Il numero sempre crescente di persone fragili e in difficoltà obbliga ad attivare modelli assistenziali efficaci e sostenibili, capaci di assicurare una sufficiente qualità di vita e di rispondere al desiderio di malati cronici e anziani e delle loro famiglie di non abbandonare la propria abitazione, mettendo in gioco, fin quando è possibile, le proprie risorse ed energie. In tal senso, ecco che la Fondazione Honegger RSA mette in campo una grande risorsa, un altro punto di forza nel vasto panorama di servizi erogati: le Cure domiciliari e le Cure palliative domiciliari. Avviato da poco, ma già operativo coinvolgendo nove pazienti, i due servizi si inseriscono appieno nella rinnovata mission che sta caratterizzando da qualche anno la Fondazione, sempre più aperta al territorio e alle reali esigenze della sua comunità.
Le Cure domiciliari (C-DOM) sono un servizio gratuito rivolto alle persone che necessitano di assistenza al domicilio per impossibilità temporanea o permanente di recarsi presso le strutture sanitarie. In altre parole, sono prestazioni sanitarie fornite direttamente al domicilio della persona che le richiede, senza bisogno di spostarsi in alcuna struttura, ma ricevendo i servizi comodamente a casa propria, con programmi personalizzati e regolari nel tempo.
Nella maggior parte dei casi, vengono offerte a persone che soffrono di malattie invalidanti, acute o croniche (come ad esempio cardiopatia, diabete, ipertensione, problematiche respiratorie), ad anziani non autosufficienti, a portatori di handicap, a malati terminali e anche a persone che, dimesse dall’ospedale, hanno necessità di assistenza e prestazioni sanitarie e riabilitative a più livelli.
Le prestazioni che vengono erogate sono di tipo infermieristico, socioassistenziale e fisioterapico: da medicazioni semplici e complesse a prelievi, da cateteri a mobilizzazioni, da ginnastica respiratoria e motoria all’educazione dei caregiver.
“L’équipe di professionisti – afferma la coordinatrice del servizio Carla Alborghetti – è composta da figure sanitarie specializzate, quali medici, infermieri, OSS, fisioterapisti e psicologi, che offrono trattamenti medici, infermieristici e riabilitativi specifici, il cui obiettivo è il miglioramento della qualità della vita, la gestione delle criticità sanitarie e la ricerca del benessere degli assistiti, affinché si possa permanere al proprio domicilio il più a lungo possibile. L’attivazione avviene attraverso la richiesta del medico di famiglia e l’invio da parte dei reparti ospedalieri (dimissione protetta). Il servizio, poi, viene erogato entro 24 ore dalla segnalazione nel caso di pazienti con bisogni non differibili o entro 72 ore per pazienti con bisogni differibili nel tempo.”
Altro servizio, strettamente collegato, sono le Cure palliative domiciliari, rivolte a persone con malattie in fase avanzata, che necessitano di prestazioni “multilivello”: medico-infermieristiche, riabilitative, psicologiche, di assistenza tutelare e sostegno spirituale. Le prestazioni sono erogate a domicilio da personale qualificato, in stretta collaborazione con il medico curante e con gli specialisti ospedalieri, in H24, cioè sulle 24 ore, programmabili 7 giorni su 7.
L’equipe assistenziale pianifica, opera e valuta gli interventi, occupandosi in particolare della prevenzione, controllo e terapia dei seguenti sintomi: dolore, nausea, dispnea, ansia/irrequietezza. E facilita l’intervento delle altre figure mediche coinvolte (MAP, palliativista, specialista), il supporto e la formazione del caregiver/familiare nella gestione e prevenzione delle complicanze legate alla patologia. Anche questo servizio può essere attivato dal medico di famiglia o da specialisti ospedalieri e assistenti sociali, come pure dal medico palliativista.
La presa in carico avviene entro 24 ore dalla segnalazione, attraverso un colloquio con i familiari.
“Uno dei “must” guadagnati in questi anni dalla Fondazione Honegger RSA onlus di Albino – spiega l’avv. Delia Camozzi, presidente della Fondazione Honegger RSA onlus – è il suo sempre più stretto legame con il territorio, in primis Albino e, poi, le comunità della Val Seriana. Una rinnovata mission, che si è rimodulata sulle reali esigenze provenienti dallo stesso territorio, ridefinendo compiti e funzioni, ma soprattutto offrendo i suoi servizi e le sue attività: da servizio di residenzialità, peraltro ricco e articolato, la Fondazione si è aperta sempre di più verso le comunità di riferimento, sostenendo l’invecchiamento e la permanenza a casa degli anziani, anche non autosufficienti o con gravi problematiche. Obiettivo: mantenere e recuperare per quanto possibile le funzionalità di base della vita quotidiana delle persone anziane o malate, facendole rimanere il più a lungo possibile a casa loro, in un contesto familiare”.
Per informazioni: da lunedì a venerdì, dalle 8 alle 15, allo 035 759410 o 388 8896291.
Ti.Pi.