Chi non la conosce, ad Albino. Chi non ha avuto modo di incontrarla, superata la soglia dell’Istituto Comprensivo prima e dell’Isis “Oscar Romero” poi. Chi non è mai stato coinvolto dalla sua presenza. Impossibile non sapere chi è Maria Peracchi, per i docenti, gli studenti, il personale scolastico, le famiglie, di Albino e della Val Seriana. E’… tante cose, tante volte. La trovavi seduta dietro la sua scrivania, in Presidenza, sempre disponibile all’ascolto e all’incontro. Oppure passando da un ufficio all’altro, da un’aula all’altra, da una riunione all’altra. Dappertutto, in ogni ora e tutti i giorni. Sempre impegnata in qualcosa e con qualcuno. Sempre attiva, e sempre disponibile; una persona che apre il cuore ogni volta che si incontrava. Ebbene, Maria Peracchi è andata in pensione.
“La sua porta sempre aperta non è stata solo un gesto concreto, ma un’immagine chiara del suo stile, che ha profondamente plasmato la nostra comunità scolastica – ha detto un docente, nel salutarla sabato 14 giugno, nella nuova palestra, durante il saluto che l’Isis “Oscar Romero” ha voluto decretarle – La sua porta sempre aperta ci ha insegnato il valore dell’essere comunità che accoglie e soprattutto ascolta; la sua fiducia negli studenti ci ha mostrato il cammino da percorrere: sostenerli nel rispetto delle regole della convivenza civile, scegliere la via del dialogo schietto e della riflessione, offrire sempre una possibilità di crescita, anche di fronte ai casi più “difficili”; il confronto con noi docenti è sempre stato aperto e sincero, e ci ha insegnato che la nostra professione, così bella ma spesso anche così difficile e delicata, richiede passione e rigore; la sua gestione dei rapporti tra le varie componenti e con le famiglie ci ha dato la possibilità di considerare il conflitto come opportunità, creando un ambiente di lavoro sereno e accogliente dove ognuno ha trovato la possibilità di esprimersi. La sua porta sempre aperta ci ha permesso di credere nella ricerca e di guardare al futuro come ad una possibilità di crescita; la sua fiducia nell’innovazione, anche tecnologica, ha ampliato gli spazi e soprattutto gli orizzonti della nostra scuola. La sua porta sempre aperta ci ha trasmesso una visione della scuola che va oltre la semplice trasmissione di nozioni, perché la scuola può assolvere al suo compito solo se assume un ruolo cruciale nell’educazione consapevole e democratica delle nuove generazioni. È questa visione, ampiamente condivisa e partecipata sotto la sua guida, che ha consentito al nostro istituto di radicarsi sempre più nel territorio e, contemporaneamente, di aprirsi ad un orizzonte sempre più vasto”
“Quello del Dirigente è stato per me un lavoro che, insieme alla famiglia, ha riempito la mia vita e mi ha reso quella che sono, ha costruito in modo rilevante la mia identità – ha sottolineato Maria Peracchi nella lettera che ha inviato all’Isis “Oscar Romero” – Ho appreso molto da questa esperienza lavorativa, non solo a livello professionale, ma anche umano. La scuola è un universo di relazioni, anche conflittuali, che ho imparato sempre più a curare, mi sono rapportata a ciascuno cercando di capire quale fosse il bisogno espresso o sottinteso, provando a dare risposte che fossero “super partes”. Altro mio impegno è stato quello di costruire e mantenere un’organizzazione funzionale ed efficiente della scuola, anche attraverso il richiamo costante al rispetto delle regole da parte di tutti. Ho sempre promosso l’innovazione e il miglioramento nella convinzione che non ci si possa fermare, se si vuole dare un servizio di qualità. Sono al “Romero” da 12 anni, ma faccio questo mestiere da 32 (avevo 29 anni quando superai il concorso nazionale da Direttrice Didattica). E’ tempo che lasci spazio a qualcuno, più giovane e con più energie e voglia di affrontare problemi sempre più complessi, da quelli burocratici alle fragilità degli studenti, delle famiglie, ma anche del personale. Mi conforta lasciare una scuola rinnovata, e ben organizzata, con dotazioni e spazi all’avanguardia, ma soprattutto avere la certezza della vostra presenza convinta, della vostra professionalità e della vostra dedizione, che vi chiedo di continuare a manifestare per i ragazzi e le loro famiglie. Sono tantissimi i ricordi e le soddisfazioni che hanno accompagnato questi anni intensi, in cui tanto è cambiato in tutti i sensi: le richieste e le sollecitazioni alla scuola, la società, il modo di pensare del mondo adulto, i ragazzi…. Insieme abbiamo cercato di rinnovare e migliorare costantemente l’offerta formativa del “Romero” e l’approccio all’insegnamento in modo che fosse adeguato al cambiamento continuo. Siamo riusciti? Penso di sì, ci sono evidenze che lo confermano. I ricordi più belli, che mi porterò nel cuore, riguardano i ragazzi. In questi anni abbiamo cercato di rendere ogni studente protagonista del proprio percorso, dandogli la possibilità di essere parte attiva, di poter esprimere se stesso e di sentirsi al sicuro”.
“Sono emozionata, non posso negarlo – ha aggiunto la dirigente – Una grande e forte emozione, una manifestazione di affetto nei miei confronti che non pensavo di ricevere, andando ben oltre le mie aspettative. Non è stato semplice prendere questa decisione dopo una vita intera trascorsa nella scuola. L’impegno è stato tanto, ma ci ho sempre creduto e ho lavorato con spirito di servizio e con l’idea che il nostro territorio meriti una scuola di qualità, al passo con i tempi e che risponda ai bisogni dei ragazzi”.
“Una grande donna, che ha sempre lottato per la sua scuola – ha sottolineato il vicesindaco Terzi nel suo intervento – Non solo in questi ultimi anni, ma anche nel decennio in cui sono stato sindaco, collaborando su molti progetti con grande impegno e determinazione. Se oggi l’istituto “Oscar Romero” è un punto di riferimento significativo del territorio è anche merito suo”.
Maria Peracchi ha assunto il suo primo incarico dirigenziale a soli 29 anni, diventando direttrice didattica presso l’Istituto Comprensivo di Trescore. Dal 1995 ha ricoperto questo ruolo ad Albino per ben 17 anni, occupandosi prima della scuola dell’infanzia e della scuola primaria e poi anche delle scuole medie. Infine, nell’ultimo decennio della sua carriera ha completato tutti gli ordini di scuola, diventando dirigente delle scuole superiori albinesi, che durante la sua direzione hanno ottenuto una continua crescita in termini di progetti, proposte didattiche e numero di iscritti, passati da 46 a ben 66 classi.
Ma sempre puntando alla qualità. L’Isis “Oscar Romero” di Albino, infatti, negli ultimi anni è sempre ai vertici delle scuole bergamasche. Un’eccellenza. In questo, grande merito va a Maria Peracchi.
Insieme alla dirigente, nel corso della mattinata i docenti hanno omaggiato con un saluto speciale altri quattro docenti che hanno concluso la propria carriera: Paula Di Gregorio, Paola Ongaro, Emilio Rocchi e Patrizia Valota.
Fra. Pi.