L’occhio di…“Thor”, per sorvegliare il territorio vallare: partita la sfida alla delinquenza
Partito. Il progetto “THOR”, il sofisticato sistema di videosorveglianza finanziato dalla Comunità Montana della Valle Seriana e gestito dalla Polizia di Stato che dialogherà con le varie polizia locali, è una realtà. Lo scorso 29 febbraio è stato presentato nella sala operativa della Questura, dove da tempo staziona il maxi-server da 96 terabyte di Thor, alla presenza del Prefetto di Bergamo Francesca Ferrandino, del Questore Girolamo Fabiano, dei Comandanti provinciali Biagio Storniolo dei Carabinieri e Vincenzo Tomei della Guardia di Finanza, di diversi Comandanti di polizie locali, ma anche del presidente della Comunità Montana Valle Seriana Alberto Bigoni.
Via, dunque, a sfoderare i super-poteri di Thor, il nuovo sistema innovativo informatico di videosorveglianza, che andrà a “blindare” in senso telematico i Comuni della Valle Seriana. Un vero e proprio “cancello elettronico”, pronto a fare il suo dovere, registrando tutto quello che il suo occhio vede, in meno di un secondo: così, non potrà più entrare o uscire nessuna auto senza essere individuata e catalogata. Ogni targa, infatti, entrerà in un cervellone elettronico che, in un attimo, sarà in grado di stabilire se appartiene a un auto rubata o quant’altro. Un controllo del traffico veicolare sovra-comunale, quindi. Un vero e proprio “Grande Fratello” che coprirà l’intero territorio, garantendo sicurezza.
Ad essere imbrigliati sono i 38 Comuni della Valle Seriana e altri che si appoggiano ai suoi “confini”. Qui è prevista l’installazione di 34 telecamere, tutte puntate sulle strade: alla data della presentazione in Questura, si sono rese operative e funzionanti le 30 telecamere già installate, più altre quattro per la videosorveglianza ad altissima definizione (a Ranica e all’uscita della galleria di Montenegrone) ovvero di una qualità superiore di 16 volte a un video in HD. L’intero sistema entrerà perfettamente a regime entro due mesi dopo gli ultimi collaudi. E si connetterà anche al Sistema centralizzato nazionale targhe e transiti – Centro Elettronico della Polizia di Stato che ha sede a Napoli.
Auto rubate, prive di assicurazione, auto segnalate e anche auto sospette perché al centro di indagini potranno così essere identificate in tempo reale, come detto, in mezzo secondo: se la targa registrata e zoomata rientra in una particolare “black list” , sul monitor in Questura scatta subito l’allerta. Poi, tocca alle forze dell’ordine stabilire le strategie per intervenire.
Il progetto, finanziato dalla Comunità Montana Valle Seriana con un impegno di spesa di 435.000 euro, più 110.000 euro di risorse del fondo comune BIM nel frattempo recuperate, prevede un sistema modulare integrabile e quindi estensibile ad un numero di paesi sempre più ampio.
E’ operativa, dunque, la “porta” elettronica che terrà sotto controllo l’intera Valle Seriana (previsto un volume di traffico di oltre 20.000 auto al giorno) e che farà sentire più sicuri i suoi abitanti, preoccupati dei tanti casi di furto nelle abitazioni e nelle aziende che hanno interessato la Valle Seriana in quest’ultimo anno.
Il progetto Thor è stato realizzato dall’ing. Lino Fratus di Trescore Balneario. Per l’impiantistica è impegnata la ditta Fgs srl di Azzano San Paolo. Le opere alla centrale operativa della Questura, compresa la fornitura di software e licenze, sono affidate alla Selea di Cicognara (Mantova). Il collaudo sarà affidato all’ing. Tranquillo Zamboni dello studio tecnico associato Zamboni-Celsi di Bergamo.
Giuseppe Carrara






