musica, per le sette note, per i cantanti in gara. E’ ormai più di sessant’anni che Iolisca Occioni Bazzana, di Cene, non manca ad un’edizione del Festival della Canzone Italiana di Sanremo. E questo nonostante quest’anno abbia compiuto la bella età di 97 anni. Sì 97 anni, avete capito bene, compiuti lo scorso 28 febbraio. Un’età che imporrebbe molto meglio una visione da casa, comodamente seduta sul divano; invece lei, ancora forte nel corpo, ma soprattutto nello spirito, non si è mai lasciata intimorire dall’avanzare dell’età e a Sanremo non ha mai rinunciato. Negli anni ’60, accompagnata dal fedele marito Michele, poi anche da sola, rinunciare al “red carpet” era impossibile; e adesso in compagnia della figlia Giovanna.
Una “due giorni” a Sanremo, gustandosi le esibizioni dei giovani, le interviste, i “passaggi” nel centro storico dei cantanti, assistendo al teatro Ariston a due delle serate del Festival, quella di apertura e quella di venerdì, dedicata alle cover. Un appuntamento fisso con la Riviera dei Fiori, irrinunciabile per una stoica spettatrice come lei, nonostante quest’anno la salute abbia fatto delle bizze, facendola ricoverare alcuni giorni all’ospedale di Piario.
Ma niente, la passione per Sanremo è troppo forte. Tanto che ormai la conoscono tutti, in paese, i negozianti, anche la proprietaria dell’albergo che la ospita da alcuni anni e che le fa trovare sempre il biglietto all’Ariston, ma anche i tecnici della RAI, che quest’anno l’hanno accompagnata in ascensore per raggiungere il suo posto in galleria.
Al ritorno da Sanremo normale parlare del Festival, delle canzoni, dei risultati: meglio Olly o Giorgia? Meglio Amadeus o Carlo Conti?
Certamente, per lei, meglio Sanremo, l’atmosfera del festival supera tutti i confronti.
E per il 2026? Boh, si vedrà.
PS