Dal 4 al 23 agosto torna in una nuova location all’interno dell’oratorio Giovanni XXIII la storica rassegna di cinema all’aperto Immagini di notte. L’iniziativa è promossa da Oratorio e Nuovo CineTeatro di Albino.
Per Ingmar Bergman «Non c’è nessuna forma d’arte come il cinema per colpire la coscienza, scuotere le emozioni e raggiungere le stanze segrete dell’anima», forse soltanto il cinema all’aperto riesce ad aggiungere ulteriore magia e fascino. E lo sappiamo bene ad Albino, dove, dal lontano 1998, si rinnova un’iniziativa che è diventata quasi istituzione: “Immagini di notte”, evento che ad agosto vivrà una nuova stagione, e che, escludendo quella cittadina, è quasi certamente la rassegna più longeva e strutturata in provincia di Bergamo.
Erano gli anni de La vita è bella, Titanic, Tre uomini e una gamba… a segnare il debutto delle arene albinesi di cinema all’aperto, e fu subito successo, quasi insperato. Il numero degli spettatori arrivava in certe serate a superare le seicento unità, quasi in dialogo con la proiezione, capace di restituire emozioni irripetibili. I frati Cappuccini di Albino avevano aperto le porte di casa loro, mettendo a disposizione, come prestigioso palcoscenico, il cortile del convento. In uno spazio, grande ma intimo, venivano così vissuti questi apprezzati momenti d’incontro, relazione, visione, evasione, ma anche riflessione in quanto la cura attenda della programmazione è sempre stata una prerogativa della kermesse che ha cercato metodicamente di includere generi e gusti, con attenzione alla qualità.
L’idea nacque dall’associazione culturale “Lo Scoiattolo”, appoggiata dall’amministrazione comunale, incontrando il favore del pubblico visto che dura da oltre un quarto di secolo.
Nel tempo la rassegna ha superato la deadline della proiezione meccanica in pellicola passando al digitale; commovente l’ultima proiezione – datata 2014 – con i vecchi enormi proiettori: agli spettatori presenti fu donato a ricordo un pezzo di pellicola in celluloide. Sei le arene, sedi delle proiezioni: dopo i primi cinque anni di presenza al convento dei Cappuccini, trasloco per un anno nel cortile delle elementari f.lli Bulandi, due in quello della biblioteca comunale, prima di trovare stabilità (per ben dodici anni) nel chiostro dell’ex monastero di Sant’Anna a cui segui nel 2018 il PalAlpini al parco Alessandri. “Immagini di notte” è stato proposto anche in forma itinerante a Nembro, nella Valle del Lujo e in Val Cavallina.
Sono stati molti gli eventi abbinati alla manifestazione e le collaborazioni con realtà soprattutto locali. Giusto per citarne qualcuna: incontri con gli autori, mostre, produzione di proiezioni di film muti con musica dal vivo, concerti di musica etnica, testimonianze correlate ai film. Insomma, un piccolo e inclusivo laboratorio di cinema e società.
Non è mancato un festival di cortometraggi, “Immagini di notte short film festival”, concorso nazionale a tema ogni volta variabile, ma non a cadenza annuale. Nel contest sono stati sondati temi legati all’ambiente, alla vita, alla pace, alla terza età, e sono stati prodotti anche due dvd. Interessante inoltre la collaborazione nel 2011 con il Religion Today Film Festival, prima rassegna cinematografica al mondo dedicata al dialogo tra cinema e religioni.
E come non ricordare quella fantastica esperienza, nuova dal sapore antico, del Drive-In? Datata 2017 e ospitata nel parcheggio superiore del market Carrefour, venne portata per la prima volta in Val Seriana dagli stessi organizzatori del cinema all’aperto. Fu un tuffo nell’America degli anni cinquanta!
Ma veniamo al programma dell’edizione di quest’anno, strutturata in storie che raccontano di cammini luminosi fra ombre antiche dove il cinema riflette sogni, gioie e fatiche. Dodici le serate in programma con sette film per grandi e piccini. All’arena si accede da via don Cristoforo Rossi 10, ma in caso di maltempo le proiezioni si terranno in CineTeatro.
Aprirà il programma Diamanti di Ferzan Özpetek in calendario lunedì 4 e martedì 5 agosto; seguirà The Old Oak di Ken Loach venerdì 8 e sabato 9; lunedì 11 e martedì 12 sarà la volta di Una donna chiamata Maixabel di Icíar Bollaín; mercoledì 13 Il robot selvaggio di Chris Sanders, considerato il miglior film d’animazione dell’anno; A complete unknown di James Mangold che racconta Bob Dylan, lunedì 18 e martedì 19; seguirà, mercoledì 20, Flow – Un mondo da salvare di Gints Zilbalodis, celebrato come “Un gioiello illumina Cannes 2024”; venerdì 22 e sabato 23 chiude la rassegna The Father – Nulla è come sembra di Florian Zeller.
Cinque serate verranno introdotte da brevi testimonianze di realtà locali che operano in ambiti correlati ai temi dei film: lunedì 4 l’associazione Arte su Serio e un corto dedicato a Remo Ponti; venerdì 8 l’associazione Legami di pane; lunedì 11 l’associazione InConTra centro giustizia riparativa; lunedì 18 il Complesso bandistico di Albino; venerdì 22 l’associazione Dementia Friendly Albino.
Non ci rimane che spegnere la tv, silenziare i cellulari e uscire di casa con direzione cinema all’aperto di Albino, per lasciarsi coinvolgere e meravigliare come quel turista americano che appena mise piede nell’arena di Albino, allora il chiostro di Sant’Anna, esclamò entusiasta: «Wow, cinema Paradiso!».
Poi, alle 21.15, si spengono le luci e si accendono le emozioni.
Buone visioni!
Fabio Gualandris