L’insospettato rapporto “familiare” del Bolognini di Seriate
Egregio Direttore,
chiedo ospitalità al suo giornale per fare, attraverso le sue colonne, alcune riflessioni relative alle strutture sanitarie della nostra provincia e nel mio caso particolare alla “Struttura Ospedaliera Bolognini” di Seriate.
E’ un malvezzo assai diffuso quello di parlare del Servizio Sanitario Nazionale puntando il dito su aspetti, a volte secondari, e spesso generalizzando, nel tentativo di denigrarlo.
L’esperienza vissuta in questi ultimi mesi mi induce, al contrario, a evidenziare un aspetto, spesso sottovalutato, che rappresenta invece un elemento di pregio e ritenuto tale da una certa fascia di utenti.
Come dicevo, ho avuto occasione di sperimentare il servizio offerto dalla struttura di Seriate, a causa di problemi fisici di entrambi i miei genitori ultra ottantenni, e ho avuto modo di entrare in rapporto con i reparti di Neurologia e Oculistica.
Non possiedo la conoscenza necessaria per esprimere giudizi in merito alla competenza professionale del personale, medici e relativi coadiuvanti, ma la meticolosità dimostrata nelle indagini e la disponibilità fornita mi fa dire che mi sono trovata di fronte ad una struttura di eccellenza.
Quello che ho scoperto e che intendo sottolineare è anche l’insospettato rapporto “familiare” carico di umanità instaurato con questi pazienti anziani, che non sempre si riscontra nelle strutture pubbliche.
Mi sento pertanto in dovere di esprimere la gratitudine dei miei genitori e mia personale ai Dottori Fiacco e Zadra del reparto Neurologia e Ticali e Cattozzo del reparto Oculistica e un ringraziamento a tutti gli operatori di detti reparti.
Alice Epis