Il problema dello spreco alimentare è riconosciuto come uno dei più gravi paradossi dell’attuale modello di produzione e di consumo, che solleva questioni di sostenibilità economica, sociale e ambientale.
Mentre una parte significativa del cibo viene sprecata, il 9% della popolazione soffre di malnutrizione. Allo stesso tempo il sistema alimentare è responsabile di oltre il 20% di gas serra.
E’ partito ad Albino, nel 2013, il progetto “Legami di pane” con l’obiettivo di aiutare le famiglie albinesi in difficoltà economica, tramite la consegna da parte dei volontari di pacchi alimentari, e al tempo stesso di diffondere la cultura della lotta allo spreco alimentare e la solidarietà con interventi nelle scuole.
Il progetto è finanziato dal Comune e coinvolge diversi volontari e varie agenzie del territorio tra cui la Parrocchia di Albino, che è il soggetto titolare della convenzione col Comune insieme alla Cooperativa “Il Cantiere” che si occupa della parte amministrativa, la Caritas, l’associazione “Mamme del mondo”, il supermercato “Il Gigante” e l’istituto Comprensivo “G. Solari”.
Quest’anno al progetto hanno partecipato 35 volontari del territorio, mettendo a disposizione annualmente circa 1600 ore di volontariato; sono stati distribuiti 1470 pacchi alimentari ed hanno usufruito del sevizio 121 nuclei familiari, corrispondenti a 267 persone per un totale distribuito di 300 quintali di prodotto.
I pacchi alimentari vengono donati alle famiglie a seconda dei loro bisogni, su indicazione degli Assistenti Sociali del Comune.
Ogni singolo pacco si aggira attorno ai 20 Kg con un massimo di 25 kg a seconda del numero di persone che compongono il nucleo familiare. Nei pacchi dono ci sono generi di prima necessità: pasta, riso, frutta, verdure, prodotti in scatola e freschi. La raccolta alimentare viene fatta dai volontari, tre volte la settimana, per tutto l’anno, presso il supermercato “Il Gigante” di Albino, che regala le eccedenze alimentari in scadenza, come yogurt, mozzarelle, affettati, frutta e verdura. Inoltre significative quantità di alimenti sono raccolti sempre nel supermercato tramite la spesa sospesa che ogni acquirente può donare spontaneamente, mettendo ciò che vuole in un apposito carrello, mentre i prodotti a lunga conservazione vengono comperati grazie al contributo del Comune di Albino di 12 mila euro all’anno, che serve anche a coprire tutte le spese.
La sede, dove vengono preparati i pacchi alimentari, è un immobile in Piazza San Giuliano di Albino, che il comune ha dato in comodato d’uso.
La sede è aperta la mattina, dalle 9 alle 11 per tre giorni la settimana: il lunedì, mercoledì e venerdì. Le famiglie di Albino possono ritirare i pacchi presso la sede, mentre per quelle della Valle del Lujo le consegne vengono fatte a domicilio dai volontari.
Una volta a settimana i volontari vanno presso la Dispensa Sociale della Cooperativa Namastè di Bergamo, che recupera le eccedenze al mercato ortofrutticolo e nei supermercati della città, e i volontari ritirano frutta e verdura
Una volta al mese, i volontari vanno col proprio furgone al Banco Alimentare di Milano, che, grazie a un bando della Comunità Europea, regala dei prodotti alimentari: questi vengono ritirati dai volontari, che li girano all’associazione “Mamme del Mondo”, che a sua volta li distribuisce a 35 famiglie.
I volontari Giancarlo (Jack) Benedetti e Luigi Zanetti commentano:
“Noi volontari siamo il braccio operativo di “Legami di Pane” e lavoriamo in stretto contatto con gli assistenti sociali del comune. Il progetto è partito per coordinare e razionalizzare un servizio che già c’era ad Albino: infatti nella città si faceva già la distribuzione di pacchi alimentari ma ogni gruppo faceva per conto suo e c’erano dei problemi organizzativi.
Quando siamo partiti eravamo una decina di volontari e distribuivamo circa 1000 pacchi alimentari all’anno. Durante e subito dopo il Covid le famiglie erano più in difficoltà e siamo arrivati a distribuirne anche 2000, mentre adesso siamo sui 1500. Oltre al contributo del comune ci sono anche contributi di persone che preferiscono mantenere l’anonimato, ma che per noi sono molto importanti e ci permettono di comprare cose che non vengono donate, come detersivi e prodotti per la pulizia della casa.
Un’altra attività che svolgiamo è quella della raccolta di vestiti usati che i cittadini di Albino possono portare nella nostra sede in Piazza San Giuliano: devono essere lavati ed in buono stato, poi vengono selezionati dalle nostre volontarie e vengono distribuiti nelle varie comunità del territorio. Collabora al nostro progetto anche il Centro di Primo Ascolto che coinvolge le parrocchie di Albino e della Valle del Lujo, perché rivela i bisogni delle famiglie e invia le persone al Servizio sociale del Comune, affinchè possano usufruire dell’aiuto alimentare.
E’ ripresa la collaborazione con l’Istituto Comprensivo “G.Solari”che si era interrotta negli anni della pandemia ed abbiamo fatto nelle scuole elementari una lezione interattiva, che ha coinvolto gli alunni sul tema della lotta allo spreco alimentare e sul diritto al cibo. Dal 19 al 24 febbraio, si farà la raccolta alimentare allargata a tutte le classi”.
A giugno ci saranno le elezioni comunali avete qualcosa da chiedere alla nuova amministrazione?
“Oggi le famiglie hanno tante esigenze e oltre ai pacchi alimentari e ai vestiti chiedono anche frigoriferi, lavatrici, letti e mobili usati che molte volte noi riusciamo a trovare. Purtroppo ci manca uno spazio apposito dove metterli. Abbiamo già fatto questa richiesta al comune, quindi speriamo che questo spazio venga trovato visto che in altri paesi della Valle Seriana si fa questo servizio”.
Sergio Tosini