Nato 58 anni fa a Zurigo (CH), figlio di emigranti di Casazza, in Val Cavallina, dove peraltro risiede con la famiglia, Maurizio Forchini è dallo scorso novembre il presidente di Promoserio. Diploma di perito, conseguito presso l’istituto di scuola superiore “Ivan Piana” di Lovere, grande amante della montagna “in tutte le stagioni”, è conosciuto e stimato in Bergamasca per la sua grande esperienza nel settore culturale e turistico e per la sua vasta conoscenza del territorio bergamasco, frutto di un’ampia gamma di direttrici di lavoro: presidente della cooperativa “Arkè”, per la realizzazione di progetti innovativi di promozione culturale e di sviluppo integrato del territorio; responsabile organizzativo del “Festival della Poesia” e del “Festival del Giallo” di San Pellegrino Terme; presidente del consorzio turistico nazionale “Italia Holiday”; già presidente della Federazione Cultura Turismo Sport di Confcooperative Lombardia; coordinatore di eventi storico-culturali (Alla Corte dei Suardo, a Bianzano); membro del GAL (Gruppo di Azione Locale) Val Brembana; responsabile della produzione e organizzazione di programmi e rassegne teatrali di alto livello (tanto da gestire mediamente 40.000 spettatori all’anno fra Bergamo e provincia; ideatore di diversi Piani di Sviluppo Turistico in Val Cavallina e nel Sebino; presidente dell’Associazione Ostelli di Lombardia; e tanto altro ancora. Insomma, una persona preparata, competente, dal forte carisma, animata da sensibilità e disponibilità, sempre pronto ad accettare sfide e scommesse che ai più appaiono di difficile soluzione. Ecco, spiegata la sua presenza nel CdA di Promoserio fin dalla sua fondazione, avvenuta sette anni fa.
L’intervista che la redazione di Paese Mio intende dedicargli è per conoscere quali sono le strategie operative che vuole mettere in campo per Promoserio, l’agenzia di sviluppo e promozione territoriale della Val Seriana e della Val di Scalve.
Fra le tante cose che fa, qual è il fil rouge della sua attività?
Da sempre mi occupo di promozione culturale e turistica, collaboro alla realizzazione di progetti di marketing territoriale, a Bergamo come in Italia, offro consulenza strategica e marketing a Comuni, Comunità Montane, cooperative sociali e singoli privati, per orientarli verso forme innovative di ricettività sociale (ostelli, alberghi diffusi, gestione di seconde case), attraverso la realizzazione di studi di fattibilità e piani operativi. Obiettivo: condividere progetti comuni di produzione, promozione e commercializzazione.
Quindi, vasta conoscenza del territorio bergamasco?
Beh, è vero. Non c’è angolo della provincia che non conosca, in particolare l’area montana, in tutte le sue pieghe, le sue eccellenze, le sue tipicità. E’ dalla ricca rete di relazioni che ho tessuto in questi decenni di attività che ho maturato la mia esperienza; un patrimonio che ora voglio mettere a disposizione di Promoserio, da un ruolo diverso, più importante e significativo, per innescare un ulteriore salto di qualità. Cercando sempre la partecipazione e la condivisione dei suoi protagonisti, cioè i soggetti aderenti, in un rapporto di servizio e confronto di idee, per lo sviluppo di una strategia il più possibile concertata. Non dimentichiamo che Promoserio è un’associazione, un’agenzia di sviluppo e promozione territoriale della Val Seriana e della Val di Scalve, che mette sul piatto la sinergia di amministrazioni comunali, comunità montane, operatori turistici, associazioni di categoria, aziende di produzione e servizi.
Qual è la sua storia in Promoserio?
Sono fra i fondatori di Promoserio, già sette anni fa ero membro del primo CdA, come rappresentante delle associazioni di categoria, in quanto provengo da Confcooperative. Credo, quindi, di conoscere bene il mondo di Promoserio, la sua storia, il suo sviluppo in tutti questi anni. Chiaro che alcuni soci, in occasione delle elezioni per il nuovo CdA abbiamo chiesto la mia disponibilità a ricoprire il ruolo di presidente, proprio per la mia conoscenza della struttura; ma anche per come ho operato in questi anni, sempre per favorire l’accordo e la collaborazione fra le diverse “anime” di Promoserio. Senza dimenticare le iniziative che mi hanno visto impegnato in prima persona, per esempio il progetto “Affitti Turistici” (per la ricerca di appartamenti in valle su misura per le esigenze dei turisti), nel quale credo molto.
Cosa cambierà con la presidenza Forchini?
Credo che non sia possibile un cambiamento radicale, proprio perché molte delle azioni intraprese sono il frutto anche del mio lavoro, in linea con la presidenza di Guido Fratta, a cui va il mi ringraziamento. In questi anni siamo riusciti a raccontare e promuovere il meglio del territorio delle Orobie Orientali, in particolare della Val Seriana e della Val di Scalve. Occorre, quindi, come prima cosa, mantenere solido e stabile il percorso di crescita fin qui avviato, che ha dato buoni risultati; ma sicuramente anche fortificare la struttura operativa, rafforzare i rapporti interni: non dimentichiamo che Promoserio è un’associazione, ha tante realtà coinvolte, con tanti bisogni e tante aspettative, ma anche tanti modi di agire. Il nuovo CdA deve essere aperto e trasparente, un CdA di tutti, per il bene degli abitanti delle valli.
Quindi, un nuovo cambio di passo?
Non proprio, ma una maggiore azione imprenditoriale, partendo dai solchi che abbiamo già segnato in questi anni. Quindi, da un lato promuovere fortemente la nostra rete aziendale, evidenziandone l’attitudine all’innovazione ed allo sviluppo sostenibile, e dall’altro guardare con più forza al territorio, alla rete degli IAT, agli enti locali, alle amministrazioni comunali, ai distretti del commercio, alle Pro Loco: tutte realtà che devono connettersi in una rete di rapporti finalizzata alla realizzazione di un prodotto appetibile per i turisti. Serve una rinnovata strategia di marketing territoriale, più professionale, finalizzata a promuovere l’area come se fosse un immenso prodotto ad alto valore aggiunto. Grazie alle nuove tecnologie multimediali, alla partecipazione a fiere e borse turistiche, Promoserio deve diventare un marchio ad alta visibilità, per gli operatori e le realtà che ne fanno parte e hanno creduto in questo progetto. Una più forte visibilità, che nasca da un rafforzato senso di appartenenza al territorio.
Quali i progetti, le iniziative, i servizi in essere?
Rafforzare i “Percorsi culturali”, che stanno trovando consensi; valorizzare i “Sapori seriani” (elenco delle ricette e dei piatti tipici della valle); realizzare percorsi cicloturistici ad anello in Bassa Val Seriana e in Alta Valle Seriana; organizzare un “pacchetto” di attività e iniziative a corredo del passaggio del Giro d’Italia, fra il 21 e il 25 maggio; sostenere eventi di altre realtà che riteniamo di alto valore promozionale; rafforzare la capacità penetrativa del marchio Promoserio, mediante guide, riviste, sito-web e la creazione di un ufficio stampa, capace di veicolare quanto nasce in Promoserio. E, per la professionalità che abbiamo raggiunto, superare i nostri confini, acquisendo un ruolo di coordinamento di marketing turistico per altri Comitati, come è il caso di “InValcavallina” e “Le Terre del Vescovado”
Sogni nel cassetto?
Vorrei che il modello Promoserio si possa estendere all’intero ambito delle Orobie. E’ giunto il tempo che la montagna bergamasca parli con una voce sola.
Ti.Pi.









