Prato Alto: Ecco perché….
Martedì 2 Giugno giornata soleggiata e temperatura gradevole ideale per un pic-nic in un parco vicino in bici. Non avendo la fortuna di avere un parco sotto casa, a Vall’alta, optiamo per il più prossimo cercando un percorso sicuro, visto che mia figlia di otto anni è ancora alle prime armi con la bici. Seguiamo la strada provinciale per un bel tratto stando bene attenti alle auto, non avendo ancora la “famosa” pista ciclabile, fino ad arrivare al nuovo ponte di Comenduno. Dove finalmente , grazie ad un passaggio pedonale, accediamo in modo sicuro al primo tratto di pista ciclabile.
Nostra prima sorpresa: il tratto è proprio breve, infatti dopo l’attraversamento del ponte una transenna ci impedisce di proseguire sulla pista ciclabile, dunque in curva con varie peripezie , sposto le bici dalla pista alla strada sollevandole di peso. Proseguiamo ancora sulla strada , dall’Isola dello Zio Bruno fino ad arrivare alla pista ciclabile, e finalmente ci godiamo in modo rilassato gli ultimi metri di pista ciclabile prima di arrivare alla nostra meta.
Sorpresa numero due: l’erba altissima di “Prato Alto”! Finalmente abbiamo capito il perché della denominazione di questo spazio verde!!!
Le sorprese non finiscono qui, dopo aver trovato uno spazio per poterci installare, dove non ci fossero troppi rovi o rami per terra e che non fosse inquinata dai tanti barbecue e fuochi selvaggi, siamo pronti ad affrontare altre sorprese che la giornata ci riserverà.
E che non tardano ad arrivare, infatti finita l’acqua della borraccia ci dirigiamo al fontanino, che sappiamo esserci, ma nostro malgrado lo troviamo chiuso.
Dopo aver consumato la poca acqua rimasta e consumato qualche panino, arriva il momento fatidico: “Mi scappa la pipì papà!”. Tranquillo, conoscendo il luogo, mi dirigo verso la casetta dei bagni che si trova vicino l’entrata del parco ma altra sorpresa:…Chiuso!
Certo la giornata era soleggiata e calda ma dal punto di vista dell’umore era tutta una tempesta!.
Ci si rammarica a trovarsi in un giorno di festa e con una giornata così bella, in un parco di Albino in queste pessime condizioni.
Scambiando alcune battute con una coppia di Scanzorosciate, che da diversi anni trascorre il 2 Giugno al parco di “Prato Alto”, ci raccontano del loro stupore per l’incuria ritrovata quest’anno e che per loro era il primo anno che ritrovavano Prato Alto in queste condizioni.
In effetti se ci si sposta a Cene, o al parco di Pradalunga, da mesi i Parchi sono attivi e ben curati, mentre la nostra “AREA NATURALISTICA PRATO ALTO” si trova in queste condizioni.
Le sorprese non finiscono qui: l’area oltre ad avere barbecue di tutti i tipi e forme che inondavano l’aria di odori vari, era piena di cani e bici che giravano dentro l’area, con palloni da calcio e reti regolamentari (ma non autorizzate) di pallavolo, non lo so, magari è anche piacevole, ma sembrava tutto disposto in una forma anarchica di altri tempi e non adatta per un area naturalistica.
Quando siamo ripartiti abbiamo osservato che la maggior parte delle persone lasciava i rifiuti all’ingresso del parco semplicemente appoggiandoli per terra, infatti non vi erano ne contenitori ne indicazioni.
Dopo aver ripensato a questa giornata (e a questo luogo utilizzato dalle scuole di Albino e dai CRE ) mi sento di dire, da cittadino di Albino, che non ci meritiamo tutto ciò.
Ci terremmo a vedere un territorio curato e pulito e che le nostre tasse (addizionali irpef comprese) siano ben amministrate.
In questo periodo di crisi, dove vi è molta gente in mobilità, dove il volontariato è sempre più una risorsa e dove dovremmo rivalutare il nostro territorio, mi chiedo se non è possibile che ci sia qualcuno a sorvegliare il parco e ripristinare la cura dello stesso.
Sperando in un amministrazione attiva e lungimirante, spero fortemente che si attivi per chiedere e verificare il perché di questa incuria anche laddove la responsabilità non compete loro.
Milco Ribaudo