Le multe per divieto di sosta e…il rispetto per il prossimo!
Buongiorno Direttore,
volevo fare una lamentela a questi cari Signori della Polizia Locale di Albino.
Sono papà di due bellissimi bambini (…ogni scarrafò è bello mamma sua….), entrambi i bambini vanno alla scuola materna S. Giovanni Battista di Albino uno è nei grandi (l’anno prossimo andrà a scuola) e l’altro nella sezione primavera (quindi non ha ancora compiuto tre anni).
E’ mai possibile che quasi tutti i giorni il nostro corpo di Polizia Locale vada fuori dalla scuola materna per porre delle salatissime multe per divieto di sosta anche se si tratta di una breve fermata del mezzo?
Io mi domando noi poveri genitori o nonni cosa dobbiamo fare quando piove o quando dobbiamo ritirare dalla scuola i nostri bambini, dove incontriamo genitori o nonni con 2 o 3 bambini al seguito, o sotto l’acqua e/o la neve….. si tratta al massimo di lasciar sostare le macchine per circa 15 minuti massimo, perchè l’apertura della scuola per il ritiro dei bambini va dalle 15.45 alle 16.00. Ma la cosa più importante non siamo dei delinquenti che non vogliamo seguire le direttive della legge, ma non esistono parcheggi pubblici nei pressi della Scuola Materna.
In più, il nostro corpo di Polizia Locale non arriva alle 15.30 oppure alle 15.40,per dire ai genitori di non parcheggiare, ma alle 15.45 o 15.50, quando tutti i genitori che hanno lasciato la macchina in divieto sono all’interno della scuola giusto per prendere il proprio bambino/a, vestirlo ed uscire….(5 minuti al massimo…..) trovando un bel foglio sul parabrezza…….
Questi cari Signori che devono giustamente far rispettare la legge, non potrebbero vigilare sulle strade di loro competenza dove circola maggior passaggio di autovetture o di persone che vogliono attraversare la strada o di controllare le vie da gente malintenzionata ??????? ??…..
No, preferiscono vincere facile andando a dare le multe a delle persone che hanno solo la colpa di aver portato i propri bambini alla scuola materna.
Io chiedo a chi di competenza, che possa intervenire intelligentemente conciliando il problema del grande traffico di via Crespi con la sosta selvaggia di noi genitori, inevitabili contravventori del codice della strada.
Cordiali Saluti
Lettera firmata
Gentile lettore,
da una parte comprendo il suo sfogo e la sua indignazione ma, dall’altro NO!
Condivido con Lei il fatto che, per un agente della polizia locale, è molto più facile dare delle multe per divieto di sosta anziché controllare che non vengano infrante altre leggi al codice della strada: mi riferisco a quanto, quotidianamente, vedo con i miei occhi. Venendo da Nembro, tutti i giorni per venire in ufficio faccio la via Marconi e passo davanti ell’ex Cotonoficio Honegger. Immancabilmente, tutti i giorni rimango allibito di quante autovetture oltrepassino la doppia riga continua per girare al Gigante o al distributore di benzina costringendo chi segue a fermarsi e aspettare che l’auto lasci libero il passaggio. Eppure io mi ricordo ancora quando, trenta anni fa, il mio istruttore di scuola guida mi disse “la doppia riga continua sta a significare che c’è un muro in terra che non può essere oltrepassato”.
E’ vero che bisogna aspettare solo qualche minuto o nemmeno ma, IL PROBLEMA NON E’ QUESTO: se ci sono delle regole vanno rispettate e, soprattutto, va rispettato il mio prossimo.
Come lei scrive e si lamenta delle multe, ci sono automobilisti che si lamentano perché non riescono a passare. A me è capitato che un pulman non riuscisse a passare in quanto le auto in divieto di sosta non lasciavano spazio sufficiente per il passaggio. Sono rimasto incolonnato per 10 minuti…non è cambiato nulla nella mia vita ma, NON E’ GIUSTO. Per un altro potevano essere importanti!
Assolutamente non lo so, ma mettiamo che vi siano 70 bambini che frequentano la materna San Giovanni Battista. Significa 70 genitori con altrettante automobili; se tutti, anche solo per pochi minuti, le lasciassero in divieto di sosta cosa succederebbe?
In altre parole, io non devo pensare solo a me stesso ma devo pensare in grande, alla comunità, al mio prossimo. Per un mio agio non posso, continuamente, mettere a disagio più persone.
Per carità, l’eccezione può sempre esserci…ma tale deve essere, un’eccezione non un’abitudine.
Sa cosa posso fare nel mio piccolo: invitare tutte le persone predisposte a verificare la fattibilità di una sosta oraria di 15 minuti in via Crespi nell’orario in cui i bambini entrano o escono da scuola…non si risolverà il problema ma almeno è un tentativo in questo senso.
Paolo Salamoni