Minerali…che passione!
Il nome minerale, come descritto nel dizionario etimologico Garzanti, deriva dal latino medievale “minerale”, derivato a sua volta dal francese antico “minière”, cioè miniera. I minerali sono corpi solidi (ad eccezione del mercurio) e da un punto di vista strettamente scientifico presentano tutti una composizione chimica ben definita. Tale composizione può sì variare, ma entro limiti ben definiti e precisi. Essi si presentano generalmente sotto una forma cristallina, possono essere formati da un solo elemento chimico, come l’oro (Au), oppure da uno o più elementi legati tra di loro, in modo da formare un composto chimico, come ad esempio il quarzo (SiO2), o forme ancora più complesse.
Il minerale, quindi, è un corpo solido con una struttura cristallina ben definita, ha facce piane riconducibili ad una determinata figura geometrica. Oggi, si conoscono oltre 4.000 tipi di minerali, ed ogni anno se ne scoprono circa 50 nuovi. Perciò, non si deve confondere con la “roccia”, che è invece un aggregato di più specie di minerali mescolati in diverse proporzioni.
I minerali sono classificati in gruppi, secondo la loro composizione chimica: Silicati, Carbonati, Solfati, Alogenuri, Ossidi e Idrossidi, Solfuri, Fosfati, elementi nativi.
Il territorio bergamasco è ricco di minerali e fino a qualche decennio fa, quando erano ancora attive le cave e le miniere (Val del Riso – Presolana – Manina – Val di Scalve – Val Brembana, ecc.), si sono rinvenuti minerali molto interessanti, belli esteticamente e rari. Purtroppo, da circa 30-40 anni, questi siti sono chiusi e, quindi, non è stato più possibile continuare le ricerche, anche se qualche sparuto appassionato ha resistito. Ed era intrigante quando si organizzavano i viaggi in Toscana per cercare la pirite nelle discariche delle cave di Gavorrano e Nicciolete; così come erano emozionanti le visite nelle vecchie cave della Valle del Riso, a Gorno ed a Oneta, alla ricerca dei minerali dello zinco. Ed ancora a Zogno, in Valle Brambana, alla ricerca degli splendidi cristalli di fluorite, a Selvino per i cristalli di quarzo, e poi in Valle Rossa, in Cavlera, ecc. interessanti località vicino a noi. Ed era sempre una emozione nuova rinvenire in mezzo alle discariche, nelle cave o nelle miniere, lucenti cristalli che, una volta portati a casa, erano oggetto di studio e di classificazione, mentre i migliori arricchivano le collezioni personali.
Gazzaniga fino a qualche anno fa annoverava un buon numero di appassionati ricercatori, ma oggi il numero si è notevolmente ridotto; e solamente tre, a mia conoscenza, posseggono ancora una discreta collezione in casa. Questi collezionisti sono Gianni Peracchi, che possiede un’ottima collezione, ha un suo sito Internet e continua a cercare minerali e frequentare giornate di scambio; Fiorenzo Milesi, che frequenta ancora mostre, esposizioni e giornate di scambio per migliorare sempre la sua già notevole collezione; e Angelo Ghisetti che, pur avendo smesso di girare per cave, miniere e giornate di scambio, possiede una apprezzabile collezione estetica.
Ma parliamo di Fiorenzo Milesi che, animato da una profonda passione e conoscenza, continua nell’arricchimento della sua già notevole collezione. E’ stato ospite anche a Gazzaniga nella “Notte Rosa” e il suo banco espositivo ha suscitato interesse e ammirazione a grandi e piccini. Fiorenzo ha anche fatto parte per molti anni del G.O.M. (Gruppo Orobico Minerali) di Bergamo, come membro attivo e competente, ed ha partecipato a numerose escursioni, gite, giornate di ricerca, recuperando in questo modo numerosi e interessanti campioni di minerali. Ora, il tempo dedicato alla ricerca pura è diminuito, ma d’altra parte è aumentata la presenza alle giornate di scambio. In questo modo, la sua già notevole collezione è in continuo aumento, sia in termini di numero sia in termini di rarità sia sotto l’aspetto estetico.
I minerali posseduti sono circa 2.500, dei quali oltre 500 sono esposti in casa in ordinate vetrinette, dove spiccano per mole e per bellezza alcuni pezzi interessantissimi, come il quarzo citrino, il gesso verde, la pirite, la fluorite, il topazio, le pepite d’oro, i granati, le acquemarine, il dioptasio, le calciti, lo zolfo, l’antimonite, ecc.
Il minerale sembrerebbe un oggetto statico e freddo, mentre per gli appassionati è un mondo in continua evoluzione. D’altra parte, quante persone, specialmente bambini, rimangono stupefatti e con gli occhi sgranati davanti ad un bel minerale, per ammirarne le forme, i colori e la bellezza primordiale che emana! Il minerale, che per molti può rappresentare solamente un oggetto curioso o un soprammobile, per i collezionisti rappresenta una parte della loro vita, e per gli scienziati un oggetto di studio, per meglio comprendere la natura che ci circonda.
Angelo Ghisetti






