Gli occhi del mondo sono puntati sulla frontiera tra Ucraina e Russia, dove nella notte tra il 23 e il 24 febbraio, le truppe russe hanno cominciato l’offensiva contro il Paese confinante. Quale sarà l’evoluzione del conflitto in atto fra i due Paesi? Qual è il ruolo della Nato? Come si sta muovendo la diplomazia dell’Unione Europea? Qual è la geopolitica dell’attuale Europa dell’Est? Queste ed altre domande saranno oggetto di discussione per molto tempo, nei telegiornali, nei talk show, nelle sedi dell’Unione Europa, della Nato e dell’ONU, come pure nei tavoli di lavoro delle diplomazie internazionali. Ma intanto la gente grida “Basta!”, “Stop alla guerra!”.
E in un modo molto semplice, ma diretto, come diretta e incisiva è la sensibilità dei bambini, i mini-calciatori della “Scuola calcio” della Polisportiva Albinese, unitamente ai loro allenatori e al presidente Alberto Carrara, si sono ritrovati in mezzo al campo di calcio del centro sportivo “Rio Re” per dire “No alla guerra”, per manifestare il loro desiderio di pace, mettendo in mostra una bandiera “arcobaleno”, simbolo di pace, e una bandiera dell’Ucraina, per testimoniare la loro vicinanza al popolo ucraino, martoriato dagli attacchi della Russia.
Un piccolo gesto, ma significativo di una sensibilità sincera, che solo i bambini hanno.








