Ponte del Costone: un cippo ricorda il partigiano Giacomo Adobati
La pioggia non ce l’ha fatta a trattenere la gente in casa. E così, forti dei valori di patria, libertà e giustizia civile, numerose persone sono convenute lo scorso 26 aprile, in località Ponte del Costone, in Comune di Casnigo, lungo la pista ciclopedonale, alla cerimonia di commemorazione “La guerra ha un colpo di coda”, che ha voluto ricordare con l’inaugurazione di un cippo in pietra, il sacrificio del partigiano Giacomo Adobati, che perse la vita in quella zona la sera del 25 aprile 145, proprio 70 anni fa.
Un monumento alla base del quale sbocciano fiori primaverili, a significare gli ideali di speranza che hanno animato la vita di Giacomo Adobati, classe 1910, nato a Lonno di Nembro e caduto durante uno scontro a fuoco fra una colonna russo-tedesca in ritirata e e la squadra di partigiani della brigata “G.L.Camozzi”, guidata da Modesto Seghezzi.
Ad onorare la memoria di Adobati erano presenti in sindaco di Casnigo Giacomo Aiazzi e il sindaco di Nembro Claudio Cancelli: entrambi hanno espresso parole di stima verso il partigiano Adobati, non fosse altro che per il fato che grazie al sacrificio di gente come Adobati è nata la democrazia e la Costituzione Italiana.
L’iniziativa, promossa dall’ANPI Valgandino – Sezione “Bepi Lanfranchi” – guidato da Giovanni Cazzaniga, ha riportato alla memoria quei tragici giorni a cavallo della Liberazione, durante i quali si consumarono dei veri e propri “colpi di coda”, sia da parte dei nazi-fascisti in ritirata che dei partigiani ancora in armi, come quelli della brigata “G.L.Camozzi”. Questi, all’epoca dei fatti, dovevano controllare il Ponte del Costone, passaggio obbligato per chi voleva spostarsi fra l’alta e la bassa Val Seriana. La sera del 25 aprile, i partigiani furono impegnati per circa due ore in uno scontro a fuoco contro militari russi e tedeschi in ritirata. Durante le prime fasi della battaglia fu colpito mortalmente alla testa Giacomo Adobati, che cercava di fermare alcuni cavalli imbizzarriti carichi di armi e munizioni.
Giacomo Adobati aveva 35 anni, era sposato con due figli. Alla cerimonia era presente la secondogenita Marisa. A ricordare lo scontro sono stati lo storico casnighese Pierluigi Rossi e Carlo Aresi, oggi 85enne, testimone oculare settant’anni fa dei fatti accaduti al Ponte del Costone.
Toccante la Messa che si è svolta davanti al cippo commemorativo.
Ti.Pi.






