Dopo aver presentato il calendario “Vertova 2022” ed i protagonisti dei suoi dodici mesi, è il momento degli altri numerosi sportivi locali che ci si è limitati ad inserire nel puzzle di copertina.
Il Gruppo Alpinistico Vertovese, merita certo un capitolo a sé…
Meglio noto con l’acronimo GAV, trova le proprie origini ad inizio Anni 50 nella montagna e negli sport ad essa legati; dalla semplice passione, quasi pionieristica, per sci e corsa in montagna, si è passati alla promozione per i giovani ed oggi si contano oltre duecento tesserati rivestendo un ruolo di primo piano nel panorama dell’atletica. Anche a livello nazionale: è del 2021 il titolo italiano di corsa campestre a squadre!
Tanti interpreti delle diverse discipline si sono susseguiti nel corso dei decenni; impossibile ricordare tutti ma non si potranno mai dimenticare quelle figure ormai storiche che con il proprio operato hanno accompagnato questa crescita: volti prima che nomi, ben impressi nella memoria collettiva del paese per il loro mettersi in prima linea nelle varie iniziative proposte.
Attività che vanno ben oltre la pratica sportiva e comprendono anche la manutenzione dei sentieri; testimonianza permanente ne rimarrà il Bivacco Testa, voluto e realizzato lungo la salita all’Alben; ma è ricordo perenne pure la Baita Roset in Valle Vertova che i soci hanno gestito sino al giugno 2017: ecco il perché di tanta familiarità con alcuni di essi. Anacronistico fare nomi, possono però ben rappresentare tutti il decano Rocco Angelini e Franco Testa, presidente e costante punto di riferimento per chiunque.
Diversi appuntamenti fissi scandiscono il susseguirsi delle stagioni e testimoniano l’alacre attività: dal “Cross della Baia del Re”, gara campestre valida per il campionato provinciale FIDAL in programma quest’anno il 6 marzo, alla corsa su strada “Trofeo Zanni”, con la 56° edizione in calendario il 30 ottobre, passando naturalmente per il “Trail del Segredont” che, in occasione del Settantesimo, nel 2022 si sdoppierà su due distinti percorsi.
Da sempre a farla da padrone in inverno è naturalmente lo sci: l’attuale squadra conta una trentina di tesserati CSI che si allenano a Lizzola, a Valcanale è invece in programma per fine mese la gara di sci-alpinismo; momento importante rimane inoltre il corso presso il Passo della Presolana, tenuto ora in ricordo della Maestra Angela Rapetti, encomiabile guida per oltre quarant’anni.
Dallo sci si può partire per citare quanti sono giunti a vestire la maglia azzurra dell’Italia: fra 1980 e 1982, Dino Merelli ha partecipato a diverse gare di Coppa del Mondo; pochi anni dopo, Nives Grassi si è invece resa protagonista in Coppa Europa. Ma, oltre allo sci alpino, c’è quello d’erba ed una squadra che, guidata da Luigi Donini, è giunta ad essere fra le più blasonate a livello nazionale con i successi prima di Yuri Donini e poi di Pietro Guerini e Lorenzo Gritti, campione del mondo di slalom dal 2017 al 2019 ed attualmente ancora nella squadra azzurra.
Ecco poi l’atletica ed i suoi primatisti come la velocista Elena Apollonio, oro nei 200 ai campionati italiani assoluti del 1998; nel fondo e nel mezzofondo l’onore di rappresentare l’Italia è toccato nel nuovo millennio a Fabrizio Baldis, Stefania Benedetti e Giovanni Gualdi, poi campione italiano di maratona nel 2011e ritiratosi pochi mesi fa.
In anni più recenti, Giulio Anesa si è imposto nel lancio del disco con nove titoli italiani giovanili e partecipazioni a mondiali ed europei di categoria. Per rimanere in tema e sottolineando il lavoro dell’allenatore Valentino Mistri, eccoci all’attualità con Gregory Falconi, a podio negli ultimi campionati nazionali di lancio del martello.
Il presente porta soprattutto i nomi di Michele Palamini, decimo classificato e primo degli italiani alla Maratona di Roma di settembre, e Sebastiano Parolini, campione italiano under23 di 5.000 e 10.000 nel 2020; in questi casi è d’obbligo la citazione anche per Silvio Bosio che, assieme alla moglie Tina Mistri, da ormai diversi decenni cura una squadra atletica che, fra tanti altri, comprende anche la maratoneta Luisa Gelmi e i più giovani Alessandro Lotta e Alice Mistri che ben si stanno distinguendo negli 800 e nei 1500 in pista.
Se a livello di alpinismo ci si muove più a livello individuale, uno spazio finale lo merita il trail con Paolo Bonandrini che, dopo quattro “Tor de Géants”, a settembre in Val d’Aosta parteciperà al “Tor des Glaciers”, gara di 450 km con 32.000 metri di salita, aperta a soli cento atleti.
Luca Gualdi









