Le sperimentazioni non farmacologiche contro l’Alzheimer del Dott. Ivo Cilesi sono operative anche a Cuba
Le esperienze del Dr. Ivo Cilesi, maturate in questi anni sulle cure non farmacologiche per combattere la demenza senile, non si fermano soltanto al Centro di Eccellenza Alzheimer dell’Ospedale “Briolini” di Gazzaniga, ma superano i confini provinciali, fino a raggiungere ambiti di sperimentazione nazionale ed internazionale: a Milano, Siena, Goteborg (Svezia). E, ora, anche a Cuba, dove, in collaborazione con il Ministero della Salute e il Centro di Neuroscienze, è stata avviata una sperimentazione importante, che riguarda innanzitutto la Terapia della Bambola, attivata in diverse realtà territoriali di Cuba e modulate in due percorsi, uno residenziale e uno domiciliare.
“A Cuba ormai sono di casa – spiega il Dr. Ivo Cilesi – In questi anni si è attivata una collaborazione scientifica che sta dando risultati interessanti, relativamente a due sperimentazioni: nella diminuzione dei carichi farmacologici e nella diminuzione dei disturbi del comportamento. A tal proposito, segnalo che lunedì 16 novembre, presso la sala Papa Giovanni XXIII di Bergamo, si terrà un convegno, organizzato dalla nostra Fondazione FERB, dove sarà presente il Viceministro della Sanità di Cuba e il Direttore Nazionale della Riabilitazione di Cuba Dott.ssa Maritza Leyva, che illustreranno le esperienze condotte in tal senso. Queste sono state svolte in collaborazione con il Centro di Neuroscienze di Cuba, situato nella città di Avana”.
“A Cuba – continua il Dr. Cilesi – sono stati calcolati circa 130.000 casi di demenza, la maggior parte dei quali sono seguiti a domicilio con una grande attenzione alle famiglie delle persone in cura. Questa situazione ha portato le diverse istituzioni cubane che si occupano di ricerca e cura delle persone affette da Alzheimer ad essere attente a nuove e innovative terapie non farmacologiche, come quelle che io sperimento a Gazzaniga. Da questo interesse, e da una precedente mia partecipazione al Congresso Iberico Americano per la cura dell’Alzheimer, sono stato invitato dall’Istituto di Neuroscienze di Cuba e dal Centro Ambulatoriale per i malati di Alzheimer “Salvador Allende Hospital” a fornire informazioni cliniche e metodologiche sulla Terapia della Bambola, terapia che da anni ho già sperimentato in Italia e in Europa. I medici dei centri dell’Avana sono rimasti entusiasti delle potenzialità della Terapia della Bambola, indicandola come una terapia non farmacologica flessibile, attivabile sia a domicilio, con una formazione del caregiver, sia in ambito residenziale. Questi incontri hanno portato all’attivazione di sperimentazioni che coinvolgono strutture residenziali dell’Avana, in particolare una sperimentazione domiciliare con la Terapia della Bambola, la prima a Cuba. Un’altra sperimentazione è stata attivata a Sant’Antonio de Los Banos, un centro vicino all’Avana. Per la cronaca, le ricerche al “Salvador Allende Hospital” mi vedono coordinatore insieme al gruppo della Dr.ssa Mayra Carrasco; e anche a Sant’Antonio de Los Banos sono coordinatore della ricerca, insieme alla Dott.ssa Saily Sosa e al gruppo Alzheimer Care Center. Per tutto questo è fondamentale la collaborazione con il Centro di Neuroscienze di Cuba, per le ricerche in ambito clinico”.






