Grande prestazione per Lorenzo Gritti nel campionato italiano di sci d’erba. Dopo la delusione nel circuito di Coppa del Mondo dove si è visto sfilare dal collo per un solo punto la coppetta del superG, il 37enne nembrese, residente a Gandino, portacolori del GAV Vertova, ha completato la stagione in modo esaltante nel circuito tricolore, conquistando una medaglia da podio in tutte e tre le specialità in cui ha partecipato. Vittoria in superG, seconda posizione in gigante e terzo gradino del podio in slalom.
E’ successo a Tambre, nel Bellunese, dove il “veteran” di Gandino, ormai considerato “capitano azzurro”, ha fatto valere la sua classe, soprattutto nel superG, vinto alla grande, quasi una rivincita di quanto successo in ambito mondiale, dove ha perso il primo posto iridato per un solo punticino, a vantaggio dello svizzero Hueppi. Il 37enne del Gav Vertova si è issato sul gradino più alto del podio con il tempo di 38″32, piegando la resistenza del 21enne Filippo Zamboni (39″12) e Nicolò Schiavetti (39″31). Bene, poi, il secondo posto in gigante: una medaglia d’argento alle spalle del 22enne Daniele Buio, di Rovereto, ma davanti al trentino di Tre Ville Filippo Zamboni.
Un po’ strano, per la sua storia, il terzo posto in slalom, proprio la specialità più amata da Lorenzo Gritti, che lo scorso anno si era laureato campione tricolore a Montecampione (BS). Ha vinto Filippo Zamboni, davanti a Daniele Buoi. A seguire, appunto, Lorenzo Gritti.
Un applauso, comunque, è d’obbligo all’inossidabile “erbivoro” del GAV Vertova, che ha vissuto una stagione in chiaro-scuro. Per lui, dopo la gara finale di Sauris, sui prati del Friuli-Venezia Giulia, tre piazze d’onore: nel gigante, nel superG e nella Coppa del Mondo. Rabbia soprattutto per la coppetta di superG, che era facilmente alla sua portata, essendosi presentato a Sauris, nell’ultima gara in prima posizione parziale: ma un errore sul piano, dove ha perso velocità, lo hanno relegato in classifica al 9^ posto; sarebbe bastato una sola posizione più avanti e Gritti avrebbe conquistato il titolo iridato, invece, per soli sette centesimi è stato superato dal ceco Matac, mentre Hueppi, con un secondo posto finale, ha guadagnato la classifica, superando proprio Gritti, e facendo sua la coppetta di specialità.
A detta di Gritti, però, la stagione 2022 è stata la sua migliore di sempre, proprio quest’anno che, dopo il ritiro di Edoardo Frau, è diventato il capitano della squadra azzurra degli “erbivori” dello sci.
Certo, la Coppa di cristallo è andata al formidabile ceco Martin Bartak che chiude la stagione a 875 punti, ma Lorenzo Gritti ha lottato fino all’ultimo, mettendo nel carniere 625 punti.
Sempre a detta di Gritti, la stagione è stata dedicata a suo padre e al GAV Vertova, soprattutto a Luigi Donini, e anche a Fabrizio Rottigni e Pietro Guerini, suoi “fari” nelle gare tricolori, che si sono ritirati dallo sport agonistico nel 2019.
Sergio Birolini








