Nuotiamo a scuola
Eccoci qui, pronti per una nuova chiacchierata con il Prof. Roberto Bogazzi, gestore del centri sportivi di Casnigo e Rovetta e responsabile del servizio
Perché è importante nuotare a scuola?
Perché ritengo che il primo approccio in piscina con l’acqua costituisca un’esperienza significativa e coinvolgente che, se vissuta in modo naturale e consapevole, consente ad un bambino di appropriarsi di tutti i “segreti dell’acqua” meglio di qualsiasi adulto che si avvicini alla sua stessa esperienza.
La metodologia utilizzata nei corsi di nuoto scolastici è la stessa per ogni fascia di età?
Ad ogni fascia d’età corrisponde una metodologia specifica: la nostra scuola nuoto ha sviluppato un apposito percorso per ogni scuola di tipo e grado, in modo da porre obiettivi e metodologie adeguate alla soddisfazione delle diverse esigenze e richieste.
Qual è l’età più indicata per iniziare i corsi di nuoto scolastici?
Non esiste un’età particolarmente adatta, è chiaro che per caratteristiche ed adattabilità al mondo acquatico le scuole materne e le scuole elementari sono quelle che risultano essere le più ricettive. D’altra parte, da un punto di vista squisitamente motorio, l’acqua rappresenta un ausilio didattico di incredibile efficacia in quanto stimola tutto il sistema neuromuscolare come forse, in altra maniera, non si potrebbe ottenere. Non dimentichiamo poi il recupero di autostima in quei bambini che, dal punto di vista motorio tradizionale, mostrano, per caratteristiche fisiche particolari, alcune difficoltà e che, nell’acqua, superano le proprie paure ed insicurezze raggiungendo serenamente gli obiettivi proposti, tante volte, prima di altri.
Entriamo nello specifico: quali sono gli obiettivi principali che ogni scuola di ordine e grado dovrebbe raggiungere in un corso di nuoto?
Dividendo per comodità le proposte dei corsi scolastici in quattro fasce, materna, elementari, medie e superiori, velocemente possiamo individuare gli obiettivi principali per ogni fascia di età. Per gli alunni delle scuole materne ed elementari è fondamentale stabilire un contatto personale con i vari gruppi di lavoro da parte dell’istruttore attraverso attività semplici e coinvolgenti e aiutarli ad esprimere e superare le paure legate al nuovo ambiente, trasformando la piscina in luogo conosciuto, divertente e rassicurante. Tutto questo perché l’obbiettivo non è solo imparare la tecnica del nuoto attraverso esercizi codificati che spesso diventano per loro difficili e noiosi da apprendere, ma fare in modo che la piscina sia un luogo dove imparare, divertendosi.
Per le medie e le superiori gli obiettivi cambiano in funzione delle abilità acquisite in quel momento e le nostre proposte si suddividono in sei livelli di capacità per l’apprendimento della corretta tecnica dei quattro stili del nuoto. In particolare, la proposta nei confronti delle scuole superiori si arricchisce, in quanto offre la possibilità, raggiunti gli obiettivi natatori richiesti, di potersi inserire nel corso di assistente bagnanti della Federazione Italiana Nuoto (unica figura professionale riconosciuta) e di accedere al corso per Istruttore di nuoto di primo e secondo livello.
E’ importante rammentare che i nostri istruttori non perseguono unicamente alla costruzione del gesto tecnico che costituisce solo una parte di ciò che si può fare in acqua, ma sono molto attenti al percorso educativo e mirano, parallelamente, al raggiungimento di obiettivi di tipo formativo, quali favorire la socializzazione, lo spirito di gruppo e la formazione di atteggiamenti positivi nei confronti di compagni in difficoltà o alunni diversamente abili e quindi stimolare lo sviluppo dell’autostima, dell’autonomia e dell’indipendenza. La collaborazione con gli insegnanti che accompagnano i vari gruppi è preziosa perché ci consente di misurare il livello degli obiettivi raggiunti confrontandoli con quelli già consolidati durante il percorso psicomotorio svolto a scuola.
In conclusione, vista la sua lunga esperienza di insegnante di educazione motoria, cosa consiglia alle scuole e ai loro insegnanti?
Di approcciarsi serenamente all’esperienza acquatica in quanto ritengo sia un percorso formativo ed educativo importante e di porre attenzione alle proposte e, soprattutto, ai contenuti che il corso di nuoto offre. Essenziale è anche la scelta delle strutture che si utilizzano in quanto gli alunni devono essere messi nelle migliori condizioni. Quindi la competenza degli istruttori, la bontà della struttura e con questo intendo anche la qualità dell’acqua, la pulizia e l’igiene degli spazi, l’organizzazione e la varietà del materiale didattico devono creare i presupposti affinché il corso di nuoto diventi un momento importante di apprendimento, divertimento ma anche di verifica del percorso educativo e di crescita che la scuola propone.
Spesso, leggendo articoli riguardo il nuoto, si sente parlare di criteri necessari allo sviluppo della didattica. Quali sono questi criteri?
Indubbiamente il criterio fondamentale risulta la professionalità del personale che va aggiornata di continuo; a questo mi sento di affiancare la qualità della struttura: l’altezza e la lunghezza della vasca sono criteri importantissimi nello sviluppo della didattica. Gli impianti dotati di vasca didattica, con altezza d’acqua a misura di bambino e quindi idonea allo sviluppo dei corsi di acquaticità e di vasche nuotatori che con 25 mt di lunghezza e 2,5 mt per corsia in larghezza consentono ai livelli più alti dei corsi di poter svolgere allenamenti e lezioni di alta qualità raggiungendo il completo sviluppo della nuotata, permettono sicuramente di ottenere, in modo fluido, il raggiungimento degli obiettivi.