Fa male al cuore vedere Amatrice, Accumuli, Arquata del Tronto, ma anche Ussita, Visso e gli altri paesi di Marche, Abruzzo, Lazio e Umbria, ferite dal drammatico terremoto che dallo scorso 24 agosto non accenna a fermarsi, continuando a manifestarsi in uno sciame sismico che ha cadenze settimanali. Fa male per le tante vittime, i feriti, i senzatetto, le imprese e le aziende agricole in ginocchio, per lo straordinario patrimonio storico danneggiato o, peggio ancora, distrutto, ma anche per quanto si poteva fare e non si è fatto. Fa male per come è stato ferito uno degli angoli più belli d’Italia, tutto stretto fra il Gran Sasso, i Monti della Laga, i Monti Sibillini, la Val Nerina. Eppure, in mezzo a tanto dolore, l’Italia come sempre, ha saputo ritrovarsi unita. E lo ha fatto con tante iniziative di aiuto, dal Nord al Sud del Paese.
Certo, il sisma ha scosso il suolo, ma anche le anime degli italiani, che di fronte all’orrore non sono rimasti a guardare. Fin da quei primi giorni è stata attivata, anche grazie ai social network, una rete di iniziative per fornire a quelle popolazioni un aiuto concreto.
Su questa “macchina della solidarietà” è salito anche il Comune di Vertova, la sua gente, le sue associazioni, il suo tessuto sociale e produttivo, che ha messo in campo una serie di proposte solidali, in favore delle popolazioni terremotate del Centro Italia. Da più parti, raccolte di fondi, offerte, contributi, che dimostrano la grande generosità e l’alto senso di umanità della comunità vertovese, sempre pronta a rendersi utile nel momento del bisogno. A sostegno c’è l’impegno del Gruppo Comunale di Protezione Civile che, sempre pronta ad accettare nuove sfide, si è messa a disposizione per consegnare direttamente al Comune di Amatrice, nelle mani di un delegato del sindaco, i soldi raccolti in questi mesi grazie al contributo di tanti vertovesi. A guidare la delegazione c’era il presidente del Gruppo Comunale di Protezione Civile Diego Fapanni ed alcuni volontari. Ma c’è di più. Per rispondere concretamente alle esigenze del mondo agricolo, anch’esso colpito dal sisma, il volontario della Gruppo Comunale di Protezione Civile ha consegnato a cinque aziende agricole, che avevano manifestato serie difficoltà nella conduzione dell’attività, un camion di fieno. L’idea è scaturita da Billy Giò, un volontario del Gruppo Comunale di Protezione Civile, che ha messo a disposizione e guidato il proprio mezzo fino ad Amatrice.
Ti.Pi.








