Orsolina Pedrini
Amministratrice e referente del Centro Medico Polispecialistico e Odontoiatrico Giovanni XXIII
Persona stimata e apprezzata in città, per i suoi vari impegni ed interessi, ma soprattutto per la sua simpatia e il suo spirito coinvolgente, Orsolina Pedrini mostra i suoi 54 anni con grande disinvoltura, sempre sorridente, frizzante ed espansiva, con una forte verve imprenditoriale. La stessa che in più di un’occasione l’ha spinta a rilanciarsi nel lavoro, dapprima come operaia nel settore tessile, poi come commerciante nel ramo abbigliamento, quindi imprenditrice nel campo sanitario. Nel 2007, infatti, Orsolina Pedrini fa nascere l’esperienza del Centro Medico Polispecialistico, una realtà che subito si mette in evidenza per la vasta gamma di proposte, tanto che nel 2010 amplia e rafforza i suoi servizi, con l’ingresso di nuovi soci, che permettono al centro medico di compiere un salto di qualità, con il trasferimento dei locali in via Mazzini 2, con la nuova denominazione di “Centro Medico Polispecialistico e Odontoiatrico Giovanni XXIII” e con Orsolina che ne diventa la sua amministratrice. Ma non basta. Ora, dire Centro Medico Giovanni XXIII vuol dire anche solidarietà, vicinanza all’associazionismo locale, impegno umanitario, perché ha fatto sua l’esperienza solidale e di volontariato dell’associazione “Sorridi”. La redazione di Paese Mio chiede chiarimenti in tal senso ad Orsolina Pedrini, per illustrare nei dettagli la “nuova stagione solidale” del Centro Medico Polispecialistico e Odontoiatrico Giovanni XXIII.
Partiamo dal principio. Perché è nata l’associazione “Sorridi”?
Siamo nel 2010, un gruppo di amici, fra cui la sottoscritta e Graziano Madaschi, che ha a cuore i valori della solidarietà e della vicinanza alle persone bisognose, decide di costituire un’associazione di volontariato, per riprendere l’esperienza umana e solidale del prof. Giuseppe (Beppe) Madaschi, fratello di Graziano e Cesare, scomparso il 22 maggio 2006, in seguito ad un incidente stradale lasciando nel dolore la comunità albinese, che lo apprezzava e lo stimava, soprattutto per la sua generosità, disponibilità e vicinanza con i giovani. Proprio nel suo ricordo e nel suo insegnamento, ci siamo lanciati in questa avventura, seguendo il cammino del caro Beppe che, come ricorda il fratello Graziano ”non ha mai lasciato indietro nessuno”. Un’associazione senza fini di lucro, religiosi o politici, che si apre a tutti, come quando Beppe apriva le sue mani alla gente, con generosità e disponibilità.
Alla presentazione dell’associazione c’era tanta gente…
Era maggio 2010, al parco Alessandri abbiamo organizzato una grande festa musicale, che ha centrato nel segno, coinvolgendo, un gran numero di persone. Un vero happening, che certamente sarebbe piaciuto a Beppe, con musica degli anni ’60, ’70 e ’80, suonata dal vivo da diversi artisti, come Giorgio Zambo, Antonio Suarato, Dolores Boschini, Carmen Lazzari, Davide Maffeis e Sebastiano Azzaro, gli stessi che hanno presentato al pubblico accorso sotto il palco un CD con musiche inedite, a carattere sociale. Inoltre, si è esibito il gruppo inglese degli “Anastacia Family Band” e la musicista Ombretta Maffeis, cui è seguito l’inno dell’associazione.
Quali sono i settori di intervento dell’associazione “Sorridi”?
Fin dal suo nascere, l’associazione “Sorridi” si è data da fare in tanti settori del volontariato: collaborazione e sostegno alle associazioni del territorio, in particolare all’associazione “Federica Albergoni onlus”; servizio di trasporto degli ospiti della casa-albergo, con un pullmino di proprietà della stessa “Sorridi”; collaborazione all’organizzazione di eventi e feste popolari; ma anche realizzazione di CD con canzoni “educative”, che sottolineano tematiche sociali, esaltano valori positivi, invitano a stare insieme in amicizia e allegria e aprono un confronto tra giovani e adulti sui valori della vita. Canzoni che seguivano lo slogan lanciato in vita da Beppe Madaschi: “Sorridi alla vita, ascolta il tuo cuore, stai vicino agli sfigati”.
Qual è il rapporto fra l’associazione “Sorridi” e il Centro Medico Polispecialistico Giovanni XXIII?
Molto stretto. I soci dell’associazione sono una ventina. Ma con l’avvio dell’esperienza del Centro Medico Giovanni XXIII ci si è accorti che molti di coloro che lavoravano nel centro erano gli stessi che operavano come volontari nell’associazione. Il loro spirito solidale e di vicinanza a chi soffre emergeva molto forte nel luogo di lavoro, tanto che il centro medico è diventato pian piano anche un importante punto di riferimento per gli stessi soci di “Sorridi” e, per la comunità, un centro di ascolto, un luogo di incontro e di confronto su iniziative e attività di volontariato, insomma uno spazio di umanità. Ecco, allora, che abbiamo pensato di riunire queste due realtà in un’unica proposta solidale, cioè trasferire le i valori, le tensioni, le risorse, i mezzi dell’associazione “Sorridi” nell’attività stessa del Centro Medico Giovanni XXIII, che così diventa a tutti gli effetti una realtà a doppia valenza: non solo di servizi sanitari, ma anche di servizi sociali e di volontariato. Una semplificazione naturale, che vedrà d’ora in poi lo stesso Centro Medico Giovanni XXIII proporsi sul territorio in maniera ancora più attiva e dinamica, come realtà di promozione di progetti di volontariato, eventi e spettacoli musicali e teatrali con temi di carattere sociale, che si affiancheranno ai consolidati servizi di assistenza e di aiuto alle persone bisognose e disagiate.
T.P.






